capitolo 9

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Ti prego dimmi che non lo farai.

Oh si.

Ero decisa. Avrei sterilizzato la ferita con il fuoco. Un altro modo? Bhe sì. Potrei tornare a casa, ma con l'infezione più grande e dolorosa del mondo. Fino al tragitto per arrivare a casa mi potrebbe capitare di tutto! E preferisco non rischiare, anzi. Voglio andare sul sicuro togliendo ogni batterio dalla mia maledetta ferita.
Sì, ero decisa di fare la mia cazzata; cazzata che probabilmente mi avrebbe salvata la vita; Chi lo sa?
Sotto lo sguardo attento di Daryl, da un albero presi un pezzo di ramo e strappai anche un pezzo grande della mia maglia nera come la pece.

《Bhe Dixon assisterai alla cosa più dolorosa della mia vita, forse anche più della morte di mio fratello Chris, quindi distrami》dissi e dopo di che feci un respiro profondo

Che gran cazzata

L'arciere non sembrava afferrasse il concetto.

《sai ti facevo più sveglio di così》 dissi ridendo mentre preparavo il bastone

Il sui sguardo passò un paio di volte dal ramo, alla ferita e l'accendino e poi i suoi occhi si illuminarono per poi diventare scuri di colpo.

《morirai dal dolore》 mi disse semplicemente non curandosi minimamente del fatto che io mi stia per incendiare la spalla

《vale la pena rischiare, no? Ora chiedimi qualcosa》 dissi, ma solo dopo mi resi conto che non sarei mai riuscita a raggiungere bene la mia spalla.
Con una falcata Daryl mi raggiunse, per poi prendere il bastone dalla mia mano.

《dai a me》 disse sbuffando per poi mettersi dietro di me

《Non voglio sembrare pervertito, anche perché evidentemente lo sono, però devi toglierti la maglia》 disse cingendomi dolcemente i fianchi, ma la sua azione dolce fallì quando la sua presa divenne più salda e il mio respiro si bloccò per pochi istanti

Risi e mi tolsi facilmente la maglia e poi mi girai verso di lui. Aveva gli occhi puntati nei miei, lo sguardo incendiato e brillante mi scruttava ogni movimento, come se avesse paura di una mia mossa azzardata e giuro che in quel momento ero in vena di tante azioni, carezze e mosse azzardate e anche poco caste.

Ma sì. Scopate mentre tu sei ferita e c'è il Jastin Bieber dei poveri legato a un albero incoscente.

L'idea mi alletta però forse non è il caso, non credi coscienza?

Non c'era tanto imbarazzo; mi aveva già vista una volta senza maglia e in più aveva anche accarezzato la mia pelle nuda.
Di cosa dovrei vergognarmi?
Il punto è che; Se ho detto "tanto imbarazzo" un motivo c'è. Mi scutrava con tale freddezza che penso che se non facessero venticinque gradi, sarei già congelata.
Lo sguardo puntato nei miei occhi, era indecifrabile. Si poteva scorgere il dolore della sua vita e la sofferenza di essere cresciuto con un padre che lo maltrattava; Si vedevano le cicatrici, l'avrò detto mille volte ma gli occhi dell'arciere volevano urlare, erano grida disperate rivolte al cielo; si vedeva il suo modo di essere Dannato, si vedeva il suo fastidiosissimo sarcasmo e anche la sua lussuria e tutto ciò che riguarda il sesso.
I suoi occhi azzurri esprimevano ogni cosa.
Ogni fottuttissima cosa, che sia un evento felice o tragico.

Con le dita mi fece segno di girarmi e io feci ciò che mi disse un pò titubante.
Chiariamoci, leggermente mi fidavo, ma non abbastanza da mettere la mia vita nelle sue mani e abbandonarmi letteralmente al suo aiuto e al suo tocco.

《Farà male》 disse e io sorrisi in ricordo di quando gli avevo disifenttato le sue di ferite.

《ne sono pienamente consapevole》 dissi

With you is Impossible - Daryl Dixon Where stories live. Discover now