°trentacinque°

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[MICHAEL]

Quel giorno, esattamente due settimane dopo la morte della madre di Luke, sarebbe dovuto essere il giorno più bello delle nostre vite. Mentre chiudevamo il capitolo studio e ne iniziavamo a scriverne un secondo, l'inizio della nostra vita da adulti. Avremmo dovuto scrivere una delle pagine più importanti della nostra vita, ma la persona con la quale avrei voluto farlo sembrava un fantasma sofferente e tutto quello mi stava facendo male al cuore. Luke non si era ancora ripreso e ci avevo messo giorni e giorni per convincerlo a non buttare il suo ultimo anno di università e l'opportunità di realizzare il proprio sogno. Non aveva intenzione di fare più nulla, cercavo di capirlo e di stargli il più vicino possibile, stringendolo a me ogni sera, quando con la voce rotta dal pianto, mi chiedeva di non lasciarlo anche io. Il mio cuore era a pezzi e, nonostante fossero già passate un paio di settimane, la sua famiglia non aveva ancora organizzato il funerale, probabilmente per la mancanza di un badgett elevato, così avrebbero saltato la laurea di Luke. Riducendolo così ancora di più ad uno straccio.

"Amore.." sussurrai mentre mi sedevo sopra al mio letto, nella quale era sdraiato il mio ragazzo, per poi accarezzargli dolcemente la testa. "La cerimonia inizierà tra poco, ci andiamo a fare una doccia?" chiesi. Lui alzò lo sguardo sul mio, facendomi notare quanto ancora fossero vuoti i suoi occhi azzurri, e annuì distrattamente, uscendo dalle coperte per potersi mettere in piedi.

Lo presi per mano e lo condussi al bagno, prima di chiudere la porta alle sue spalle. Presi i bordi della sua maglia e, dopo aver acceso l'acqua della doccia per poterla lasciar scorrere un pochino, gliela alzai togliendogliela e lasciandola cadere a terra. Il biondo rimase impassibile anche quando gli sbottonai i pantaloni e ormai era ridotto così da quel giorno. Vidi i suoi occhi fare un sussulto solo quando anche io mi levai la maglia e mi sentii così a casa col suo sguardo di fuoco sulla pelle. Niente era paragonabile al sentimento che provavo verso quel ragazzo. Un sentimento così folle e fuori dal comune, che pensavo non avrei mai provato, ma che stava rendendo la mia vita migliore più di quanto tutto ciò che avevo sempre avuto non aveva mai fatto.

"Dovrai fare il discorso davanti a tutti essendo il figlio del preside.. Lo sai vero?" chiese poggiando le mani sul mio petto una volta tolti anche i pantaloni. Sorrisi al sentire il suono della sua voce, per poi mugolare annuendo alla sua domanda. "Sarai fantastico Mikey" disse prima di baciarmi.










"Michael!" urlò la voce di mia madre mentre mi dirigevo alla palestra dell'università mano nella mano con Luke, vestito di tutto punto e con la doga della cerimonia a dosso. "Oh mio dio quanto sei bello piccolo mio" disse lei mettendomi le mani sul viso. La fulminai con lo sguardo quando sentii la presa di Luke farsi più intensa e scorsi il dolore pungente che stava facendo capolino sul suo viso.

"Michael, non fare casini anche l'ultimo giorno.. Ti prego" disse mio padre, comparendo da dietro le spalle della moglie, guardandomi con uno sguardo Severo ma al tempo stesso divertito. "Hemmings" disse come saluto, rivolgendo uno sguardo al ragazzo affianco a me. Alzai gli occhi al cielo.

"Papà, io e Luke stiamo assieme da mesi ormai.. Puoi anche smetterla di chiamarlo per cognome non pensi?" chiesi sbuffando leggermente, quei due sapevano sempre come riuscire a mettermi in imbarazzo. Ma la risatina di Luke mi fece tremare il cuore, erano settimane che non lo vedevo sorridere.

"Oh avanti caro, Mike ha ragione" disse mia madre attaccandosi al braccio di mio padre. "Mi dispiace molto per la tua perdita Luke, non immagino come tu possa sentirti.. Michael.. Beh.. Lui ci ha raccontato tutto" disse rivolgendo direttamente lo sguardo al diretto interessato, che si irrigidì ma sforzò un piccolo sorriso.

Rivality{Muke} #Wattys2019Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon