I'm your moon

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Jimin's pov

Agitazione. Il mio corpo ne era composto per il 90% in quel momento mentre la restante percentuale era occupata da una presenza con denti sporgenti, grande naso e capelli a cocco.

Infilai la testa in una piccola fessura formatasi tra le grandi tende rosse che contornavano l'immenso palco, avevano fatto le cose proprio in grande quell'anno ma del resto era prevedibile da un'accademia di tale prestigio. Il mio sguardo curioso scrutava ogni poltroncina occupata dalla miriade di persone che quella sera aspettavano soltanto la nostra entrata in scena.

《No lì non c'è. Oh è lui! Aspetta non ha quei capelli... trovato finalmente!》

Come chiamato dai miei occhi, si girò sapendo perfettamente dove guardare, riservandomi un'occhiata carica di incoraggiamento seguita dal suo solito sorriso sfacciato. I ricordi di quella mattina tornarono automaticamente in testa insieme alla voglia di radere a zero Taehyung per aver rapito Jungkook prima che... si insomma quello. Al pensarci la temperatura del mio corpo salì notevolmente con un familiare bruciore all'altezza delle guance, però una domanda era rimasta dal trascorrere di quei momenti: perché? Jungkook era sempre stato etero no? Da quando eravamo tornati a Seul il suo atteggiamento era cambiato, era più affettuoso, protettivo ma solamente con il sottoscritto.

Sono tutti atteggiamenti di interesse e in fin dei conti stavamo quasi per fare sesso. Che sia solo questo che vuole avendo capito cosa provo per lui? No Jungkookie non è quel genere di persona. Cavolo ma perché deve essere così complicato trovare una risposta?

Venni distratto da un braccio sventolare appartenete a Jin, seguito subito da Namjoon, Taetae e Yoongi-hyung.

《Dobbiamo dare il massimo Chim, devono restare senza parole!》

《Oh finalmente sua signoria ci degna della sua presenza. Wow stai benissimo Hobi!》

Il rosso era davvero attraente, aveva indossato dei pantaloni beige, una maglietta arancione a collo alto ed una giacca rossiccia che enfatizzavano maggiormente la sua personalità.

《Ma la concorrenza è dura. Ti sei visto per caso?》

In effetti quella sera mi ritenevo abbastanza carino, avevo indossato dei pantaloni neri che mettevano in risalto la mia muscolatura, una camicia di lino bianco stretta in vita da una cintura ma larga lungo i fianchi. Avevo tirato indietro i capelli così da non sembrare troppo un bimbo, al collo invece portavo un semplice cocker nero di stoffa e per finire ai piedi calzavo quei due gioielli regalati dal coniglio.

《Cinque minuti all'inizio. Park, Jung, in posizione.》

Raggiungemmo le pedane mobili che avrebbero dato il via allo spettacolo con la nostra comparsa, mettendoci in posizione.

《Pronto a far vedere chi è il migliore Chim?》

《Sono lusingato ma dovresti complimentarti dopo che ti avrò eclissato sul palco.》

《Aish quel coniglietto si rifarà gli occhi.》

Anche se il suo nervosismo era palpabile non smetteva mai di sorridere, era davvero un sole proprio come stava per dimostrare.

Ok ci siamo Jimin, respira e concentrati. Non devi deluderlo.

Dopo un lungo sospiro ero pronto a superare le sue aspettative, sarei stato la sua luna.

La pedana si alza, dei fasci di luce mi si scagliano contro, non posso vederlo ma sono sicuro che mi stia guardando. La musica inizia, le prime note rimbombano al mio interno, il mio corpo si muove trasportato automaticamente dalla melodia, ci cade, si rialza, si scompone e vi si mischia. Mi sta parlando e io devo far sapere cosa dice, sono la sua forma, il suo mezzo per comunicare.
Hobi si muove insieme a me, la sente anche lui, siamo entrambi i burattini di questa armonia che sente il bisogno di fuoriuscire attraverso i nostri movimenti. Da ogni dito, capello, estremità, fuoriesce quel messaggio che tenta disperatamente di arrivare al tuo interno, mischiando i tuoi colori e le tue sostanze. È questo che è la danza dentro e questo palco non è altro che una ramificazione di me stesso, l'esatta posizione di ogni asse, ogni crepa, la lucentezza, la robustezza; i miei piedi sanno sempre dove poggiare.
La musica rallenta insieme ai miei movimenti, scendo fino a restare in ginocchio, e chinando leggermente la testa all'indietro, la magia finisce. Il sipario si chiude e io posso tornare a respirare.

Loving beast [jikook] Où les histoires vivent. Découvrez maintenant