°trentuno°

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[MICHAEL]

Dopo una settimana dal nostro ritorno da Parigi Luke ancora non mi parlava se non proprio quando era necessario. Non lo baciavo da quel giorno e lui non era neanche più voluto restare a dormire con me. Mi mancava così terribilmente tanto poterlo tenere stretto a me nel letto, sull'aereo non avevamo parlato e nonostante io avessi provato a chiedergli scusa almeno un milione di volte lui aveva continuato a far finta di non sentirmi. Ormai riuscivo ad avere una conversazione con lui solo a mensa, quando c'erano anche Calum e Ashton, che ormai erano definitivamente una coppia. In quel momento mi stavo dirigendo esattamente lì e mi morsi il labbro quando vidi che, seduto al nostro tavolo, non c'erano anche i nostri due amici, ma c'era solo il biondo. Stava leggendo un libro e aveva un piccolo broncio adorabile sul viso, gli occhiali, che portava quando sentiva gli occhi bruciare dopo averli sforzati troppo, sul naso e le mani che torturavano una ciocca dei suoi capelli. Mi avvicinai a passo lento e mi sedetti accanto a lui.

"Ciao.." sussurrai. Luke alzò lo sguardo su di me per poi abbassarlo di nuovo sulle pagine bianche sporche di scritte nere, dopo avermi fatto una semplice cenno con la testa. "Me lo dai un bacio?" chiesi, a voce così bassa che pensai non lo avesse neanche sentito, ma alzò lo sguardo su di me, un leggero rossore sulle guance. Sorrisi.

"Smettila Michael" disse in maniera fredda per poi far scattare di nuovo la testa verso il libro. Sospirai posando il gomito sul tavolo e lasciando cadere la testa sulla mano, così da poterla tenere alzata.

"Ce l'hai ancora con me?" chiesi mugolando. Avevo il serio bisogno di tornare a Parigi, a quando facevamo l'amore sotto il piumino dell'albergo e passeggiavano per le strade della città dell'amore come se fossimo stati innamorati per tutta la vita e non avessimo mai avuto problemi da affrontare.

"Non ho intenzione di parlarne Michael" disse non guardandomi neanche più in viso. Cercai di aprire bocca per poter dire qualcos'altro ma l'entrata in scena degli altri due ragazzi mi bloccò.

"Ehi ragazzi" urlò un Calum Hood con un grandissimo sorriso sulla bocca, per poi fiondarsi sul corpo del mio ragazzo per poterlo abbracciare. Trattenni un ringhio lanciando un occhiataccia al moro. Odiavo che qualcuno toccasse in quella maniera il biondo. "Mi sei mancato tanto" sussurrò.

"Anche tu Cal, anche tu" disse ridendo, mentre dava qualche pacca sulla schiena al suo migliore amico. "Però è stato bello non aver mal di testa per colpa delle tue urla per qualche ora" disse ridendo, generando una risatina generale al tavolo. Da quando eravamo tornati il moro non aveva fatto altro che stare appiccicato al mio ragazzo e, ogni volta che si separavano per delle lezioni, a ripetergli, troppo spesso per i miei gusti, quanto gli mancasse.

"EHI" urlò contrariato Calum.













"Tra poco inizieranno gli ultimi esami" disse Ashton lasciandosi cadere sul suo divano mentre io mi levavo la giacca. Quel pomeriggio Luke era sparito subito dopo le lezioni assieme a Calum, senza neanche degnarmi di un piccolissimo saluto. Tutto quello mi stava distruggendo e ormai se ne stavano accorgendo tutti che qualcosa non andava.

"Già, dovrò iniziare a studiare veramente se quest'anno lo voglio passare" dissi ridendo, mentre mi mettevo a sedere accanto a lui. Sospirai chiudendo gli occhi e lasciando cadere un braccio a coprirli.

"Non avete ancora chiarito vero?" chiese Ashton dopo minuti di silenzio. Mi alzai di scatto a sedere, improvvisamente confuso.

Rivality{Muke} #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora