Sick

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Jk's pov

《Sono il tuo migliore amico, lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa ti passi per la testa.》 cercai di farlo a sentire a suo agio il più possibile data la sua inaspettata insicurezza.

《Jungkook non è una cosa molto semplice da spiegare, in parte non l'ho capita nemmeno io.》

《Prova, dimmi quello che senti e tutto quello che vuoi.》

Cedette, forse rassicurato dal mio sguardo sostenitore.

Prima mi parlò del loro incontro all'università, poi del rapporto ravvicinato nello studio del piccoletto.

《Io... accidenti non pensavo di poterlo dire ma Yoongi-》

《Se quell'elfo malefico ti ha fatto soffrire per uno dei suoi soliti commenti io-》

《No kookie, tutto il contrario. Ogni volta che lo vedo il mio cervello se ne va a puttane, le punte delle mani cominciano a formicolare e sento un groppo in gola insopportabile. Non riesco a non pensare a quanto cazzo possa essere meraviglioso nonostante il suo pessimo carattere. Io davvero non so che mi prende, tutto questo non dovrebbe succedere, tutti questi pensieri sono tremendamente sbagliati.》

Dire che le parole di Tae mi sconcertarono sarebbe stato riduttivo. Cercai di sopprimere all'istante quella fastidiosa voce che urlava il nome di Jimin nella mia testa.

《Amico non ti sarai per caso preso una cotta per il nostro Min?》

Il suo viso da pallido cadaverico si tinse di un rosa prepotente che confermava ogni mio dubbio.

《Sei in un mare di merda.》

《Consapevole e del tutto consenziente Kook.》

La confessione di quella testa blu mi scolvolse più di quanto avrei potuto aspettarmi. Non tanto per chi fosse la sua cotta, ma per il fatto di sentirmi tremendamente uguale.
Ogni volta che incontravo delle morbide ciocche bionde e dei grandi occhi pieni imbarazzo e dolcezza, il cuore poteva dirmi addio. Nonostante il mio costante rifiuto di provare quei sentimenti, volevo sostenere Taehyung qualsiasi cosa avrebbe deciso di fare.

Tornando verso casa dall'università sentii il telefono vibrare in una tasca dei pantaloni.

Da: Eomma🐹
Kookie prima di tornare a casa passate a prendere alcune medicine, Jimin ha la febbre alta. So già che ti preoccuperai ma la tua principessa è già stata infagottata in tre strati di coperte e messa a nanna quindi muovi quel culo che qui hanno tutti fame.
Baci.
19.34

Jin riusciva sempre a placare qualsiasi istinto in qualunque essere vivente, per me non era umano ed era sceso in terra da una specie di paradiso per mamme mancate per aiutare quella famigliola disastrata.

Dopo aver preso tutto il necessario in farmacia, ci dirigemmo verso casa a passo sempre più svelto.

《Come sta?》

La prima cosa di cui accertarmi era la salute di Jimin.

《Sta dormendo in stanza, la febbre sembra essere scesa. Starà morendo di fame.》disse porgendomi un vassoietto con una zuppa calda e del pane.

I due rimasti in cucina si scambiarono un sorriso complice per poi dirigersi ognuno nella propria stanza.

Entrando in camera lo vidi imbacuccato in un nido di coperte e cuscini come aveva detto Jin. Sembrava ancora più piccolo di quanto già non lo fosse ma ciò lo rendeva solo più adorabile. Mi sedetti a bordo letto aspettando che si accorgesse della mia presenza e dopo poco il suo viso sbucò fuori dall'involucro di lenzuola.
Mi guardò con occhi sognanti alla vista del cibo.

Loving beast [jikook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora