I'm okay if I'm with you

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Jimin's pov

《Ci dovete abbondanti spiegazioni gemelli meraviglia.》

La stanza che ospitava la nostra confusa presenza somigliava alla tana del lupo, o meglio, della tigre.
Ogni angolo di quel grande rettangolo blu notte riconduceva solo ed esclusivamente a lui, come se fosse una presenza vivente di riflesso.

Seduto comodamente al di là della possente scrivania in legno levigato, il suo unico intento era continuare a carezzare la mano lattea del suo compagno di anima, il quale sedeva ancorato al bordo del mobile.

Non mi resi conto di come finii in quella posizione, ma osservare il loro amore delicato da una spalla del mio moro aveva placato ogni precedente preoccupazione.

Hoseok stava seduto con le gambe a penzoloni su una delle sedie al centro di stanza, accompagnato da un'espressione spaesata a causa della sua assenza momentanea.

Il tutto si era svolto così velocemente che il mio cervello faticò a registrare ogni cosa. Il braccio di Jungkook proteso per il mio aiuto era come un'ancora a cui volevo disperatamente aggrapparmi; e così feci.

Una volta alzato, quel grappino si appese alla mia vita, deciso a non lasciarmi andare. Con un po' di fatica e tremarella in corpo, ci avvicinammo ai due stretti in un abbraccio; Yoongi era in lacrime, gocce che avevano una moltitudine di significati e cause in quel momento.
Due grandi mani però fungevano da tergicristalli per quelle guance pallide che non avevano mai smesso di rassicurare.

Potevo leggere negli occhi di Taehyung il desiderio di menarsi da solo per aver lasciato che il gattino più prezioso al mondo venisse spaventato sotto i suoi occhi. Non c'era solo rabbia nelle sue iridi, anche il pentimento fluttuava abbondante per aver lasciato che la sua superbia lo facesse allontanare da ciò che più amava stringere, toccare, baciare, osservare, respirare.

《È tutto finito hyung, non avere paura.》

《T-tae.》 i piccoli movimenti delle spalle minute erano accompagnati da acuti singhiozzi che marciavano incontrollati. 《Tae.》

《Sono qui Yoon, non piangere.》

《M-mi manchi Tae, mi m-manchi c-così tanto.》

Come richiamati da quel disperato lamento, anche i bei occhi del blu divennero sempre più lucidi, fino a sciogliersi.

Lo baciò, ancora e ancora premette dolci tocchi lungo tutto il suo viso, leccando via la tristezza umida. Le mani del più basso erano fuse nella camicia azzurra del suo uomo, necessitarie di essere strette al proprio albero maestro.
La folla perse presto interesse e tornò a dimenarsi seguendo la musica ad alto volume.
In quell'istante mi concentrai su di me, come se fino a quel momento non fossi cosciente di cosa mi stesse attorno.
La mano di Jungkook sul mio fianco emanava calore, un calore che era tornato a mancarmi disgraziatamente.

《Ragazzi finalmente!》

Hobi sbucò fuori dalla massa sventolando un braccio in aria per farsi notare.

《Vi è successo qualcosa?! Ho visto tre ragazzoni portare via un tizio che urlava incazzato alla massima potenza. Oddio Jimin, Yoongi, state bene?》

Notando la nostra andatura visibilmente instabile e sorretta da Kookie e Tae, era plausibile che fossimo in un qual modo coinvolti.

《A parte il fatto di essere stato quasi stuprato direi che stiamo bene.》

Tae storse il naso alle parole del nero, il quale aveva ritrovato il suo senso dell'umorismo pungente; mentre Hoseok emise un sospiro di sollievo.

《Kookie cosa ci facciamo qui?》chiesi reggendomi alle sue spalle.

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now