🔥 - Capitolo 29

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[Jemma]

<<Digli pure che se non mi fanno fare la prova, noi ce ne andiamo.>>, sibilò Adam ad Ash, mentre i ragazzi camminavano lungo i corridoi.

Jemma non poteva biasimarlo, erano da giorni ormai che stavano al castello e ancora nessuna ombra della prova che Adam avrebbe dovuto affrontare. L'ansia e la preoccupazione che potesse essere qualcosa di grande si facevano sentire.

<<Non puoi andare da nessuna parte, Adam. - replicò Ash - E poi mi hanno detto che stanno predisponendo il tutto, intanto troveranno il giusto modo di intrattenervi.>>, spiegò.

<<Intrattenerci?>>, chiese Jemma confusa e curiosa allo stesso tempo. Ancora non aveva capito se fossero loro nemici o meno, però sia Tyago che la sorella si erano dimostrati piuttosto disponibili nei loro confronti e Jemma tendeva spesso a fidarsi facilmente.

Ash scrollò le spalle, lanciandole una veloce occhiata.

<<Hanno detto che stanno organizzando qualcosa per voi. Vi aiuteranno con i vostri elementi e Lysanderon pretende che stando qui abbiate un comportamento consono - spostò lo sguardo su Hunter che lo guardò allibito - Quindi provvederanno anche a questo.>>, quando finì, Hunter allargò le braccia.

<<Ma sul serio? Io so essere molto educato.>>, esclamò rischiando di far cadere un quadro.

<<Temo che tu ti sia risposto da solo.>>, mormorò Samantha.

Jemma intanto stava riflettendo sulle parole della loro guida. In quei giorni aveva sentito sempre di più la mancanza del suo elemento, la sua Gemma si stava affievolendo anche se un po' di forza riusciva a sentirla grazie alla sabbia del fondale e alle rocce che li circondavano, ma non osava pensare a come si sentissero Hunter e Celeste, completamente tagliati fuori dal loro.

<<Lasciatelo stare.>>, mormorò semplicemente Adam, ignorando tutte le occhiate confuse che gli arrivarono, perfino quella di Hunter che lo guardava con gli occhi assottigliati. Jemma lo osservò con le sopracciglia aggrottate, confusa dal suo comportamento nei confronti di Hunter.

<<Inizierai oggi.>>, disse Ash a Hunter, interrompendo quella gara di sguardi e facendolo sbuffare irritato borbottando qualcosa su quando odiasse il pesce.

Jemma sorrise nel vederlo così contrariato e per un solo istante incrociò il suo sguardo, nei suoi occhi riusciva quasi a leggere preoccupazione per alcuni secondi, prima che si rilassasse le rivolgesse un sorriso.

I ragazzi si separarono nel momento in cui raggiunsero le loro stanze, ma Jemma fu fermata proprio da Hunter che le si parò davanti.

<<Jemma.>>, esordì con tono serio facendola preoccupare.

<<Va tutto bene?>>, chiese la mora guardandolo negli occhi.

<<Sì...Cioè No, dobbiamo parlare.>>, si corresse Hunter distogliendo lo sguardo da lei.

<<Dimmi.>>, lo incalzò Jemma sempre più confusa dal suo comportamento, ma il ragazzo scosse la testa.

<<Non qui e non adesso. - mormorò lanciando una veloce occhiata oltre le sue spalle, dove quale metro più in là Tyago elegante come al solito stava parlando con un cortigiano dando probabilmente qualche ordine - Vieni con me oggi.>>, le disse riportando gli occhi scuri sui suoi.

<<Cosa? No, Hunter, non puoi iniziare una conversazione in questo modo e poi mollarmi come se non fosse successo niente.>>, esclamò Jemma facendo ridacchiare il moro.

<<Mi accompagnerai oggi?>>, chiese ancora Hunter infilando le mani in tasca.

<<Sì, ma...>>, provò a dire la ragazza, ma il ragazzo si allontanò verso la sua stanza con semplicemente un "allora ci vediamo". Jemma si limitò a osservarlo allontanarsi, scocciata.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now