🌬 - Capitolo 40

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[Hunter]

Ash e Adam avevano chiarito la situazione, riconciliandosi. Mentre Hunter aveva passato tutto il giorno e anche quello dopo con l'amico, nel tentativo di recuperare gli anni perduti.

Si sentiva improvvisamente libero e iniziò a comportarsi come faceva una volta. Era come se il litigio con Jemma e Adam fossero stati due blocchi da superare e una volta fatto non riusciva a togliersi il sorriso dalle labbra.

Passarono qualche altro giorno a camminare, durante il quale il ragazzo non riuscì a fare a meno di pensare che effettivamente non avevano idea di che cosa sarebbe successo una volta superata la Zona dello Spirito. Avrebbero scoperto dove si trovava la Gemma perduta, ma se in realtà fosse andata distrutta? O se fosse finita troppo lontano? Ci avrebbero messo molto più tempo a raggiungerla e probabilmente non sarebbe bastato. Visto il modo in cui gli alberi, la natura intorno a loro seccava e moriva a vista d'occhio.

Cercò di concentrarsi su qualcos'altro, tipo Jemma. Lei era la distrazione perfetta per Hunter, bastava semplicemente guardarla.

Adam gli si avvicinò, silenzioso come suo solito, affiancandolo e lanciandogli qualche occhiata di soppiatto.

<<Hunter. - sussurrò attirando la sua attenzione. - Sei inquietante.>>, sorrise il moro mentre Hunter gli rivolgeva un'occhiata confusa.

<<È quasi un'ora che la fissi. Quando se ne accorgerà le sembrerai un idiota.>>, spiegò Adam.

<<Cosa? Non è quasi un'ora...>>, borbottò il ragazzo titubante, spostando lo sguardo dall'amico alla ragazza.

Adam sospirò, passandosi una mano tra i capelli scuri e puntando gli occhi chiari su di lui.

<<Senti Hunter, voi due non potete continuare così. Jemma ti piace, giusto? E mi sembra chiaro che lei non ti è del tutto indifferente. - iniziò con l'idea di portare avanti un discorso serio. - Devi farle capire quello che vuoi, chiaramente, altrimenti continuerà a tenerti in pugno. Jemma è gentile e disponibile, ma è abituata a controllare la situazione. Fatti valere ogni tanto.>>, gli disse dandogli una pacca sulla spalla.

Hunter alzò lo sguardo su di lui con un cipiglio. Effettivamente, quando si trattava di Jemma, il ragazzo finiva per assecondarla. Non ci aveva mai pensato, doveva ammettere che Adam gli era mancato, era un po' come la parte funzionante del suo cervello.

<<Quindi hai fatto sesso con una sirena?>>, chiese Hunter cambiando discorso, mentre Adam alzava gli occhi al cielo.

<<Oh, piantala Hunter.>>, borbottò divertito il moro.

<<Com'era?>>, rise beccandosi una spinta amichevole sulla spalla. Adam non rispose subito e Hunter riuscì a notare che per un secondo, un piccolo istante, i suoi occhi assunsero un'aria malinconica per poi tornare come prima.

<<Era brava...Cazzo se lo era. - ridacchiò - Cioè, tipo wow. Era praticamente perfetta.>>, gli rispose lanciandogli giusto un'occhiata e lasciando che Hunter scoppiasse a ridere attirando gli sguardi degli altri.

<<Non sei serio... - rise il moro asciugandosi le lacrime. - Lo sei?>>, chiese poi smettendo di ridere. Adam deglutì, prima di rivolgergli un piccolo sorriso.

<<Sì, scherzavo.>>, sorrise e la conversazione cadde lì.

***

Si fermarono per la notte, come al solito. Il tempo aveva iniziato a fare scherzi e l'aria calda si alternava instancabilmente a quella fredda, senza che Celeste riuscisse a controllarla. Quella notte era particolarmente fredda e con grande fortuna di Hunter era rimasto a fare da guardia con Jemma. Ormai da qualche minuto la stava osservando, nel tentativo di convincersi a fare come gli aveva suggerito Adam e poi lei si girò verso di lui beccandolo in pieno.

Gli rivolse un piccolo sorriso prima di parlare.

<<Cosa c'è?>>, gli chiese inclinando leggermente il capo. Hunter non rispose subito, prima rimase a riflettere su quanto fosse bella anche da curiosa. Sospirò, prendendo coraggio e rivolgendole un sorriso furbo.

<<Tu mi devi ancora un bacio.>>, le disse osservandola da sotto le ciglia, mentre la ragazza alzava un sopracciglio.

<<Ah sì? Non ricordo.>>, sorrise la ragazza che chiaramente si ricordava bene della loro conversazione nella Zona d'Acqua.

Hunter ridacchiò, umettandosi le labbra e si avvicinò a lei facendo meno rumore possibile e fermandosi proprio di fronte.

<<Facciamo così, Jemma Stone. - sussurrò senza distogliere lo sguardo. Cercando disperatamente di mantenere il controllo. - Non possiamo continuare così, per cui adesso io e te faremo un esperimento.>>, le disse.

<<Che tipo di esperimento?>>, chiese sinceramente confusa.

<<Mi concedi un solo bacio, l'ultimo...E se non provi assolutamente nulla, allora ti lascerò in pace.>>, scrollò le spalle il ragazzo mentre nella sua testa pregava disperatamente affinché non fosse così. Forse poteva sembrare esagerato, ma non era mai stato così preso da una ragazza in tutta la sua vita, nemmeno quando Sharon Cooper l'aveva portato nella sua baita in montagna.

Jemma sembrava estremamente seria.

<<E...E cosa succede se non è così?>>, chiese deglutendo.

<<Allora mi darai una possibilità. - davanti all'espressione della mora continuò. - Per piacere, Jemma. So che hai paura e so di non essere perfetto, ma voglio provarci sul serio.>>, mormorò fissandola negli occhi.

Jemma abbassò lo sguardo, prima di tornare nuovamente a guardarlo.

<<D'accordo.>>, gli sorrise lasciandolo leggermente stupito.

Hunter si riprese presto e sorrise allungando la mano per accarezzarle la guancia con affetto.

Erano a pochissimo spazio di distanza e in un certo senso i loro respiri li scaldavano in quella notte gelida. Poi si baciarono nuovamente, in maniera più tranquilla, dolce e meno tormentata rispetto a quando successe la sera del Galà. Hunter sentiva i battiti del cuore aumentare e impazzirono letteralmente nel momento in cui si separarono, quando lei affondò le dita tra i suoi ricci avvicinandolo ancora una volta per intrappolarlo in un altro bacio ancora più profondo del primo.

<<La cosa degli amici è stata un'idea stupida...>>, ammise lei sfiorando il suo naso con dolcezza.

<<Ci puoi scommettere.>>, affermò Hunter allontanandosi mentre rideva dopo essersi beccato un delicato pugno sul petto.

<<Quindi me la dai una possibilità?>>, le chiese inclinando il capo. Jemma fece finta di pensarci sotto lo sguardo attento del ragazzo.

<<Va bene. - disse infine - Potremmo tenerlo per noi per il momento?>>, sussurrò con un piccolo sorriso imbarazzato.

<<Tutto quello che vuoi, cazzo.>>, fu la pronta risposta di Hunter prima di avvicinarsi nuovamente, incredulo, per stringerla tra le braccia senza nessuna intenzione di lasciarla andare.

Rimasero così, a scaldarsi a vicenda per tutta la notte. Hunter con il cuore più leggero e Jemma con un piccolo sorriso sulle labbra che non sembrava aver intenzione di far sparire.

Hey!
Altro piccolo tour tra i sentimenti di Hunter.
Ho voluto dedicare questo capitolo a lui e al suo lato nascosto da sottone. Non è il massimo come capitolo, ma per qualche motivo ci tengo particolarmente, magari in una futura revisione troverò il modo di sistemarlo.
Dal prossimo inizia l'avventura!
~B🌻

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang