°ventiquattro°

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ANCORA UNA VOLTA.. Leggete lo spazio autrice pleas.





[LUKE]

Quando arrivammo nel posto dove avevamo deciso di passare il fine settimana erano passate tre ore dalla partenza, era quasi mezzanotte e Calum ci aveva fatto perdere minimo cinque volte. Tutti lo volevamo strozzare, persino Ashton. Eravamo tutti distrutti, Michael sopratutto dato che aveva guidato sempre lui. Il sole era calato già da un po' e non avevamo la minima idea di come montare le tende per dormire.

"A chi è venuta la brillante idea di venire in sto posto?" sbottò Ashton sbuffando mentre cercava di tirar fuori dalla macchina le due tende che ci avevamo messo dentro insieme alle innumerevoli coperte. Calum aveva ragione, avevo un negozio in casa.

"A te mio caro, andiamo lì, andiamo lì.. C'è una vista fantastica! Non ti ricordi Michael? Ci siamo venuti a festeggiare i tuoi sedici anni" lo imitò il moro cercando di fare la voce di Ashton fallendo miseramente. Trattenni una risata.

"E chi ci ha fatti perdere per ben quattro volte?!" urlò Michael mentre usava la torcia del telefono per fare un po' di luce. Alzò il telefono verso di me accecandomi. Gemetti dal male portandomi le mani davanti agli occhi e spostandomi di scatto. "Scusa piccolo!" disse abbassando subito il telefono.

"Io l'ho detto che non ero bravo" disse Calum scrollando le spalle, come se poco prima di partire non mi avesse costretto a stare dietro assieme ad Ashton perché lui era la miglior guida che noi potessimo avere. Lo fulminammo tutti con lo sguardo.

"OK dai, abbiamo quattro telefoni.. Dovremmo riuscire a farci un po' di luce per montare le tende" dissi prendendo anche il mio cellulare dalla tasca per accendere la torcia. "E Michael! Cazzo! Abbassa sto cazzo ti telefono!" sbottai frustrato contro il mio ragazzo che fece quello che gli avevo chiesto, mettendo su una faccia a dir poco terrorizzata e muovendo il braccio così velocemente che pensai se lo stesse per staccare.

"Si, possiamo provare" disse il moro facendo la stessa cosa, seguito subito dopo da Ashton.

"Luke, aiutami a montare la nostra" mi disse Michael prendendo la mia mano e tirandomi nel posto dove aveva deciso di piantare la tenda. Annuii e da lì ci fu il delirio per un oretta buona, composta da imprecazioni da parte del tinto e mie risatina divertite.

"Posso darti una mano?" chiesi ridendo dopo che, per l'ennesima volta, il ferro che doveva stare piantato a terra per sostenere la tenta, cedeva.

"No, tu fammi luce.. Io ce la posso fare" disse picchiandoci sopra col martello in modo da farlo entrare più in profondità. Pensavo fosse diventata una sfida personale ormai. Risi di nuovo. "È solo questione di tempo.. Adesso starà fermo" disse alzandosi da terra e scrollandosi i pantaloni. Venne vicino a me e mi carezzò una guancia.

"Sei sporco Mikey" dissi quando sentii il bagnato della terra sulla guancia. Lui rise per poi avvicinarsi a me e posare piano le sue labbra sulle mie. Lasciai cadere il telefono sulle coperte e misi le mani attorno al suo collo per poter ricambiare. Si spostò più vicino a me mentre io intrecciavo le dita nei suoi capelli. Mi strinse i fianchi tra le mani e picchiettò la lingua sulle mie labbra per chiedervi accesso. Accesso che di sicuro non negai andando a giocare con la mia lingua nella sua bocca come se ne dipendesse la mia vita. Mugolai in approvazione quando mi morse il labbro e lo tirò verso di se, prima di lasciarsi un altro piccolo bacio a stampo. "E questo per cos'era?" chiesi sorridendo e sfiorando il suo naso col mio.

Rivality{Muke} #Wattys2019Where stories live. Discover now