⛰ - Capitolo 6

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I ragazzi ci misero più tempo del dovuto per trovare la giusta strada, ma alla fine riuscirono a scendere a valle.

Jemma ignorò tutti i dolori alle gambe e il bruciore che le provocavano i tagli e fece scorrere lo sguardo su quelle adorabili casette in pietra che costituivano il piccolo villaggio ormai di fronte a loro.

Sebbene il sole fosse appena tramontato c'erano ancora molte persone in giro e nel momento in cui decisero di chiedere aiuto, tutte si girarono verso di loro mormorandosi a vicenda parole incomprensibili.

<<Scusate, avremo bisogno di aiuto...>>, iniziò Samantha avvicinandosi a una signora intenta a fissarli sconvolta.

<<Da dove venite?>>, chiese un signore in mezzo alla folla che ormai si stava ammassando intorno a loro.

<<Dalla città, vorremmo ritornarci in realtà.>>, fu la ferma risposta di Adam, alla quale si levò un insieme di parole di sorpresa.

"Sono loro", furono le uniche parole che Jemma riuscì ad afferrare in mezzo a quel rumore. Ad un certo punto i ragazzi si stupirono di vedere tutte quelle teste abbassarsi in un inchino collettivo.

<<Che...Che cosa stanno facendo?>>, sussurrò Celeste osservandoli con le sopracciglia aggrottate, quasi come se fossero pazzi.

<<Non ne ho idea, ma mi piace...>>, mormorò Hunter con un sorriso mentre lo sguardo scorreva su tutto il villaggio intento a inchinarsi di fronte a loro con altre parole che non riuscivano a capire.

A quel punto Jemma si riscosse e superò Hunter avvicinandosi a quelle persone e prendendole delicatamente per un braccio facendole alzare.

<<Ma cosa fate? Non ce n'è bisogno, non siamo nessuno>>, mormorava passando tra di loro, che la guardavano con gli occhi fuori dalle orbite. Il fatto che quelle persone avessero iniziato a venerarli come se nulla fosse senza che avessero fatto nulla, la metteva a disagio.

<<Ma che fai Jemma?>>, si lamentò Hunter alzando il mento e gli occhi al cielo, come se lei gli avesse rovinato la festa.

A quel punto altre parole uscirono tutte insieme dalle bocche di tutte quelle persone, mentre si spostavano tutti all'arrivo di una donna e di un uomo a braccetto. Sembravano piuttosto giovani, lei con i capelli scuri raccolti sulla nuca e un sorriso che illuminava anche gli occhi marroni e lui biondo, con lo stesso sorriso della donna e un'aria piuttosto autoritaria. Si fermarono a pochi passi da Jemma, senza smettere di sorridere.

<<Benvenuti, vi stavamo aspettando.>>, esordì lei osservandoli uno per uno. Quando i suoi occhi si soffermarono su quelli di Jemma, quest'ultima sentì uno strano senso di sicurezza.

<<Ah...Davvero?>>, mormorò Celeste piuttosto perplessa.

I due non risposero, voltandosi invece verso gli altri abitanti. A giudicare dagli sguardi che lanciavano loro, almeno uno doveva essere il sindaco di quel posto o comunque qualcuno di importante.

<<Andate pure nelle vostre abitazioni, noi ci prenderemo cura di loro. Sicuramente avranno bisogno di riposo dopo il lungo cammino.>>, esclamò l'uomo, con voce estremamente bassa, facendosi sentire da tutti, i quali tra lamenti e occhiate ai nuovi arrivati iniziarono a dileguarsi. Dopodiché si girò verso di loro con lo stesso sorriso di prima.

<<Seguiteci.>>, intimò prima di riprendere a camminare lungo la larga via.

I ragazzi si guardarono perplessi, incerti sul da farsi. Potevano fidarsi? Non ne avevano idea, però sicuramente avevano bisogno di mangiare e loro probabilmente avrebbero potuto aiutarli, così in un tacito accordo iniziarono a seguire quelle due strane persone.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now