Capitolo 50

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San's pov

Eravamo tutti piuttosto esausti, il viaggio di ritorno era senza dubbio stato molto più pesante di quello di andata.
La sera, appena arrivati ai dormitori scolastici, ci smistammo immediatamente per le proprie stanze, non cercando altro che non fosse una doccia calda e le coperte morbide.
Hongjoong e Mingi furono i primi ad allontanarsi, e subito dopo Wooyoung, particolarmente pallido in viso e dalle occhiaie pronunciate, diceva di non star molto bene; poi, anche io e Seonghwa ci ritirammo in camera.
La nottata passò tranquillamente, forse la stanchezza mi aiutava a riposar meglio, ed il risveglio fu invece pieno di confusione, perché di fatto ero ancora convinto di star dormendo al fianco di Wooyoung, e mi resi solo dopo averli abbracciati, dei fianchi più mascolini e rigidi, del corvino sveglio.

"Buongiorno anche a te."
Mormorò, ancora stretto dalla mia presa, mentre controllava un social sul cellulare.

"Buongiorno."
Masticai la parola, avvicinandomi per cercare di far scendere la sensazione di sonno.

"Sono le dodici e mezza, hai dormito quattordici ore."
Rise, mettendo via il cellulare, e sottraendosi alle mie braccia che desideravano solo stiracchiarsi su qualcosa, quindi optai per il cuscino.

"C'è qualche buon motivo per non arrivare a venti?"

"No, solo il tuo amabile ragazzo ti cercava prima, mi ha mandato un messaggio chiedendomi dove fossi, forse sarebbe il caso che tu vada a dargli il buongiorno, che ne dici?"
Disse in tono neutro, alzando i cuscini, per posizionarsi quasi seduto, prendendo dal comodino gli occhiali da lettura ed un libro lì appoggiato.

"Dico che lo lascio, ecco cosa dico."
Mi alzai dal letto sbuffando nonostante non fossi neanche un po', ancora, stanco; per raggiungere l'altro idiota che non sapevo dove andare a trovare.
Dopo una doccia veloce ero a zonzo per i corridoi guardando per la sua camera.

"Biondino, apri o devo piantare le radici qua a terra?"
Bussai per la terza volta, quando dopo qualche secondo aprì, rivelando la camera dietro di sé, con le tapparelle abbassate, e lui avvolto da una decina di coperte.

"Ero convinto che tu fossi sveglio, ti ho portato il pranzo."
Avanzai aiutato dalla memoria, verso la sua camera oscura, per alzare almeno minimamente il livello di fotoni in quella stanza del cazzo.

"Sannie mi sento male."
Camminò all'indietro, fino a raggiungere il letto.

"Cos'hai?"
Domandai curioso, dopo aver fatto entrare un minimo di luce, accomodandomi poi ai piedi del suo letto.

"Ho la febbre, forse.
Mi fai compagnia? Non sono riuscito a chiudere occhio stanotte."
Tirò su col naso, rientrando al caldo, a malapena riuscendo a tenere gli occhi aperti, per la stanchezza.

"Yeosangie? Dov'è?"
Chiesi.

Presi posto al suo fianco, stendendomi fuori dalle coperte, ma pur sempre vicino.

"Ma io cosa ne so, stai con me, o devo aspettare Yeosang?"
Sbuffò nervoso, quando la mia domanda non era relazionata al voler fargli compagnia, semplicemente perché era logico che sarei rimasto.

"La febbre ti sta dando al cervello, non te l'ho chiesto perché voglio andarmene, ti ho anche portato il pranzo, era già preso in considerazione di stare con te. Non farmi cambiare idea."
Risposi, incrociando i suoi occhi velati ed umidi, era una versione che proprio non conoscevo.

"Il tuo corpo risente la mia mancanza e ti sei ammalato."
Avanzai ridacchiando, mentre per quanto possibile, mi fulminava con lo sguardo.

"Eh? Non è forse vero?"
Stuzzicai, vedendolo ammorbidirsi in un sorrisetto.

At School // WoosanWhere stories live. Discover now