32 - Appuntamento

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Mi sistemai il colletto della camicia azzurra, piegandolo più volte su e giù. Ero ancora indeciso: giù dava l'idea di essere troppo perfettino, su troppo ribelle. E non povero tenerlo mica a metà!

Erano questi i problemi per un'uscita con Kevin? Beh, si trattava di un appuntamento che avrebbe deciso cosa provavo per lui e, sebbene ne fossi consapevole, continuavo a negarlo. E proprio perché lo negavo, avevo già decretato il responso di quella serata: non mi sarei fidanzato con Kevin.

Sarei riuscito a dirgli di no in faccia? Dovevo riuscirci, ma l'ultima volta che avevo tentato di convincermi non era andata molto bene, dato che non avevo fatto altro che pensarci e ingigantire i miei sentimenti.

Sarebbe stata una giornata difficile.

Se avesse tentato di baciarmi, mi sarei dovuto tirare indietro? Avrei dovuto ricambiare? No, no. Non potevo baciarlo... ma ne avevo una voglia pazzesca. Mi sfiorai le labbra, ripensando alla sensazione delle sue sulle mie. Erano gonfie di baci, piene, erano diventate insensibili da quanto erano state incollate, la notte del matrimonio di Gwen. Come sottrarsi a un altro di quei stupendi baci?

Sospirai e rigirai il piercing tra le dita. Per l'occasione ne avevo messo uno in metallo nero con un brillantino, nero anch'esso, il mio preferito, e mi ero vestito davvero elegante, per essere una normale uscita tra amici.

Scrollai il capo. Non era un'uscita tra amici: era un appuntamento in tutto e per tutto, come quelli con Malory, ma mai ero stato così agitato.

Però ero felice, dannazione se ero felice.

Sospirai una volta ancora prima di prendere la moto in garage. Salutai i miei genitori, che mi raccomandarono di fare attenzione e di non tornare troppo tardi; li rassicurai dicendo che avrei mandato un messaggio alla mamma per tenerla aggiornata dei miei spostamenti, poi, finalmente, fui in sella alla moto.

Non seppi nemmeno quante altre volte sospirai nel tragitto, l'unica cosa di cui mi resi davvero conto erano i battiti spropositati del mio cuore, che non vedeva l'ora di essere di nuovo vicino a quello di Kevin.


♦ ♦ ♦


Stavo per andare a un appuntamento romantico con Trey.

Noi due.

Per davvero.

Ero ancora così confuso riguardo a ciò che era successo al matrimonio, ma non ero riuscito a contenermi e avevo lasciato che il Kevin innamorato di Trey uscisse fuori. Impazzito, menefreghista, terrorizzato, avevo baciato Trey, lui aveva ricambiato e da lì non avevo ragionato più. Come lasciarlo scappare, dopo un bacio del genere?

Doveva essere mio. Adesso che sapevo che anche lui provava qualcosa per me, avrei fatto di tutto per tenermelo stretto. Avrei dato tutto me stesso, in quella giornata, l'avrei convinto che stare insieme a me sarebbe stata la cosa migliore, e ci saremmo fidanzati.

Sarebbe un sogno. No, doveva essere la realtà. Come avremmo potuto tornare indietro a semplici amici? Ormai gli avevo confessato i miei sentimenti, ed era evidente che nessuno dei due vedeva l'altro come un amico, perciò non era un'opzione plausibile.

Però, per quanto i miei pensieri sembrassero convincenti, allo stesso modo non lo era il resto di me: mi ero svegliato con lo stomaco in subbuglio, la testa piena di timori e l'ansia che mi rendeva difficile respirare. Non sembravo neppure più io, ed era perché tenevo così tanto a Trey...

«Rilassati un po' o ci lasci le penne, oggi.»

Fulminai con lo sguardo Rory, che si stava divertendo a prendermi in giro da quando si era alzato. Se non gli avessi voluto così bene, forse l'avrei preso a pugni. «Devi stare lì a fissarmi ancora per molto?» lo rimbeccai, mentre mi lavavo i denti.

Come Guardare il SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora