Strange circumstances

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Jimin's pov

Che dolore, porco due!

Con ancora gli occhi chiusi poggiai una mano alla tempia, cercando di contenere il forte mal di testa.

I miei sensi sembravano completamente assopiti, solo per toccarmi la fronte avevo dovuto fare uno sforzo sovrumano.

Tsk. Questo è l'effetto di qualche droga del cazzo.
Va bene, Jimin, punto della situazione: sei non sai dove, non sai come né perché.
Ottimo direi.

Costrinsi le palpebre ad issarsi e dopo qualche tentativo riuscii finalmente ad aprire gli occhi.
Come non l'avessi fatto, lo spazio in cui mi ritrovai era una gatta buia dove non ero in grado di vedere oltre il mio naso.

Vi era un disgustoso fetore di chiuso e angusto, talmente condensato da far quasi vomitare. Il luogo sembrava abbandonato ad una prima annusata.

Cercai di mettermi almeno in ginocchio e con non poca difficoltà assunsi sgraziatamente quella posizione.
Mi presi qualche secondo per ristabilire una normale respirazione.

Appoggiai la schiena ad un qualcosa di freddo, molto probabilmente le pareti dell'edificio erano in metallo pesante.

Provai ad alzarmi con lentezza, ma bruscamente venni riportato alla mia posizione originale. Mi accorsi solo allora che il polso destro era incastrato da un paio di manette, le quali erano legate ad una catena che terminava direttamente in un gancio nella parete.

Ci mancava questa per completare il pacchetto 'ostaggio pro'.

Dopo aver riacquistato un po' di energie, tentai di liberare la mano da quella trappola tirando la catena verso l'esterno.
Senza successo, scivolai rovinosamente sul pavimento ed il mio braccio andò a sfiorare qualcosa di anomalo.

Cercai di spiaccicarmi contro il muro il più possibile, terrorizzato da quella presenza, non riuscendo ancora minimamente a vedere qualcosa.

Percepii la 'cosa' iniziare a muoversi lentamente, finché d'improvviso venne accesa una fonte di luce.

Ciò che mi ritrovai di fianco fu un ragazzo con due occhi abnormi, messo in posizione di...papera? Scimmia?
Qualcosa del genere.

Per lo spavento però non fui in grado di contenere un grido che confuse il tipetto.

《Ma sei pazzo?! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita!》

Il ragazzo prese ad analizzarmi tramite le pupille da gufo, non comprendendo, secondo la mia opinione, il perché avessi urlato.

《Scusami, non volevo. Ho sentito qualcosa toccarmi il braccio e pensavo fosse la persona che era qui con me prima.》

Forse stanco di quella postura, si mise anche lui in ginocchio, mostrandomi il suo profilo e la candela alle sue spalle.
Le mani erano legate dietro la schiena da un nodo che manco un marinaio di carriera inoltrata sarebbe riuscito a sciogliere.

Aspetta...ma tu sei...

《Luhan?》

Il ragazzo mi fissò con stupore, dilatando maggiormente gli occhi.

《Come fai a sapere che era qui?》

C'è qualcosa che non quadra qui.

《Non sei tu Luhan?》 chiesi decisamente confuso.

《No, il mio nome è Kyungsoo. Luhan era con me qualche ora fa, credo. Non ho idea di quanto io abbia dormito.》

Il suo volto era macchiato da delle profonde occhiaie e dei graffi con del sangue ormai secco.
A parte quei dettagli era davvero carino.

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now