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Jimin's pov

Non avevo avuto nemmeno il tempo di metabolizzare cosa stesse succedendo intorno a me, quando la porta venne spalancata seccamente da un sonoro calcio.

Essa rivelò una chioma color mare, degli occhi infuocati come mai visti prima: Taehyung era in profonda collera.

Era diverso dal solito, indossava dei pantaloni neri larghi pieni di tasche e quelle che sembravano piccole armi. Nella mano sinistra reggeva una pistola.

Il tutto si svolse in meno di un nanosecondo.
Un solo colpo alla tempia ed il corpo di Yeil era ormai senza vita a giacere sul pavimento.

Chiusi gli occhi istintivamente, stringendo i miei amici con quante più forze possibili.
Anche loro serrarono le palpebre ma sapevo che non era per paura.

La vergogna impediva di correre verso i ragazzi, eravamo macchiati, sporchi sia internamente che esteriormente. In uno stato riprovevole che non avremmo mai voluto mostrare.

Gli spari che si susseguirono furono quelli decisivi. Non avevo idea di cosa stesse succedendo, il mio unico pensiero era abbracciare quei corpicini tremanti.

D'improvviso tutti i colpi cessarono.
Sciogliemmo il nostro intreccio e voltammo i capi verso i due ragazzi.

Tae non riusciva a placare il fiatone ma non azzardava un passo, aveva purtroppo compreso di cosa fosse stata da poco spettatrice quella stanza.

Sehun spogliò il corpo di ogni minuscola lama che nascondeva praticamente ovunque, tenendo gli occhi fissi sul suo ragazzo.

Era come se il tempo si fosse congelato, all'esterno i rumori continuavano strazianti, ma in quella stanza l'assenza di ciò era soffocante.

Qualcuno si arrese.

Fece un piccolo passo, mise un piede dietro l'altro, lentamente, fino ad arrivare ad una disperata corsa per quei pochi metri che lo separavano dal suo uomo.

I singhiozzi di Yoongi riempirono la stanza mentre si aggrappava con tutte le sue forze alla maglietta del blu.

《C-ce ne hai m-messo di t-tempo ragazzino.》

Il tremorio nella voce tradiva quell'ironia pungente.

Taehyung sollevò a coppa il suo viso dalle guance piene e lo baciò. Finalmente poté ricongiungersi con quelle labbra che amava fino a star male.
Il grigio ricambiò subito, allacciando le braccia attorno al suo collo, spingendo disperatamente il corpo contro il suo.

《Ti amo.》

Yoon annuì e si rintanò nell'incavo di quel collo muscoloso.

《Ti amo.》

Un altro cenno di testa.

《Non andartene mai.》

Pronunciando le ultime parole aveva ancora una volta fatto scontrare i loro sguardi, uno pieno di lacrime, l'altro gonfio di rabbia e sentimento.

Allontanò leggermente il più basso così da poter levare la maglia nera che indossava e vestirlo direttamente, dato che portava solo i suoi boxer.

《Dimmi che stai bene Yoongi. Dimmelo.》

Il grigio si strinse nelle sue spalle, ricordando a se stesso che in quel momento non aveva più nulla da temere.
Annuii per l'ennesima volta, convincendo Taehyung.

Si sedettero sul divanetto, Yoongi si raggomitolò subito contro il suo corpo, il quale non aveva smesso di ripetergli che fosse tutto finito adesso.

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now