°ventotto°

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AGGIORNAMENTO A SORPRESA



[LUKE]

Michael mi spinse contro la porta della nostra stanza per poterla chiudere mentre io cercavo di non ridere e di intimarlo a fare silenzio. Erano le quattro del mattino ed era ufficialmente il suo compleanno. Eravamo stati in un paio di bar prima di andare a cenare in un ristorante dentro il museo più famoso di tutta la Francia. Era stato tutto così perfettamente romantico che forse io avevo dimenticato anche cosa fosse la malizia. Dopo cena avevamo fatto un giro per la città e a mezzanotte eravamo sotto la Torreifel a urlare parole a caso che tanto i francesini non avrebbero capito. Ci eravamo abbracciati forte e io gli avevo sussurrato un buon compleanno all'orecchio prima di baciarlo con passione.

Eravamo andati subito dopo alla ricerca di una discoteca per poter festeggiare bevendo ancora qualcosa e dopo quattro ore ci ritrovavamo a baciarci cercando di fare il più piano possibile, ma la voglia che avevamo di averci era troppa per potercelo permettere.

"Luke, ti voglio" disse Michael prendendo i bordi della mia camicia per poterla levare senza sbottonarla, lo ringraziai mentalmente per non aver strappato tutti i bottoni.

"Anche io" dissi attaccandomi alle sue labbra mentre gli slacciavo i pantaloni. Subito dopo sentii la stoffa della sua maglia sulle labbra mentre se la levava in maniera impacciata, probabilmente annebbiato dall'alcool ancora in circolo. Risi leggermente prima di ritrovarmi schiacciato contro la porta dal suo corpo.

"Voglio essere rude oggi Lucas" sussurrò Michael cominciando a torturare il mio collo con baci bagnati e morsi che mi facevano solo ansimare di più. Annuii, incapace di negare qualcosa al bellissimo ragazzo che troneggiava sul mio corpo nonostante fosse più basso di me. Il suo carettere, la sua forza e il fuoco che aveva dentro troneggiavano su di me. Sapevo quanto al tinto piacesse giocare in quella maniera, sapevo quanto amasse il controllo. E amavo anche quello di lui, sarei stato disposto a lasciargli sempre il controllo se fosse stato lui a chiedermelo.

Non se lo fece ripetere due volte e dopo avermi tolto i pantaloni mi spinse contro il letto facendomici cadere a pancia in su di traverso. Si mise su di me e ricominciò a baciarmi con passione. Le sue mani erano ovunque. Sulle mie gambe, poi suoi miei fianchi, sul petto a stuzzicare qualsiasi porzione di pelle scoperta e infine tra i miei ricci, per poterli tirare per farmi muovere la testa come voleva lui. Sentivo il cuore esplodermi nel petto mentre scendeva a torturare le mie clavicole. I miei ansimi si sentivano fin fuori la porta probabilmente, ma non mi importava. Tutto quello mi stava mandando in paradiso, Michael era fantastico e pregustavo già la sensazione di pienezza una volta che saremmo diventati una cosa sola. Tutto quello stava diventando puro fuoco e io amavo ballarci dentro, al fuoco.

"Mettiti a pancia in giù Luke" disse Michael stringendo forte i miei fianchi tra le mani. Mi morsi il labbro prima di fare quello che mi aveva detto. Sentii una sua mano accarezzarmi una natica e subito dopo darci uno schiaffo. Gemetti schiacciando il viso contro il manterasso e mordendo il lenzuolo.

"M-mike.." sussurrai in ecstasy. Non riuscivo più a connettere il cervello, avevo solo bisogno di averlo. Lui sembrò risvegliarsi sentendo la mia voce e mi fece piegare così da avere il mio sedere in aria al bordo del letto.

"Non muoverti, principessa" sussurrò vicino al mio orecchio prima di sprofondare dentro di me con una spinta profonda che mi fece sgranare gli occhi. Gemetti stringendo forte le coperte tra le mani. "Sei.. Sei così.. Perfetto Luke" disse abbassandosi per potermi spostare una ciocca di capelli dietro all'orecchio, prima di morderlo e dare un'altra forte spinta che mi fece fremere da capo a piedi.

Quando iniziò a muoversi a un ritmo regolare nella stanza si sentivano solo i nostri gemiti coordinati e il rumore delle nostre pelli che sbattevano tra di loro. Michael aveva una mano tra i miei capelli e ogni tanto li stringeva mentre si spingeva con forza dentro di me. Mi diede un secondo schiaffo che mi fece gemere più forte e ancora un terzo poco dopo.

"Luke t-tu.. A chi appartieni?" chiese in un sussurro roco, misto a un gemito, mentre usciva lentamente da me per poi rientrare con una spinta più decisa, toccando immediatamente il mio punto. Strabuzzai gli occhi lasciando uscire dalla gola un gemito quasi strozzato e acuto. "Dillo Luke, dillo" disse dando due spinte più veloci e profonde, andando a picchiare di uovo contro il mio punto, mentre tirava leggermente i miei ricci.

"Sono tuo! M-Mike sono solo t-tuo" urlai con le lacrime agli occhi per il piacere, avevo bisogno che mi prendesse con decisione come aveva fatto prima, mi stava torturando e io non ce la facevo più. Spinsi i fianchi contro i suoi mugolando in approvazione quando Michael diede una piccola spinta.

"Sei solo mio Luke?" chiese dando un'altra spinta leggera mentre con una mano andava a massaggiare la punta della mia erezione gonfia e arrossata per via della frustrante eccitazione nella quale mi aveva fatto cadere il tinto.

"S-si, sono solo tuo e ora.. - gemetti sentendo come iniziava a muovere lentamente la mano su di me, la fronte ricoperta di sudore e il fiatone. - Ora prendimi Mike, ti prego, fallo" chiesi spingendomi di nuovo contro di lui. La voce quasi supplichevole.

"Non aspettavo altro piccolo" disse dando una sola spinta forte e quasi dolorosa. Mi tirò verso di lui e quando il suo petto si incontrò con la mia schiena iniziò a spingere velocemente facendomi vedere subito le stelle. Iniziai a muovermi su di lui, cercando di andargli incontro con le spinte, cercando quasi di sentirlo ancora più dentro e unito a me. Dalla mia bocca usciva solo il suo nome assieme ai mugolii sconnessi per il piacere che sentivo ormai fin sotto la pelle, le sue labbra erano schiacciate contro il mio collo, intente a marchiarmi il più possibile. La sua mano ancora intorno alla mia erezione e la sua punta che ormai stava torturando il mio punto debole.

"M-Michael! L-lì cazzo! Si!" urlai mentre mi riversavo nella sua mano con un gemito più acuto. Il ragazzo diede ancora un paio di spinte prima di venire dentro di me. Mi accasciai contro di lui mentre cercavo di riprendere fiato, gli occhi che pizzicavano per le lacrime dello sforzo. "È.. Stato fantastico, buon compleanno amore" sussurrai girandomi verso di lui per poterlo baciare dolcemente.

"È stato fantastico perché c'eri tu Lucas" disse posando le mani sui miei fianchi mentre il mio cuore esplodeva dalla gioia. Tutto quello sembrava solo un sogno e se lo era speravo di non risvegliarmi mai più.

"Siamo nella città dell'amore e tu sei così romantico.. Sicuro che tu sia il vero Michael Clifford?" chiesi ridacchiando mentre le mie guance prendevano un colore simile al rosso sbiadito che il mio ragazzo aveva in testa tempo prima. Ragazzo che adesso stava alzando gli occhi al cielo divertito.

"Sono sicuro di essere Michael Clifford e sono sicuro di amarti tantissimo" disse strofinando il naso contro al mio, in un gesto così dolce che quasi mi si sciolse il cuore dalla felicità. Sorrisi come un ebete schiacciando il viso contro il suo petto.

"Ti amo tantissimo anche io, Michael Clifford" dissi così a bassa voce che pensai non lo avesse sentito, ma la sua stretta attorno al mio corpo che aumentava mi fece capire il contrario.

Rivality{Muke} #Wattys2019On viuen les histories. Descobreix ara