Capitolo 9

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Wooyoung's pov

Mi svegliai di soprassalto, ansioso all'idea di dover andare a lezione.
Proprio uno stupido... Pensai, poi, ricordandomi della -assolutamente- NON meritata sospensione.

Se non altro mi riposo un po'.

Eppure Yeosang non era del mio stesso avviso, accendendo il phon, per asciugare i suoi capelli appena lavati.
Non che il mio coinquilino fosse rumoroso -anzi, tra i due generalmente ero io il chiacchierone- però, erano solo le sette e quaranta, ed io avrei voluto riposare.
Mi girai dall'altro lato, richiudendo gli occhi.

San, invece? Lui chissà che sta facendo...

Mi ritrovai a riflettere, pomeriggio saremmo dovuti essere insieme, insomma... Un po' di ansia c'era.
Perché, semplicemente, non riuscivo ad ignorarlo, come per lui sembrava semplice? 
Dopo le scuse che mi aveva rivolto il giorno prima, mi ero ritrovato a sorridere, come un emerito idiota, per tutto il resto della giornata, era stata una vittoria, la mia!
Choi San si è scusato con me! Proprio quel Choi San!

Era un buonumore innocuo, e non intendeva nulla tra le righe, soltanto, il mio animo da capriccioso, aveva avuto la meglio, sul suo drammaticamente antipatico.
Ripetevo da troppe ore il "Choi San mi ha chiesto scusa", il problema sorse, però quando oltre alle parole iniziai ad immaginare quel momento, una, due, ed anche dieci volte, costantemente pensando a cosa avrei dovuto rispondere per conversare un po' di più, ed intrattenerlo un altro po'.

"Scusa Wooyoung, hai ragione è stata colpa mia."

Mi suonava in testa, e non ricordavo neanche precisamente l'ordine delle parole.
Non avevo pensieri oltre quello, niente di niente, un disco rotto.

Chissà oggi, cosa succede...
...Ci incontriamo di nuovo-

Immaginai poi il suo viso, vergognandomi di averlo fatto dopo un millisecondo, come se non mi andasse pensarlo, ma mi ritrovavo a ripetere l'azione anche controvoglia.

Stanco di già, mi alzai dal letto, andando a prendere dei vestiti per poter fare colazione: non ci vedevo letteralmente dalla fame.

Il mio pigiama bianco e rosa, -ed i cortometraggi mentali- mi facevano sembrare tutto, tranne che etero, ma in discolpa, era comodissimo!
Avrei consigliato quel pigiama a tutti, era stupendo.
Yeosang ogni tanto ci scherzava su, subito dopo, però considerando quanto fosse morbido, la frase finiva con Eh sì, però un giorno lo prenderò anch'io... 

Finii di prepararmi, accomodandomi al tavolo che generalmente condividevo con Seonghwa, ma quella volta, era troppo tardi per cui la mensa più vacante e il mio migliore amico, probabilmente già in classe.

"Ciao, è libero?"
Domandò un ragazzo più alto di me, molto molto più alto.

"Ehm, sì figurati."
Indicai il posto di fronte a me, con un cenno delle dita.

Era veramente, tanto attraente.
Aveva un aspetto molto mascolino, e forte, non sembrava neppur completamente asiatico, tanto i tratti gli davano quell'apparenza strana e misteriosa, mi chiesi come mai, tra tutti i posti liberi, volesse proprio accomodarsi lì davanti.

"Non ti conosco, sei nuovo?"
Domandò, scartando il cornetto.

"Sì- mi sono trasferito ad inizio anno, vengo da Ilsan."
Risposi, intimorito dalla sua presenza appariscente.

"Bella Ilsan. Dove vai in classe?"
Indagò, scrutandomi dalla testa -alle petto in realtà, essendo quello visibile-

"Nella terza C, con Mingi, hai presente?"
Nominai il rappresentante, sicuramente si conoscevano, quindi andai sul sicuro

At School // WoosanWhere stories live. Discover now