°undici°

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[MICHAEL]

Seduto sugli spalti guardai il biondo mentre entrava in campo seguito dalla sua squadra. La partita stava per iniziare a riuscii a vedere quando Luke fosse rigido e agitato. Vicino a me c'era la stessa ragazza che voleva invitare il biondo al ballo delle matricole, non ricordavo neanche il suo nome. Non smetteva di mangiarsi con gli occhi il riccio e pensavo che da lì a poco avrebbe iniziato a sbavare. Dietro di me invece c'erano due ragazze, della mia stessa età, stavano guardando anche loro la stessa persona e dalle loro bocche uscivano delle risatine isteriche ogni volta che il diretto interessato di muoveva. Sbuffai tornando a concentrarmi sulla partita, con un leggero fastidio allo stomaco, quando il Coach fischiò l'inizio del primo tempo.

Luke, con la sua maglietta blu con il cognome stampato dietro, non diede neanche il tempo all'avversario di avvicinarsi alla palla che con uno scatto veloce la prese e iniziò a correre verso il lato opposto. La passò a qualche suo compagno, il numero 7, mentre lui cercava di levarsi di torno i giocatori dell'altra squadra. Anche il suo compagno fu molto veloce e con agilità portò la palla davanti alla porta, la passò e fecero goal. Gli spalti impazzirono, decine di ragazzine urlanti che cercavano di attirare l'attenzione, amici dei calciatori con le trombette e gli avversari che boavano contrariati.

Io rimasi in silenzio, aspettai che il biondo si girasse e quando lo fece, sembrò cercare proprio me, i nostri sguardi si incrociarono subito e mi regalò uno dei suoi splendidi sorrisi. Ricambiai portandomi un labbro ai denti. Alcune persone se ne accorsero e ci guardarono straniti. Si insomma, fino a qualche giorno fa eravamo famosi per il nostro odio e reciproco e ora io sono qui a fare il tifo per lui e a sorridergli. Può lasciare un po' confuse le persone no?

Quando la partita ricominciò l'avversario fu più svelto della prima volta, tolse la palla da sotto al naso di Luke e iniziò a correre. Il biondo gli fu subito alle calcagne e come se niente fosse lo scartò, rubandogli così la palla. Sulla sua fronte vedevo già qualche perla di sudore mentre correva e passava nuovamente la palla. Corse verso la porta ma all'ultimo gliela buttarono indietro, la palla uscì dal campo e così dovettero ribattere. Furono molto svelti e in poco più di una quindicina di minuto segnarono il secondo goal.

La partita andò più che bene, avevo sentito l'ansia crescere a dismisura quando gli avversari erano riusciti a rimontare, segnando un due a due. Avevo iniziato a mangiare le unghie, fissavo il biondo in maniera preoccupata, avevo paura che si lasciasse abbattere. Ma non lo fece e a poco mano di un minuto al fine partita segnò il terzo e vittorioso goal.

Tutta la platea iniziò a urlare, si alzò in piedi, io con loro mentre cercavo di non sembrare una ragazzina isterica. Tutti i suoi compagni di squadra lo presero in braccio, urlando per la gioia e facendolo saltare sulle loro braccia. Il sorriso di Luke era impagabile. Mi guardai attorno e sgranai gli occhi quando notai Calum. Un berretto sulla testa e la felpa dell'università. Quando mi vide si alzò e corse via.

Mi alzai e in fretta lo seguii. Dovevo parlargli, Luke stava male senza il suo migliore amico, ne ero sicuro. E in più non aveva il diritto di essere offeso col biondo solo perché aveva voluto tenere nascosta la nostra "storia". Quando fui abbastanza vicino a lui lo chiamai ma quest'ultimo non si girò così mi costrinse a prenderlo per un braccio e a chiuderlo dentro una classe assieme a me.

"Cosa vuoi Clifford?" sputò in maniera acida.

"Devi parlare con Luke" dissi cercando di mantenere la calma più assoluta, non volevo litigare.

"Oh adesso fai il fidanzatino perfetto?" chiese ridendo in maniera sarcastica e sprezzante.

"Io e Luke non stiamo insieme" precisai. Era solo sesso giusto? "Ma non voglio vederlo star male, non voglio che tu ti allontani da lui perché viene a letto con me.. È il tuo migliore amico e aveva il diritto di tenersi una cosa del genere per sé" dissi tutto d'un fiato.

"Tu non puoi capire.. Non capisci mai un cazzo, come lui" disse. Corrugai la fronte.

"Cosa non capisco?" chiesi.

"Non sono incazzato perché non mi ha detto che va a letto con una testa di cazzo come te, non mi interessa con chi va a letto.. Io.. Io non sono neanche arrabbiato con lui" disse. La sua voce stava iniziando a incrinarsi leggermente.

"E allora perché neanche lo saluti? E poi perché eri alla partita conciato il quel modo?" chiesi. Era ovvio che volesse vedere la partita di Luke, senza farsi vedere da lui.

"Perché io e Luke ci conosciamo da quando avevamo 15 anni, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro.. Non c'è mai stata una volta che mi abbia fatto dubitare della sua amicizia" iniziò, senza rendersene conto una lacrima era scivolata dalla sua guancia. "Ed è proprio questo il problema, so che lui mi vuole un mondo di bene, so che sono il suo migliore amico.. Ma io sono innamorato di Luke" disse facendomi crollare completamente il mondo a dosso. Calum era innamorato.. Di Luke?

Non risposi, rimasi in silenzio a guardarlo. Lui sembrò risvegliarsi dal suo stato di trance e si asciugò le lacrime dal viso.

"Non so neanche perché te l'ho detto.. Ti prego non dirlo a Luke, semplicemente quando mi sentirò pronto a subirmi voi due assieme.. Tornerò" disse e senza lasciarmi il tempo di rispondere uscì dalla stanza lasciandomi da solo.

Un leggero senso di gelosia nei confronti del moro stava iniziando a graffiare il mio stomaco, non c'è ne era motivo e lo sapevo, ma non potevo farci nulla. Luke era mio.

Proprio il quel momento il mio telefono suonò segnando l'arrivo di un messaggio di Luke. Non persi tempo neanche a leggerlo, corsi di nuovo al campo dove lo trovai con i vestiti sudati, una crocchia disordinata sulla testa e il borsone su una spalla.

"La doccia la faccio da te ok? Anzi, la facciamo assieme.. Quando vinco una partita in questa maniera mi eccito da morire" mi sussurrò vicino a un orecchio leccandone il lobo subito dopo. Il mio basso ventre si scaldò all'istante e lo presi per i fianchi in maniera possessiva.

"Non ti preoccupare piccolo, appena arrivati a casa ti darò un premio speciale per la tua bravura" dissi, me ne fregai di alcuni ragazzi che stavano passando da lì. Posai le labbra su quelle di Luke e il mio cuore si gonfiò quando, invece di staccarsi per via degli altri, mise le mani tra i miei capelli e mi avvicinò di più a lui ricambiando. Calum e i suoi sentimenti erano diventati un lontano problema ormai.

Rivality{Muke} #Wattys2019Where stories live. Discover now