🔥 - Capitolo 14

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Jemma non riuscì a restare sveglia e presto gli occhi si chiusero, trascinandola in un sonno piuttosto tranquillo, mentre quei due demoni vegliavano su di lei.

Quando riprese i sensi, i suoi occhi restavano chiusi e non aveva la forza di muovere un solo muscolo. Aveva qualcosa addosso che la riscaldava, eppure continuava a sentire il freddo fin dentro le ossa.

Cercò di muovere almeno la testa, ma si fermò quando iniziò a sentire delle urla.

<<Pezzi di merda! - era la voce di Hunter - Perché avete fatto una roba del genere?! Voi siete matti. Perché non avete preso me eh? Vi avrei spaccato quelle facce da cretini che vi ritrovate.>>, Jemma aggrottò le sopracciglia, aprendo di poco gli occhi per poi vedere in maniera piuttosto sfocata Hunter che sbraitava contro i due Spiriti dell'Aria, le braccia scoperte che si muovevano frenetiche e il viso rosso, faceva intuire la sua rabbia più che reale.

Spostò un po' la testa, cercando di trovare le forze per alzarsi, incontrando gli occhi glaciali di Adam che era inginocchiato affianco a lei con Samantha.

<<Adesso basta, Hunter. È finita e Celeste ce l'ha fatta, non esagerare.>>, intervenne Ash poggiando una mano sul petto del moro per allontanarlo dai due ragazzi che lo guardavano divertiti.

Hunter scacciò in malo modo il braccio di Ash, avvicinandosi ancora a loro.

<<No. Non ho intenzione di smettere fino a quando non mi diranno perché lei.>>, sibilò puntando il dito al petto di uno dei due.

<<Ehi...>>, sussurrò intanto Adam con un piccolo sorriso rivolto a Jemma, mentre Samantha le stringeva la mano rassicurante. La mora provò a parlare, ma tutto quello che uscì furono versi senza senso, la gola era talmente secca che le bruciava.

<<Per spronare il Guardiano, dobbiamo prendere la persona a lui più cara.>>, spiegarono in coro gli Spiritelli, inconsapevoli del fatto che lei si fosse svegliata.

<<C-cosa? - chiese Hunter incredulo - voi non...non potete...>>, sussurrò. Sembrava visibilmente in difficoltà prima di essere interrotto da Celeste.

<<Jemma!>>, esclamò infatti la ragazzina correndo incontro alla sorella che era finalmente riuscita a tirarsi su.

Celeste la strinse un lungo abbraccio con le lacrime agli occhi.

<<Pensavo...Pensavo fossi...>>, balbettò in preda ai singhiozzi probabilmente trattenuti fino a quel momento.

Jemma chiuse gli occhi, affondando il viso tra i capelli dorati della ragazza.

<<Va tutto bene - gracchiò - Sapevo che ce l'avresti fatta.>>, le disse prima di staccarsi dall'abbraccio e accarezzare il viso della sorella, scostando alcune ciocche dal viso bagnato dalle lacrime.

<<Va tutto bene. Cel, hai capito?>>, le disse prendendole il viso tra le mani.

Celeste annuì poco convinta, ma lasciò comunque che la sorella l'accarezzasse.

Quando Jemma alzò lo sguardo rivolse un sorriso riconoscente ad Adam e Samantha, dopodiché si accorse di avere addosso la stessa felpa che Hunter le aveva prestato al loro arrivo.

Passò una mano sul tessuto morbido prima di alzare gli occhi sul ragazzo che la guardava poco più in là, in piedi con le braccia conserte e lo sguardo preoccupato. A giudicare dalla sua espressione sembrava voler dire moltissime cose, eppure le sue labbra rimanevano serrate.

All'improvviso la ragazza realizzò quello che era successo. Hunter stava sbraitando per lei, l'aveva difesa - seppur con i suoi metodi - anche a costo di inimicarsi quei due demoni. Come avrebbe dovuto reagire Jemma a quella situazione? Non riusciva neanche a spiegarsi per quale motivo l'avesse fatto.

Si alzò con l'aiuto dei suoi amici e quando finalmente si ritrovò in piedi le gambe quasi le cedettero per debolezza.

A quel punto Hunter smise di trattenersi e la raggiunse, abbracciandola.

La mora si ritrovò sorpresa da quel suo gesto. Insomma, doveva rischiare la vita per ottenere il suo affetto perduto anni fa?

Cercò di non pensarci e ricambiò mentre sentiva il ragazzo sospirare contro il suo collo prima di allontanarsi.

Hunter era davanti a lei, con le mani sulle sue spalle e gli occhi puntati sui suoi.

<<Ehm... - balbettò imbarazzato mentre interrompeva definitivamente ogni tipo di contatto - I-io sono contento che tu stia bene...>>, mormorò soltanto portandosi una mano tra i capelli e facendo alcuni passi indietro con gli occhi puntati per terra.

<<Grazie, Hunter.>>, disse lei sinceramente stupita dal cambio improvviso del comportamento del ragazzo.

Un brivido poi le percorse tutta la spina dorsale nel momento in cui incrociò lo sguardo con gli occhi bianchi di uno dei due Spiriti. Era lì davanti, immobile a fissarla con il sorriso che l'aveva tanto inquietata.

Che cosa volevano ancora?

<<Che quadretto meraviglioso. Ciao, Jemma...>>, sussurrò avvicinandosi al suo viso e accarezzandolo con le dita fredde proprio come aveva fatto quando erano soli.

La ragazza tremò sotto il suo tocco gelido al ricordo dell'ipotermia alla quale era andata incontro poco tempo prima. Cercò di trattenere le lacrime, voleva andare via da quel posto, non aveva mai avuto tanta paura come in quel momento. L'ansia e il terrore le stavano divorando il cuore in un lento banchetto e il dolce era proprio riservato a quei due demoni.

<<Allontanatevi. - sibilò Adam mettendosi in mezzo - Avete avuto quello che volete, adesso lasciateci in pace.>>, disse loro mentre Samantha mi prendeva la mano.

L'altro Spirito che era rimasto qualche passo più indietro scoppiò a ridere.

<<Non è ancora finita. Non potete uscire di qui se non ve lo permettiamo noi, non è vero Viandante?>>, domandò inclinando il capo e spostando lo sguardo interessato verso Ash, in una lentezza inquietante.

Il moro interessato sospirò passandosi le mani sui capelli.

<<Hanno ragione. Ci devono accompagnare loro al confine, dobbiamo fare il loro gioco altrimenti non usciamo.>>, mormorò alzando lo sguardo sui suoi amici.

<<Che gioco?>>, sussurrò Celeste sempre più spaventata.

<<Non lo so.>>, rispose a quel punto il ragazzo prima di spostare gli occhi sui due ragazzi che stavano comodamente in piedi con le braccia conserte e gli occhi divertiti che si spostavano da Ash a Celeste.

<<D'accordo, facciamola finita.>>, sbottò Jemma attirando su di sé l'attenzione degli altri, ma quella volta non aveva intenzione di abbassare lo sguardo che si puntò dritto su quelle pupille completamente bianche.

<<Jemma...>>, provò a parlare Hunter, ma fu interrotto da quelle due creature.

<<Mi diverti, è quasi un peccato lasciarti andare.>>, disse uno di loro rivolto a Jemma.

<<Che gioco volete farci fare?>>, chiese Samantha facendo qualche passo avanti.

<<Perché spiegarvi le regole quanto potete capirle da soli?>>, sussurrò l'altro avvicinandosi alla rossa, prima di allargare le labbra in un sorriso disumano.

<<Cosa...>>, provò a dire Adam senza riuscire a finire la frase.

All'improvviso Jemma non riuscì più a sentire il suo amico, né tutti gli altri. Erano tutti spariti, compresi i due spiriti e anche il paesaggio era cambiato. La ragazza si guardò intorno, si trovava in una fitta foresta scura completamente sola.

<<Samantha! - provò a chiamare - Celeste!>>, tutto quello che sentì in risposta fu la sua stessa voce che tornava indietro sottoforma di eco.

<<Si inizia. - una voce che apparentemente non proveniva da nessuna parte, la fece voltare di scatto - Buona fortuna Guardiani.>>, sibilò la stessa voce.

L'ultima cosa che Jemma sentì prima del silenzio inquietante della foresta furono le risate dei due Spiriti dell'Aria che si espandeva tra gli alberi in maniera esponenziale.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora