28 - Biscotti

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Mi trovavo sul divano di Kevin, così come ormai accadeva la maggior parte dei pomeriggi, ma tra una settimana avrei dovuto dire addio a quelle giornate per immergermi completamente nei libri per via della sessione estiva. Non mi andava molto di studiare, ma non potevo altrimenti: ero indietro e non era ammesso essere bocciato agli esami; difatti mi ero preparato una scaletta piuttosto rigida da seguire, che mi avrebbe fatto rimanere fuori dal mondo fino al matrimonio di Gwen.

Però c'erano anche altri tipi di pensieri che nuotavano nella mente. C'era qualcosa di profondo, che minacciava la mia quiete, e quel qualcosa si trovava proprio al mio fianco: Kevin.

Malory mi aveva lasciato insinuando che mi piacesse, così ci avevo riflettuto a lungo. Prima di tutto, mi ero reso conto di non aver sofferto così tanto per la fine della nostra relazione: non avevo pianto; non mi ero rinchiuso in camera in preda alla tristezza; non avevo ricevuto il terzo grado da mia madre perché si era accorta del mio cuore spezzato, dato che non esisteva nessun cuore da riparare. Perciò cosa avevo vissuto con Malory? Una piccola e breve storia d'amore. Non potevo definirla in altro modo.

Mi piaceva, ma non ero preso a tal punto da dover fare di tutto per tornare insieme. Magari mi ero lasciato trasportare dai sentimenti e dalla mia prima volta con una ragazza che ricambiava quello che sentivo. Incredibile come fosse così facile passare dal pensare di essere innamorato a solo buoni amici, anche se adesso non potevo nemmeno parlare di amicizia, poiché mi evitava e io facevo lo stesso con lei. Sarei stato felice di riacquistare la sua fiducia, però, per ora, non ero nelle condizioni adatte per affrontarla.

La mia attenzione si spostò su Kevin. Si stava portando alla bocca un biscotto con le gocce di cioccolato, mentre era fisso sulla televisione. Inspirai a lungo per poi buttare fuori l'aria. Dovevo far sparire il palpitare in gola che mi bloccava il fiato. C'era qualcosa di strano e non potevo nasconderlo. Che fossi stato influenzato dal pensiero di Malory? Non ne avevo idea, ma, d'altra parte, come si spiegava ciò che era accaduto tra me e Kevin in tutti quei mesi?

Avevo sempre pensato che fossimo amici, eppure ero stato geloso della sua relazione con Rory, avevo agito senza controllo e mi bastava un niente per andare fuori di me. Quante volte avevo cercato un contatto fisico con lui, quante volte mi ero imbarazzato per quello stesso motivo. Malgrado ciò, mi rendevo conto di volerne ancora.

Forse Malory non ha tutti i torti.

Non era possibile. Non io. Non con Kevin.

Non sono gay.

Sbiancai, cercando si riacquistare un minimo di ragione. Mi concentrai di nuovo sul film, ma la mia mente stava viaggiando a velocità elevata. Non poteva essere che adesso mi ritrovassi a pensare a Kevin in quel modo. Cosa mi prendeva? Non avevo mai provato attrazione per un ragazzo e non la provavo neppure per Kevin, ma qualcosa non andava.

Buttai fuori l'aria sonoramente.

«Tutto bene?» Kevin se ne accorse e mi maledii. «Ti sta annoiando il film?»

«Oh, no» mi affrettai a rispondere. «Sto solo morendo di caldo.»

«Accendo la ventola.» Si alzò dal divano e pigiò l'interruttore che fece partire le pale sopra le nostre teste. Ingoiai a vuoto più volte, fino a quando non fu di nuovo seduto al mio fianco. Mi mise sotto al naso il sacchetto di biscotti e lo ringraziai con un sorriso, afferrandone uno.

Dovrei parlarne con lui? Certo, per farmi dare del cretino. Kevin era omosessuale, come potevo affrontare quel discorso proprio col ragazzo che non doveva equivocare i miei sentimenti? Considerando che nemmeno io li conoscevo, non potevo rischiare di illuderlo.

Come Guardare il SoleWhere stories live. Discover now