Capitolo 30

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revisionato 08/04/21

Wooyoung's pov

Quella mattina, invece sembrava che l'universo stesse seguendo il suo corso, tutto perfetto.
A colazione, silenzio tombale, mi ero alzato senza mal di schiena, e la mia voglia di far qualcosa era -stranamente- presente.
Perché sì, quel giorno mi sarebbe piaciuto fare addirittura sport, mi sentivo al pieno delle forze, e anche di buon umore.

Il mio migliore amico, però non la pensava allo stesso modo.
Nelle ultime giornate, aveva trascorso tantissimo tempo nella mia stanza, o comunque insieme a Yeosang.
Sembrava scorresse buon sangue tra loro, non si separavano proprio mai.
Non ne capivo il motivo, però. Sembrava che stargli vicino lo rendesse nervoso, infatti, da quando avevano cominciato a vedersi di più, riuscire a discutere con Seonghwa, ed avere la sua attenzione al 100%, era impossibile.

Mi sentivo trascurato?
Sì, forse un pochino, ma non era questo il punto principale.

Avevo paura che stesse succedendo qualcosa. Seonghwa normalmente non si intrometteva mai emotivamente, però se qualcosa riusciva a turbarlo, questo stava a significare problemi, grandi e grossi guai.

Ed al momento, non ne avevamo bisogno.

"La mangi quella?"
Chiese Mingi, a Yeosang, indicando una brioche.

"No, sono pieno. La vuoi?"

Quel giorno, io ero ospite al tavolo di Mingi, San e Yeosang.

Il moro si guardava costantemente le spalle, inquieto, sembrava aspettasse qualcuno, che però, probabilmente non sarebbe arrivato, dato l'orario così vicino all'inizio delle lezioni.

Una volta in classe, sempre il solito trascorrere abitudinario.
Stavo al fianco di Yeosang, in attesa di comandi dal professore di scienze, che quella mattina, sembrava essere scivolato dal letto, dato l'evidente malumore che teneva.
Nessuno era interessato alle sue parole, adesso chi dormiva sul banco e chi, come me, che pensava a chissà cosa, studiando ogni particolare della finestra leggermente sporca, e consumata dal tempo.

"Possiamo disturbare?"
Disse una voce molto familiare, che mi sembrava ovattata, però dall'intensità dei pensieri inutili, che stavo vivendo in quel momento.

"Salve ragazzi, sono Kim Hong-"

"Hong Kong, scommetto-"
Urlò Mingi, interrompendo la classica e periodica presentazione del rappresentante d'istituto.

Mai una volta che il rosso non lo faceva.

"Spiritoso, stavo dicendo...  Venerdì sera, il nostro club di letteratura, e quello di teatro, organizzeranno una festa. Il preside ci ha dato il permesso, quindi tenetevi disponibili."
Sorrise alla classe, annunciando, per poi scambiarsi un'occhiata complice con il suo compagno di stanza, che per tutto il tempo l'aveva guardato in maniera ironica, come se lo stesse annoiando.

"Song, che c'è non sei interessato?"
Incrociò le braccia al petto, rendendo l'intera classe stupita dall'azione talmente sfacciata.

Era una mossa altamente scortese quella che aveva appena proposto, per la sua brillante condotta diplomatica, e nessuno l'aspettava dal rappresentante.
Incredibile.

Storse l'espressione, rendendosi conto, di quel che aveva appena fatto.
Come se avesse appena preso la corrente, saltò sul posto, estremamente imbarazzato, forse si era lasciato prendere tanto dalla familiarità del suo interlocutore, da fargli dimenticare dove si trovasse.

E mentre il povero Hongjoong in panico, di aver appena fatto una figuraccia, sgranava gli occhi, guardando tutti estremamente preoccupato, Mingi si scioglieva in una risata derisoria, proprio com'era solito fare, stava facendo beffa dei comportamenti troppo educati del rappresentante.
In quel momento, forse però ci stava godendo, del fatto che il più grande si era lasciato sfuggire quest'atto confidenziale.

At School // WoosanOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz