Bandages

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Jimin's pov

È proprio in quell'attimo, in quel preciso istante, che ti accorgi di essere rotto a metà. Peggio se dall'interno.
La tua bolla grigia può essere graffiata, calciata, risucchiata. Ma sono solo tentativi. Alla fine lei rimane lì, a tenerti chiuso nel tuo scrigno adesso blindato.

È come se improvvisamente ti mancasse la terra sotto i piedi, ti chiedi se tutto ciò stia succedendo realmente. Ma sta succedendo realmente?
La risposta è proprio quel banale "si" che è diviso a metà. Non riesci a capacitarti finché non succede, ed anche quando, sembra sempre un sogno.
Sai che è vero, sai che sta accadendo.
Lo senti dal dolore.
Dalle fitte.
Dallo stomaco rivoltato come un calzino e l'improvviso impulso di urlare lacrime.

Questo fu tutto ciò che provai mentre vidi Jungkook, allontanarsi con di fianco qualcuno che non fossi io.

Non ero io.

Adesso sono su un cazzo di sedile di autobus a piangere. Si perché fa ancora così male, porca puttana. Almeno la mascherina copre metà delle lacrime, sennò sarei già il pasticcio che hai visto prima che scappassi dalla nostra stanza.
Il petto non ha mai sofferto così tanto. Sembra che qualcuno gli stia infilando diecimila spilli e ci stia buttando del sale senza pietà.
Perché è questo quello che stai facendo.
Vedere i nostri momenti, quelli che hai passato con me e nessun'altro, venire vissuti con qualcuno che non sia io è ciò che di più brutto possa esserci.
Si, sono stato così disperato da rileggere per filo e per segno le nostre chat, le foto, i video. Solo per sentirti ancora vicino.
Sei, eri, quello giusto per me. Ti amo in tutto e per tutto, anche se mi stai facendo soffrire come cani. E non ci penserei due volte a riprenderti, anche se me lo chiedessi nel peggiore dei modi. Perché sono così coglione a volerti ancora dopo tutto lo schifo che mi hai fatto.
Non mi pento di niente del tempo insieme. Anzi, forse si. Mi pento di essermi goduto te così poco, passando tempo a litigare per cazzate. Potevamo baciarci anziché prenderci a parole in quei momenti.
Vederti felice è la cosa che mi spezza di più, vuol dire che non mi pensi minimamente. Ti è servito solo un giorno, un cazzo di giorno per sostituirmi.
Oggi è il 22. Sto tornando a Seul.
Se fossimo stati ancora insieme non te l'avrei detto per farti una sorpresa. Sarei arrivato, corso da te, e appena ti avrei scritto quel solito "apri", tu saresti impazzito, avresti spalancato la porta con la solita voglia di baciarmi ed io ti sarei saltato addosso.
Mi avresti chiesto:"che cazzo ci fai qui?"
E io ti avrei detto che non potevo non passare il 23 senza di te. Sarebbero stati i nostri due mesi, i miei due mesi più belli.
Perché stare con te, fidati, è qualcosa di bellissimo.
Saremmo andati in camera senza riuscire a staccarci le mani di dosso. Ad un certo punto avrei tirato fuori dallo zaino il mio regalo e tu avresti fatto una faccia impagabile, la solita che fai quando ti regalo qualcosa e sei felice.
E adesso mi sento ancora peggio, perché avrei veramente voluto che tutto questo succedesse.
Non riesco a smettere di amarti.
Vaffanculo.
Mi sento oppresso, come in una scatola di vetro.
Lui fa annebbiare tutto. Mi sento così solo senza.
I miei amici sembrano scomparsi se non c'è lui.
Per quanto ancora continuerà a far male?
Ieri ti ho visto, mi stai facendo impazzire.
Non hai nemmeno avuto il coraggio di guardarmi in faccia e dirmi tutto quello che mi hai urlato per telefono. Sei stato solo zitto, e questo mi ha ucciso ancora di più.
Non immagini quanto avrei voluto abbracciarti, baciarti, anche solo toccarti e ricevere uno dei tuoi sorrisi.
Ieri mi hanno detto che prima che partissi eri nella mia stessa situazione di adesso.
Perché non sei venuto a parlarmi? Ad avvisarmi che quelle tre settimane ci avrebbero spezzato definitivamente?
Cos'è cambiato?
Ti è bastato così poco per rimuovermi?
Io non ci riesco, cazzo. Ci sto provando più di ogni altra cosa.
O forse sto solo fingendo. No, non voglio dimenticarti. Non voglio che tu te ne vada. Non voglio che mi lasci, ancora...
L'hai detto tu stesso, tanto vale soffrire una volta. Ma allora perché io mi sento ancora così di merda?
Esserti indifferente è orribile.
Però resti comunque bellissimo come prima che me ne andassi.
Sapere che non mi vuoi, che addirittura ti rifiuti di essere nella stessa stanza con me e condividere la stessa aria, beh fa male.
Quante volte l'avrò ripetuto adesso?
Perché non c'è altro modo di dirlo. Fa male e basta.
Tu mi fai male.
E sei l'unico a poterlo far smettere.
Purtroppo...non vuoi.

Loving beast [jikook] Where stories live. Discover now