Duels

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Jimin's pov

《Guardami negli occhi e dimmi che sei innocente.》

《Stai seriamente prendendo sul personale questa cazzata?》

《Ah, quindi ciò che ti riguarda non fa parte della mia vita privata adesso? Questa è nuova Jungkook.》

《Senti Jimin, è solo la stupida cottarella di un ragazzino a cui non voglio urtare i sentimenti. Niente di più.》

《E questo giustifica la confidenza che avete raggiunto?》

Lo vidi sbuffare pesantemente prima di alzarsi dalla poltrona incastonata tra il mobile dello specchio, e cadere a peso morto vicino a me.

《Sei irritante.》

《E tu un traditore!》

《Pensi seriamente che potrei metterti corna dopo tutto quello che abbiamo passato?! Ti fidi davvero così poco Jimin?》

Certo che no!
Digli che ha la tua fiducia Jim, diglielo!
Avanti...

Non ricevendo una risposta, alzò di scatto il corpo dal baldacchino, sbattendosi seccamente la porta alle spalle.

Sono un idiota...

Dopo circa quindici minuti passati a rimuginare sopra quella discussione, presi la decisione di placcarlo malamente ovunque si trovasse ed urlargli che si, mi fidavo, ma anche che essere gelosi era una caratteristica umana comune.

Lasciai le stanze di Kyungsoo in totale solitudine, venendo turbato dall'improvvisa cognizione della vastità della dimora.

Guardai al campo, dove solitamente si allenava coi ragazzi, ma non lo trovai. Esso era un appunto grande spazio aperto di terreno dove gli uomini del clan si destreggiavano in più arti.

Molte volte vi ritrovavo Jungkook in compagnia e la cosa bastava a mandarmi fuori di testa visti gli innumerevoli sguardi bavosi che le persone presenti lanciavano.

Con i piedi dolenti a causa della loro nudità, riuscii ad arrancare fino ad uno dei porticati che davano al minore dei giardini chiusi.
Fortunatamente, lo vidi camminare per tutta quella lunghezza. Molto probabile che stesse imprecando mentalmente data l'espressione da mastino rabbioso.

《Jungk-》

《Guk-ah!》

Ancora cazzo!

Scorsi Minki sbucare dal lato opposto, parallelamente alla mia posizione, mentre sventolava in aria un mano per farsi notare.

Quando Jungkook si accorse finalmente di lui, e non di me, intavolarono una breve discussione in mezzo al giardinetto.
L'espressione del moro però non scemò di un minimo.

Il ragazzino prese sottobraccio il più alto con un sorriso da guancia a guancia, tirandolo verso il corridoio dal quale era arrivato.
Quando mi passarono accanto l'unico segno che ricevetti dal mio amante fu solamente un'occhiata severa ed ancora infuriata.
Sinceramente dolorosa da incassare mentre si allontanava con qualcuno che non fossi io a stringerlo.

《Tutto bene pulcino?》

La voce squillante di Jongdae mi risvegliò dalla visione ripetuta di quei corpi che si allontanavano uniti.

《Manco per il cazzo, Dae.》

Egli si soffermò ad osservare quelle due figure adesso lontane, intuendo in parte la situazione frustrante.

《Non avere timore di Minki. Ci ha provato anche con me, tempo fa.》 disse leggero, con il solito sorriso dolce.

《Ma sei serio? Com'è che è ancora vivo?》

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now