Capitolo 18

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Wooyoung's pov

"Sì, lo sto aspettando."
Risposi alla domanda di Yeosang, nel mentre aggiustavo i miei capelli biondi davanti allo specchio d'entrata della nostra camera.

"Seonghwa, sarà qui tra poco."
Finii di rispondere.

"Torni tra sette giorni?"
Chiese, sistemando le sue coperte in un ordine più preciso.

"Sì, forse qualche giorno prima, ma mia madre mi voleva a casa per una settimana. Tu? Resti solo in stanza?"
Mi voltai verso di lui, ormai avendo finito di prepararmi.

"Forse vado in camera con San e stiamo lì, tanto se tutti e due siete via, nessuno dirà nulla. Neanche i professori se dovessero scoprirci. Al massimo potrei fingere di aver paura del buio..."
Scherzò, a volto basso.

"Sì, giusto, fai bene. Casomai dovesse succedere qualsiasi cosa, almeno siete insieme."
Dissi, facendo particolare attenzione ai passi pesanti che sentivo in corridoio, quindi sperando fosse Seonghwa.

Ne ebbi la conferma, sentendo bussare.

"Seonghwa. Ci sono i tuoi?"
Chiesi, appena aprii la porta.

"Tra pochi minuti, vieni, andiamo."
Disse, poi sporgendosi per entrare nella mia camera.

Yeosang, si posizionò più dritto con le spalle, guardandolo attentamente e forse confuso.

"Ciao Yeosangie, usa pure la mia anta di armadio, se vuoi per i vestiti, quando andrai in camera con San.
Ho ordinato i capi per fare spazio, quindi se ti va c'è posto, senza dover impazzire con la valigia."
Comunicò, poi avvicinandosi allo specchio, giusto per darsi un'occhiata veloce.

"Ci vediamo!"
Si salutarono, ed io ricambiai con un cenno della mano.

Subito dopo, in silenzio, mi ritrovavo nella macchina dei signori Park, intenti a ritornare nella nostra piccola cittadina periferica alla capitale.

"Com'è la scuola? Come vi trovate?"
Classiche domande a cui avevamo risposto centinaia di volte, ma comunicarlo non stancava, quindi senza nessun peso, ecco che lo facevamo ancora.

"Sì, anche la struttura è tutta nuova, ed i professori spiegano bene, tranne fisica!! Non riesco a capire neanche una parola delle sue lezioni!"
Lamentai a quella risposta per una domanda posta a me, dato che Seonghwa aveva già risposto.

"Miyon non vede l'ora di riaverti a casa, non faceva altro che parlare di te da giorni interi! Non sapeva tu stessi tornando ora, quindi le faremo una sorpresa!"
La sorellina di Seonghwa era quanto più di carino esiste in questo mondo, ormai grandicella, aveva poco più di dodici anni, però era uno spasso.

"Anche a me manca tanto."
Disse lui, contento di poterla finalmente rivedere.

Trascorse un po' di tempo, forse quaranta minuti o qualcosa in più, si vedevano i primi cartelli, avvertirci di star uscendo fuori dal centro densamente popolato di Seoul, ci mancava ancora qualche mezz'oretta e saremmo arrivati.

"Stasera si esce. Non accetto un no, categoricamente."
Scherzò lui, io invece annuii con la testa.

Da qualche ora, ormai ero a casa mia, e dopo aver risposto alle centinaia di domande -retoriche, aggiungerei- alla quale già si sapeva la risposta, dov'ero contento di rispondere semplicemente perchè non avevo modo di parlar con loro faccia a faccia da tanto, feci passare del tempo, prima di ritirarmi nella mia stanza e riposarmi un po'.

Avevo mal di testa, e l'aver cambiato ambiente non mi aveva fatto bene, ormai non sapevo neanche dove fossero le mie cose, tutto era diverso rispetto a quando abitavo con i miei genitori, così tanto, che mi ritrovai a riflettere.

At School // WoosanWhere stories live. Discover now