°diciassette°

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[MICHAEL]

"C-ciao Mikey"

Quella voce. La sua voce. Le mie orecchie non si beavano di quel suono da troppo tempo ormai, e fu quasi come se avessi ripreso a respirare dopo un mese e mezzo di apnea. Non riuscivo neanche ad essere arrabbiato con lui per tutto quello che aveva fatto in quel tempo trascorso lontano da me. Sapevo che tra lui e Calum non c'era stato niente alla fine, il mio migliore amico era con lui proprio quella sera e a quell'ora ero sicuro che fossero già sotto le coperte del letto del riccio. Ashton ci sapeva fare.

"Luke.." dissi di nuovo, in un sussurro. Pensai che non mi avesse sentito quando un singhiozzo uscì dalle sue labbra.

"M-mi.. Mi manchi" disse, la voce rotta dalle lacrime e il naso chiuso. Il mio cuore perse un battito per poi iniziare a correre in fretta.

"Anche tu mi manchi Lucas.." dissi. Sentivo il naso pizzicare e credetti di avere gli occhi rossi.

"Sono.." emise un singhiozzo. "Sono stato un povero stupido vero? Dovevo accontentarmi di quello che.. Che" un'altro singhiozzo e poi un piccolo starnuto. Era così tenero che mi veniva da ridere. Poi Luke sembrò farfugliare qualcosa di incomprensibile.

"Luke? Luke che ti prende?" chiesi preoccupato, stavo già mettendo le scarpe sotto al pigiama e prendendo le chiavi della macchina.

"H-ho bevuto troppo.. M-mi viene da vomitare" disse e sentii chiaramente che si stava piegando per non vomitarsi sulle scarpe.

"Luke dove sei? Luke ti vengo a prendere" dissi preoccupato, non mi importava se stavo strillando e se probabilmente i miei vicini mi avrebbero odiato. Avevo bisogno di trovarlo, avevo bisogno di portarlo qui e di assicurarmi che stesse bene.

Luke rimase in silenzio per qualche istante, probabilmente stava cercando il cartello con il nome del locale. Quando finalmente lo trovò e riuscì a dirmelo gli buttai giù e in qualche minuto arrivai da lui. Appena scesi dalla macchina lo vidi seduto su un pezzo di legno, una chiazza bagnata vicino a lui. Rimasi incantato qualche istante. Era bello anche così. Poi alzò gli occhi e finalmente i nostri sguardi si incrociarono di nuovo.

Qualche secondo dopo avevo le braccia del più piccole allacciate al collo, le sue gambe attorno ai miei fianchi e le mie mani sotto le sue cosce. Mi sentii morire. Il suo profumo era la cosa migliore del mondo, il suo corpo caldo attaccato al mio mi faceva volare su una piuma. Lui sospirò e iniziò a baciarmi leggermente le guance e la mascella.

"D-dio Mikey.. Mi sei mancato così tanto, perché bere fa questo effetto? Prima mi mancavi ma sapevo gestirlo.. Prima sentivo che se non ti avessi chiamato sarei impazzito" disse, un leggero singhiozzo da ubriaco a spezzare le frasi. Mi voltai e posai il corpo leggero del biondo sulla macchina per poi avvicinarmi al suo viso. Lui arrossì e sorrisi sfiorando il suo naso col mio.

"Mi sei mancato tanto anche tu piccolo.. E sono felice che tu abbia bevuto, penso che non avresti mai avuto il coraggio di chiamarmi da sobrio" ridacchiai. Lui mise il broncio e mi diede una leggera sberla sulla spalla.

"Mi stai dando del codardo Clifford?!" chiese con le sopracciglia corruciate. Scossi la testa ridendo, sarebbe sempre rimasto un bambino.

"Stai zitto e andiamo a casa a meno che tu non voglia che di baci davanti a tutti.. Non so quanto riuscirò a tenere le mani a posto però sappilo" dissi leccandomi le labbra per accentuare il mio discorso. Lui annuì. Lo posai dentro la macchina, gli allacciai la cintura e mi avvicinai per dargli un piccolo morso sul labbro. Lui emise un piccolo lamento che mandò il mio cervello completamente a puttane.

Rivality{Muke} #Wattys2019Where stories live. Discover now