°ventisette°

2.1K 113 36
                                    


Leggete giù se non volete perdervi l'anteprima della nuova storia Muke!!

[MICHAEL]

"Quindi domani mattina partite per Parigi?" chiese il moro mentre ancora aveva la bocca impastata per il sonno e teneva la testa poggiata sulla spalla del mio migliore amico. "E quanto restate?" chiese poi guardando il biondo seduto su una mia gamba sul divano di Ashton.

"Una settimana, partiamo domani che è il diciannove per poter festeggiare il compleanno di Mikey lì e poi.. - Luke si fermò, facendo probabilmente il calcolo a mente dei giorni che avremmo trascorso in Francia. - Poi torniamo il ventisei sera" disse infine, arrossendo leggermente. La matematica non era mai stata il suo forte.

"E così per la prima volta passi il tuo compleanno senza di me eh?!" sbottò Ashton guardandomi come se avessi appena ucciso sua sorella. Che per la cronaca, non girava più con noi dopo che aveva visto lo sguardo omicida che Luke le riservava ogni volta che si avvicinava a me. Mi dispiaceva un po' per lei, ma non avrei mai messo nessuno prima del biondo.

Mi voltai verso il mio migliore amico e gli rivolsi un sorriso di scuse portando le braccia a circondare i fianchi del mio ragazzo per poterlo stringere più forte al mio corpo. Infilai il naso tra i suoi ricci profumati e ancora un po' umidi per la doccia fatta poco tempo prima e annusai il suo odore dolce e così tanto pieno di me da tempo. Ashton sembrò intenerito e, forse un po' sorpreso, da questo mio gesto. Tanto che non disse più niente e sostituì il suo piccolo broncio in un sorriso dolce. Quel tipo di sorriso che diceva "ti sei fottuto da solo e ti piace anche, amico".

"Penso che tornati qui potremmo fare qualcosa tutti assieme" decretai scrollando le spalle. Continuavo a guardare Calum con un occhio più aperto dell'altro, ma guardandoli ora, accoccolati l'uno contro l'altro, con due dolci sorrisi sulle labbra, dopo aver dormito assieme, non si poteva che sentire amore nell'aria.

"Si, magari in questi sette giorni di tranquillità senza di te riuscirò anche a trovarti un regalo decente" disse il moro girandosi verso di me per farmi una linguaccia. Sgranai gli occhi facendo una finta faccia dolorante per le sue parole mentre Luke, accanto a me, se la rideva di gusto.

"Cal.." rise alzando gli occhi al cielo Ash, dando poi un bacio sulla tempia al proprio ragazzo che arrossì e si strinse di più tra le sue braccia. "Fateci tante foto ok? E non scopate tutto il tempo" disse poi ridendo, facendo sorridere maliziosi sia me che il mio ragazzo.








La mattina dopo Luke sembrava una bomba a mano d'ansia pronta ad esplodere. Non aveva dormito tutta la notte tenendo me sveglio per la metà del tempo, in una maniera a dir poco divina per la quale non potrò mai lamentarmi. Ma ora, con le valige vicino alle gambe, seduti su delle scomode sedie grige di plastica all'aeroporto con due ore di anticipo era veramente insostenibile.

"Lucas" lo chiamai. Gli occhi ancora stanchi e lo stomaco che brontolava per la fame. "Perché siamo qui alle 5.30 se il nostro volo parte alle 7.15?" chiesi buttando la testa all'indietro con un mugolio disperato. Mi passai una mano sul viso con la speranza di riuscire a svegliarmi un pochino, ma sembrava un impresa impossibile e il bar avrebbe aperto solo dopo un ora.

"Perché a casa ho ansia di perdere l'aereo e non riesco a dormire e.. E se lo perdessimo? Stiamo qui ok?" disse non voltandosi neanche a guardarmi, rimanendo con il viso a fissare la schermata, ancora spenta, con i voli scritti sopra.

Rivality{Muke} #Wattys2019Where stories live. Discover now