A lot of surprises

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Jimin's pov

Varcai la soglia di quello che ormai era diventato il mio rifugio eterno, appena ristrutturato, dove un concentrato odore di intonaco mi ronzò alle narici provocando un leggero capogiro.
Abituato all'aria della stanza, mi avvicinai alle grandi casse bluetooth che connessi al telefono, dando il via ad una canzone movimentata per scaricare tutto il grigio al mio interno.

Stavo perfezionando qualche passo essendomi ritrovato a provare alcune coreografie importanti, quando il solito languorino alla solita ora fece capolino. Dopo una doccia fresca negli spogliatoi, uscii dall'immensa struttura in vetro per poi infiltrarmi in mezzo alle intricate vie di Seul. Era parecchio che non passeggiavo completamente in silenzio, senza nessun chiodo martellato in testa; in quel momento sentivo solo quella lieve brezza che soffia alle tue spalle, come a cercare di sorreggerti in caso di caduta, l'aveva fatto quando ero precipitato, aveva continuato mentre strisciavo, mentre adesso mi accompagnava lievemente come una presenza rassicurante.

Digitai quel contatto sulla rubrica e inviai un messaggio, la risposta arrivò positiva così potei incamminarmi verso la meta.

Con un po' di timore che non mi abbandonava mai, spinsi la porta vetrata entrando il quel piccolo angolo di delizie. I miei occhi sapevano già dove puntare e infallibilmente incontrarono dei rassicuranti ciuffi viola; con solo una metà di sorriso possibile per ormai quello che era il mio corpo, mi gettai a capofitto tra quelle braccia che conoscevo a memoria, che mi avevano stretto fin da quando ero solo un piccolo essere umano impaurito. La presenza dello hyung era ossigeno ormai.

《Jiminie, come stai? Ti vedo peggio.》 sussurrò il tutto, sapendo bene che un tono di voce normale mi avrebbe procurato solo panico.

《D-di nuovo hyung. Mi fa paura quando non riesco a smettere.》

Slegò quel gioco di intreccio umano per prendere le mie guance nelle sue mani.

《Ti va una fetta di torta? È con le fragoline, la tua preferita.》

Annuii e mi sedetti al solito divanetto in attesa che Jin tornasse. Quel giorno la caffetteria era più affollata della norma, occupata principalmente da studenti a disperarsi sui fogli stropicciati o semplicemente chi aveva voglia di un tocco di zucchero nella propria giornata.

Non andavo in quel posto ormai da qualche mese, la mia mente era convinta di poter sorreggere la sua presenza ma vederlo seduto ad ingozzarsi con il suo migliore amico aveva prodotto solo una fuga disperata verso casa, ritrovandomi le facce preoccupate di Yoongi ed Hoseok all'entrata dell'appartamento.

Sapevo che non ci fosse pericolo avendo ricevuto la rassicurazione di Jin ma ormai un campanello fisso dondolava nella mia testa, ricordandomi che se fosse entrato da un momento all'altro sarei anche potuto morire.

《Ecco a te e scusa l'attesa ma oggi siamo un po' affollati per gli esami di metà anno.》

Mi porse un vassoietto rosa pastello con sopra un piattino in ceramica smaltata contenente una fetta bianca e rossa del mio dolce preferito, accanto vi era una tazza fumante con decorazioni floreali e del caldo liquido color cioccolato al suo interno.

《Com'è andato il trasloco hyung? Hobi mi ha detto che adesso quei due vivono soli quindi Nam deve averti finalmente convinto.》

《Già, non ha smesso di importunarmi finché non ho accettato e devo dire che vivere insieme è qualcosa che adoro.》

Sapevo ciò che intendeva, non eravamo mai stati un peso per lui, anzi adorava prendersi cura di noi ma come in ogni coppia, era giunto il momento. Volevano creare il proprio rifugio dove correre in caso di tempesta, volevano amarsi senza la preoccupazione di doversi trattenere per evitare sconvenienti imboscate e finalmente c'erano riusciti.

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now