🌊 - Capitolo 12

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La lunga e inesorabile camminata verso la Zona dell'Aria si consumò in totale silenzio. Ogni tanto uno scambio di parole, ma nulla di particolarmente importante.

Jemma era piuttosto rilassata, quando un brivido di freddo le attraversò la spina dorsale e la allarmò. Incrociò le braccia al petto guardandosi intorno, nulla di strano. Evidentemente era soltanto il tempo, tuttavia in quel periodo ogni minima cosa la preoccupava.

I suoi pensieri continuavano a sovrapporsi uno sull'altro fino a quando un dolore non la costrinse ad arrestarsi. La testa ricadde all'indietro e lei rischiò quasi per cadere. Qualcuno le aveva tirato i capelli.

La mora si girò verso la sorella, l'unica ad essere al suo fianco in quel momento.

<<Ma perché lo hai fatto?!>>, esclamò Jemma con una smorfia di dolore e massaggiandosi la testa, facendo voltare anche il resto della compagnia.

<<Io non ho fatto proprio niente.>>, rispose invece Celeste stizzita e guardandola come se fosse pazza. Era così? Era pazza? No, probabilmente la sorella stava soltanto fingendo.

Jemma sospirò, probabilmente si stava annoiando. Spesso quando succedeva alla bionda piaceva dare fastidio alla sorella, per cui Jemma non ci fece troppo caso e continuò a camminare come se nulla fosse.

Non passò neanche un minuto che Celeste si girò infuriata verso Jemma, qualcuno l'aveva spinto.

<<Ma che ti prende!>>, urlò la bionda spingendola a sua volta, mentre l'altra la guardava confusa.

<<Cosa c'è? Non ho fatto nulla!>>, esclamò Jemma allargando le braccia esasperata. Una volta avrebbe anche potuto fargliela passare, ma in quel periodo era estremamente tesa e la bionda stava esagerando.

<<Ragazze... - si intromise Hunter - nonostante questo spettacolo non mi dispiaccia, forse non...>>, la frase rimase sospesa per aria, mentre il ragazzo finiva con la schiena per terra in seguito a uno sgambetto.

Hunter si girò verso Adam che era dietro di lui con le mani in tasca e lo guardava con un misto di confusione e divertimento.

<<Ma dico sei coglione?>>, esclamò furioso alzandosi in piedi e raggiungendolo.

Tuttavia, prima che potesse fare qualunque cosa e prima che potesse nascere un'altra rissa, Jemma parlò.

<<Non è stato lui...>>, ragionò la mora osservando i suoi amici che la guardavano confusi.

<<Come?>>, chiese Samantha.

<<Non è stato Adam - mentre il diretto interessato mormorava un "grazie" marcato, senza distogliere lo sguardo da Hunter - come non è stata Celeste a tirarmi i capelli e come non sono stata io a spingerla.>>, continuò la ragazza con le sopracciglia aggrottate e guardandosi intorno. Era forse una risata quella che aveva sentito?

<<Ma certo! - esclamò Ash all'improvviso, portandosi una mano alla fronte e facendo sobbalzare tutti - Come ho fatto a non pensarci prima...>>, mormorò poi dirigendosi verso la foresta senza badare al fatto che ci fossero cinque ragazzi bisognosi di spiegazioni.

<<Potresti per piacere dirci a cosa non hai pensato?>>, chiese Adam seguendolo a passo spedito e superando Hunter con una spallata. Jemma notò i pugni del moro stringersi e gli occhi infuocarsi, ma quando incrociò il suo sguardò sembrò quasi calmarsi, le dita si rilassarono così come il suo viso. Dopo una smorfia, anche Hunter si tuffò all'inseguimento dei due.

<<Siamo arrivati.>>, disse Ash una volta che tutti lo raggiunsero, spostando alcuni rami per liberarci la visuale su un enorme bellissima valle piuttosto particolare. Era caratterizzata da numerosissime trombe d'aria che volteggiavano sempre nello stesso punto, senza muoversi di un centimetro.

Quindi era quello il luogo dove Celeste avrebbe dovuto affrontare la sua prova.

<<Quelli che vi hanno colpiti prima erano Spiritelli dell'Aria, hanno il compito di condurci alla Zona dell'Aria e purtroppo anche di non farci andare via. Sono un po' burloni...>>, spiegò sollevando gli occhi azzurri sopra le nostre teste dove le foglie si muovevano tra risate che non uscivano dalle nostre labbra.

Ecco spiegato il trucco allora.

<<Venite.>>, disse poi Ash oltrepassando gli alberi proprio per raggiungere la valle.

Jemma riusciva a sentire ogni muscolo della sorella, al suo fianco, contrarsi. Era nervosa e il fatto che fosse la prima sicuramente non l'aiutava. Così la mora allungò la mano stringendo quelle leggermente più piccole di Celeste, la quale si girò a ringraziarla con un sorriso più che nervoso.

I ragazzi seguirono la loro guida fino a raggiungere il centro della valle, intorno a loro il rumore provocato dalle trombe d'aria era tanto forte che a malapena riuscivano a sentire le loro voci.

<<Vi conviene non avvicinarvi!>>, urlò Ash nel tentativo di non essere risucchiato all'interno di uno di questi.

<<Che cosa dovrei fare qui?>>, chiese Celeste che spostava continuamente le ciocche bionde dal viso.

Jemma sentì Samantha avvicinarsi a lei e aggrapparsi al suo braccio, probabilmente aveva avuto l'idea migliore. In tutto quel casino sarebbe stato meglio stare vicini per evitare di disperdersi, così anche gli altri seguirono il suo esempio e si avvicinarono aggrappandosi gli uni agli altri. Jemma sorrise, dopotutto era lo Spirito.

Presto si ritrovarono tutti in cerchio, con le teste che si sfioravano.

<<Non posso dirti cosa fare! - urlò Ash alla sorella di Jemma - Devi capirlo da sola, ci penseranno gli stessi Spiritelli a creare la situazione ideale in cui tu potrai agire.>>, spiegò mentre Jemma si aggrappava più forte al braccio di Adam che per essere più stabile l'avvicinò a sé spostandolo intorno alla sua vita.

<<Stai scherzando? - esclamò Hunter muovendosi e di conseguenza rischiando di far cadere tutti - Quindi dobbiamo stare qui a fare i finti amici per evitare di morire risucchiati da una tromba d'aria?!>>, disse furioso.

<<Non stiamo facendo finta di essere amici, Hunter! - intervenne Jemma - Stiamo solo cercando di aiutarci a vicenda. Non andiamo avanti se qualcuno di noi...>>, le parole le morirono in gola, non riusciva nemmeno a pensare alla morte di uno di loro, che tra l'altro significava quella di tutti.

Jemma vide Adam con la coda dell'occhio cecare di dire qualcosa, ma non riuscì a sentirlo, perché in quello stesso momento qualcuno o, più probabilmente, qualcosa la spinse.

Adam perse la presa sui suoi fianchi e lei scivolò attirata dal tornado più vicino. Fortunatamente Adam aveva i riflessi pronti e strinse la presa sulla sua mano qualche secondo prima che potesse perderla del tutto.

Jemma vedeva le facce terrorizzate dei suoi amici e cercò di trattenere le lacrime mentre l'aria troppo forte per lei continuava ad attirarla. Celeste stava urlando qualcosa che non riusciva a sentire con gli occhi umidi dal nervoso e dalla paura, mentre la mora perdeva sempre di più la presa nelle mani del ragazzo.

Fu questione di un attimo e cadde per terra trascinata via mentre cercava qualsiasi appiglio, provò perfino a utilizzare la Gemma, ma sembrava non avere potere lì in quella zona.

Le sue unghie creavano solchi nella terra sporcandosi, fino a quando non si ritrovò per aria e perse di vista il suo gruppo. L'ultima cosa che sentì fu la voce di Hunter gridare il suo nome.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin