🌬 - Capitolo 30

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[Adam]

Il gelido silenzio che si creò nel momento in cui Tyana lasciò la stanza dopo averlo calorosamente ringraziato, mise a disagio Adam.

Dopo infiniti minuti Jemma si schiarì la voce, allontanandosi da Hunter e lanciando una veloce occhiata ad Adam prima di raggiungere la porta.

<<I-io devo andare...>>, sussurrò guardando Hunter in modo loquace e poi mi rivolse una semplice occhiata di scuse prima di sparire lasciandoci soli.

Adam sapeva cosa era successo, sapeva che Jemma gliel'aveva detto e non poteva biasimarla dopotutto. Ha provato in tutti modi a farli riavvicinare e alla fine è ricorsa alle maniere forti.

Forse non gli dispiaceva nemmeno poter parlare con Hunter come facevano una volta.

Quest'ultimo era immobile al centro della sala con gli occhi scuri fissi su di lui, alcuni secondi dopo mosse un passo e poi un altro fina trovarsi a pochi centimetri da lui.

Fu questione di pochi istanti, i loro occhi si incontrarono e proprio come succedeva alcuni anni prima si intesero alla perfezione, si stavano parlando in silenzio, poi Hunter lo superò, si voltò e sparì oltre l'angolo.

Adam sospirò appoggiandosi alla porta e chiudendo gli occhi prima di andarsene.

Durante quegli anni lontano dai suoi amici aveva pensato più volte di parlare loro della malattia cardiaca che gli aveva portato via molte cose che amava, ma ci ripensò sempre. Non voleva che tornassero da lui soltanto per pietà.

Si ritrovò a passeggiare per i corridoi del castello da solo immerso nei suoi pensieri. Ripensò a prima di tutta quella strana avventura, al modo in cui lui e Hunter avevano litigato per la sua gelosia.

Hunter non faceva altro che parlare di Jemma da molto tempo ormai ed era perfino deciso a parlarne con lei, ma Adam si era opposto fermamente non perché fosse geloso di Hunter, anzi lo era di Jemma. Temeva che se si fossero avvicinati più di quanto già non fossero stati, Hunter lo avrebbe messo da parte. Era proprio il periodo in cui gli avevano diagnosticato la sua ipertensione arteriosa secondaria e lo avrebbe detto a Hunter se non avessero litigato così furiosamente per Jemma.

Non seppe quanto tempo rimase a camminare, ma quando alzò lo sguardo per i corridoi già non c'era più nessuno. O almeno era quello che aveva creduto poco prima che la sua attenzione venisse attirata da qualcuno.

<<Tutto bene, Guardiano?>>, la voce di Tyana, appoggiata elegantemente al muro poco più avanti, gli arrivò alle orecchie chiara e melliflua come al solito.

Fece un piccolo inchino e le sorrise prima di parlare.

<<Meravigliosamente, principessa. Voi?>>, chiese leggermente divertito, parlare in quella maniera lo faceva sembrare un po' un damerino, ma tutto sommato era esilarante.

<<Puoi darmi del tu.>>, fu la risposta della sirena che intanto si era avvicinata ancheggiando. Era incredibile come riuscisse a far sembrare ogni movimento estremamente elegante e affascinante. Adam non poteva negare che fosse attraente, visto che non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, ma ancora faceva fatica a fidarsi.

<<Saresti così gentile da permettermi di godere della tua compagnia?>>, domandò osservandolo con i grandi occhi magnetici contornati da lunghe ciglia. In quel periodo glielo chiedeva spesso effettivamente, Adam si ritrovò a pensare che forse erano addirittura amici

<<Certamente.>>, mormorò Adam in risposta offrendole il braccio. Sicuramente scontrarsi con i reali non avrebbe fatto bene a nessuno di loro.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now