🌊 - Capitolo 32

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[Jemma]

Jemma non riusciva a smettere di pensare alle parole di Hunter. Ora che ci pensava effettivamente era strano che la prova non veniva mai tirata in ballo e ogni volta che se ne parlava si finiva sempre su un altro argomento.

Era proprio a quello che stava pensando mentre andava verso la camera del ragazzo. Adam le aveva chiesto di chiamarlo perché il governatore voleva vederli tutti riuniti. Era forse arrivato il momento?

Si fermò davanti alla sua porta e schiarendosi la mente bussò, attendendo che l'amico le aprisse.

Passarono alcuni minuti prima che potesse effettivamente vedere il suo viso. Sembrava scosso, quasi sconvolto e anche più pallido.

<<Oh, Jemma... - mormorò passandosi una mano tra i capelli scuri. - Tutto bene?>>, le chiese come se non ricordasse che soltanto poco tempo prima le aveva detto che avrebbe indagato sulla lealtà delle sirene che li stavano ospitando.

<<Bene e tu... - la mora non vede in tempo a finire la frase che il viso bellissimo di Tyana spuntò alle spalle di Hunter con un grande sorriso - Tu vedo che stai anche meglio.>>, mormorò Jemma imbarazzata.

Non sapeva perché ma il fatto che la principessa fosse così sorridente all'interno della sua stanza la infastidiva. Probabilmente perché soltanto alcuni giorni prima le aveva praticamente urlato addosso il fatto di essere innamorato e poi era scappato con un'altra? Certo, era anche vero che Jemma lo aveva rifiutato per cui non poteva biasimarlo, ma quella sensazione di disagio non voleva andarsene.

<<N-no, io...>>, balbettò Hunter realizzando all'improvviso quello che avrebbe potuto sembrare agli occhi dell'amica.

<<No - lo interruppe Jemma non volendo ascoltare le sue spiegazioni - sono venuta soltanto per dirti che dobbiamo scendere.>>, gli spiegò non riuscendo ad alzare lo sguardo su di lui.

<<Oh, non preoccupatevi. Deve parlarvi del Galà, voi potete saltare la riunione parlerò io con mio padre.>>, sorrise Tyana mielosa appoggiando una mano sulla spalla di Hunter e lo superò ancheggiando verso il corridoio e sparendo oltre l'angolo.

Jemma rimase in silenzio, fino a quando la principessa non sparì dalla sua visuale, poi alzò velocemente lo sguardo su di lui e gli rivolse un piccolo sorriso imbarazzato.

<<Beh, come non detto.>>, borbottò prima di voltarsi e seguire la stessa direzione di Tyana.

Qualcosa però interruppe il suo cammino, una presa ferrea intorno al braccio che la fece girare e incontrare gli occhi scuri del ragazzo.

<<Non è come sembra...>>, sussurrò mentre la ragazza scuoteva la testa.

<<Va bene, Hunter. Non mi interessa.>>, lo rassicurò, anche se moriva dalla voglia di credergli voleva mantenere un po' di contegno, non aveva idea di che cosa le stesse succedendo.

<<No, Jemma. Guardami, cristo! - la implorò, aspettando di poterla guardare negli occhi. Quando finalmente ottenne ciò che voleva, continuò - Non è come sembra.>>, disse nuovamente scandendo bene ogni singola parola.

Jemma aggrottò le sopracciglia, aveva come la sensazione che non si stesse più parlando di Tyana, ma di qualcos'altro. Qualcosa di più importante.

<<Ok?>>, chiese ancora il ragazzo senza staccare la presa dal braccio, assicurandosi che avesse afferrato il concetto.

<<Va bene...>>, sussurrò Jemma leggermente confusa mentre le dita ragazzo la lasciavano lentamente andare e gli occhi la osservarono allontanarsi sempre più stranita, fino a quando anche lei non sparì dalla sua visuale.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now