Capitolo 14

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Wooyoung's pov

Era la giornata giusta per non fare figuracce, quella mattina mi sentivo particolarmente propenso ad affrontare il confronto con San.

Uno di quei particolari giorni dove ti svegli e dici 'Oggi andrà tutto bene' e poi, e ci credi davvero, finché poi non le provi tutte più una e manca solo tu venga aggredito da una tartaruga ninja.

Però nel mio caso, non essendoci di fatto coinvolta nessuna tartaruga ninja, nè piccione agguerrito, mi sentivo in vena di scherzi, e sentivo che sarei quindi riuscito a stuzzicare San, senza coda tra le gambe.
Ovviamente non ne ero certo, però ci credevo.

Non avevamo particolare obbligo sull'abbigliamento, tranne per quanto riguardava i pantaloncini e le canottiere, non potevamo indossarle.
Quindi, potevo scegliere quel che più mi piaceva, e mi sentii imbarazzato nello scegliere dei vestiti particolari.
Infondo..., infondo, perchè lo stavo facendo?
Volevo indossare una bella maglia e dei pantaloni ancor di più carini del solito.

Mi ritrovai a pensare di smetterla di imparanoiarmi, avrei seguito l'istinto e basta.
Quel giorno ero sicuro di me, e mi sarei vestito da bel bocconcino, punto e basta.

Quella mi stringe nella schiena .
Scartai quella maglia verde, ritrovando a riflettere il motivo per cui ancora non l'avevo buttata via.

Pescai la stessa camicia, ormai totalmente pulita, dell'altro giorno, che però decisi di non indossare, altrimenti... Sarebbe stato troppo ripetitivo.

Frustrato mentalmente per non riuscire a trovar nulla che mi piacesse, estrassi fuori una normale maglia bianca, dei dannati pantaloni neri e una fottuta giacca di jeans.
Incredibile come però, nonostante fossero stati presi casualmente, ci stavo da Dio.

Non ero in ritardo, decisi di andare io, questa volta, ad attendere Seonghwa, quindi raggiungendolo nella sua stanza.

Bussai, ben consapevole che probabilmente lì dentro c'era anche San.

Quella mattina non avevo ansia, o almeno non così tanta da sentimi mancare.
Ero euforico ed esageratamente contento, per cosa poi, questo era da scoprire.

"Buongiorno bellissimo- bambino troppo cresciuto-, aspetta qualche minuto che devo finire di prepararmi... Oggi sei in anticipo, devo preoccuparmi?"
Aprì la porta il mio migliore amico, senza maglietta, e poi chiese ironico.

"Oh no, solo mi sto abituando a dormire presto, tutto qui."
Mi fece cenno di entrare, ed io cercavo con lo sguardo una minima testa rossa e nera, eppure, nulla.

"Forse a me e San cambiano la stanza, hanno detto che questa cosa della porta non va bene e può essere pericolosa, dovrebbero spostarci domani, sicuramente sarà sempre una doppia, ma senza questa distinzione...
Non ne trovo il motivo, ma a me e lui va benissimo."
Spiegò allegro, mentre era curvato nell'armadio a cercare qualcosa da indossare.

"San è in stanza?"
Domandai io, vedendo la sua porta chiusa.

"Sì, ancora non è uscito, si starà vestendo."
A quel punto avvertii una leggera tensione di nervosismo nel mio corpo, eppure fremevo alla voglia di vederlo.
Volevo uscisse via da quella parete sottile.

"Vi trovate bene in stanza insieme?"
Chiesi io, ridacchiando.

"Sì, non lascia neanche un minimo di disordine, e poi è pulitissimo, considera che laviamo questa stanza due volte al giorno da cima a fondo, mi trovo da Dio, tu con Yeosangie?"
Sorrise verso di me, abbottonando molti dei bottoni della sua camicia.

"Anch'io, è silenzioso e tanto carino, mi trovo bene con lui."
Dissi, stendendo solo la schiena del letto singolo del mio migliore amico.

"Buongiorno Seonghwa."
Sorrise San entrando, nei confronti del mio amico.

At School // WoosanWhere stories live. Discover now