🌪 - Capitolo 28

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[Samantha]

Samantha fece parecchia fatica a trovare la stanza giusta dove si sarebbe tenuto il banchetto, ma fortunatamente era riuscita a trovare Ash (forse sarebbe stato meglio dire che era stato lui a trovarla, mentre vagava sperduta per quei corridoi meravigliosi).

La sua attenzione si spostava da un quadro all'altro, molti di questi raffiguravano persone la cui aura di superiorità si poteva quasi sentire anche al di fuori delle elaborate cornici.

Samantha si era persa nell'osservare le pennellate eleganti di quelli che invece avevano rappresentato la natura morta e si era chiesta quali colori avessero mai potuto usare visto che si trovavano sott'acqua. Poi si rese conto che probabilmente in un mondo dove esistevano le sirene questi problemi non esistevano e certe domande non se l'era mai fatte nessuno.

Tra la miriade di pensieri che aveva per la testa ce n'era uno che continuava a spuntare come un tarlo: le sarebbe piaciuto poter imparare da loro e dipingere sott'acqua.

Poi sparì all'improvviso rimpiazzato da numerose domande: chi era l'artista? Quando è stato fatto? E ritornò nuovamente poco dopo.

Samantha aveva sempre avuto la mente un po' incasinata e aveva disturbi di deficit dell'attenzione, per cui tendeva a distrarsi molto spesso, l'arte era l'unica cosa che riusciva a tenerla concentrata più di cinque minuti.

<<Molto bello, non è vero?>>, la voce di Ash la fece sussultare, non si era nemmeno accorta della sua presenza.

<<Ash! - esclamò - Mi hai spaventata...>>, mormorò con una mano sul cuore, mentre il ragazzo sorrideva.

I capelli lisci gli ricadevano sulla fronte, mettendo in risalto i tratti spigolosi del suo viso, mentre i vestiti che indossava mostravano il suo fisico estremamente magro. Non era esattamente il tipo di ragazzo per cui quelle della sua età andavano pazze, invece era esattamente il suo tipo. Inoltre, quell'aria misteriosa che si portava dietro la intrigava parecchio, le faceva pensare che c'era qualcosa di lui che ancora non sapevano e aveva un'assurda voglia di scoprire.

<<Non era mia intenzione. Voi terrestri siete molto sensibili...>>, scherzò alludendo al primo incontro con Jemma.

Samantha sospirò riportando lo sguardo sul quadro.

<<Sì, è estremamente bello.>>, mormorò osservando le eleganti curve che caratterizzavano le foglie.

<<Se vuoi io so dove li dipingono.>>, sussurrò avvicinandosi con le mani intrecciate dietro la schiena.

<<Davvero?!>>, esclamò Samantha entusiasta, scostandosi con un gesto stizzito la frangetta che le copriva gli occhi, mentre Ash ridacchiava divertito.

<<Se vuoi domani ti ci posso portare>>, disse il ragazzo voltandosi leggermente verso di lei.

<<Oh, sì! Ti prego, sarebbe meraviglioso!>>, supplicò lei con degli occhioni da cucciolo enormi, mentre il ragazzo annuiva facendo qualche passo lungo il corridoio.

<<D'accordo, ma adesso credo sia ora di andare...>>, mormorò lanciandole una strana occhiata, una delle sue strane occhiate. Sembrava stesse dicendo altro, era bastata quell'occhiata per farle capire che le stesse gridando altro con gli occhi. Fu questione di secondi prima che lui distogliesse lo sguardo facendole credere di essersi immaginata tutto.

<<Fammi strada, mio Duce Virgilio.>>, sorrise allegra la ragazza mentre lui le lanciava un'occhiata confusa, non avendo idea di cosa stesse parlando e chiaramente non cogliendo il richiamo alla Divina Commedia di Dante Alighieri.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Onde histórias criam vida. Descubra agora