⛰ - Capitolo 46

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ATTENZIONE: aggiornamento simultaneo, prima di questo capitolo ne è stato pubblicato un altro. Non fatevi spoiler.

[Jemma]

Finalmente quando anche Samantha li raggiunse, Jemma riuscì a tirare un sospiro di sollievo. Erano di nuovo tutti insieme, almeno avrebbero potuto proteggersi a vicenda.

Quella donna che diceva di essere lo Spirito fu molto gentile con tutti loro dopo la prova, rassicurandoli e soprattutto scusandosi con loro per la brutalità della situazione, non mettendoli in nessun modo a disagio.

Eppure c'era ancora qualcosa che continuava a frullarle per la testa, la sensazione che tutto quello che avevano passato in mezzo a quella nebbia non fosse casuale, che ci fosse altro sotto.

<<Ora che siete riusciti tutti a superare l'ultima prova, potete avere accesso alla statua di Prisco e raggiungere il Viandante.>>, esordì lo Spirito cordiale, dopo averci lasciato accogliere Samantha "dall'altra parte" come l'aveva definita Hunter.

La donna accompagnò le sue parole con un gesto della mano, che indicava l'enorme labirinto dietro di loro. Jemma stava quasi per obbiettare, non ce l'avrebbe fatta a superare anche un intricato percorso di cespugli, tuttavia non le lasciò il tempo perché con suo grande sollievo i rami si spostarono creando un percorso rettilineo del quale non vedevano la fine.

<<Andiamo.>>, disse soltanto Adam, deciso a scoprire dove fosse la Gemma dello Spirito e porre fine a tutta quella storia.

Jemma sospirò e lasciò che gli altri la precedessero, soffermandosi qualche secondo per parlare da sola con la donna.

<<È quello che accadrà?>>, chiese all'improvviso, prendendo alla sprovvista lo Spirito.

<<Come cara?>>, domandò voltandosi verso di lei. Jemma non riusciva a non fissare la parte del viso in pietra, che sembrava sul punto di sgretolarsi e distruggersi da un momento all'altro.

<<Abbiamo vissuto tutti due ricordi e una scena che nessuno ha mai visto. Sarà il futuro?>>, chiese ancora Jemma con urgenza, vedendo che Hunter si era fermato per aspettarla con un cipiglio confuso.

L'espressione dello Spirito o meglio, la parte del viso in grado di assumere espressioni, sembrava essere diventata penosa.

<<Potrebbe, non si sa. Il futuro è così fragile, Jemma, può cambiare con poco. Quello che hai visto è il futuro che più ti spaventa.>>, spiegò appoggiandole una mano sulla spalla e rivolgendole un sorriso rassicurante. Jemma non voleva che il futuro visto da lei diventasse realtà, ma come poteva sapere quale mossa l'avrebbe cancellato?

Sospirò rassegnata e dopo aver ringraziato la donna, finalmente percorse il viale creato per loro fino a raggiungere Hunter.

<<Cosa è successo?>>, chiese il ragazzo riprendendo a camminare per raggiungere gli altri dopo averle lasciato un delicato bacio sulla fronte.

<<Niente di grave, non preoccuparti.>>, rispose lei anche se dentro di sé era estremamente preoccupata e spaventata.

Lui non sembrava troppo convinto, ma in ogni caso non insistette e si limitò a intrecciare le sue dita a quelle della ragazza. Volendo sentirlo più vicino Jemma strinse la mano e lasciò che la avvicinasse e che le appoggiasse la guancia sul capo.

<<Andrà tutto bene.>>, lo sentii sussurrare dopo alcuni secondi, prima di riprendere a camminare in silenzio seguendo gli altri ragazzi.

Camminarono per un po', fino a quando finalmente non si ritrovarono al centro del labirinto al cospetto di un'enorme e minacciosa statua. In quel preciso istante, il percorso dietro di loro si richiuse lasciandoli nel silenzio. Jemma riportò angosciata lo sguardo alla statua, aveva due occhi che sembravano quasi vivi e inquietanti, come se seguissero ogni loro mossa, quattro braccia e ognuna di loro teneva un tetraedro in pietra.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now