Capitolo 8

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San's pov

"Seonghwa?"
Smossi delicatamente il corvino da sopra le coperte, era particolarmente tardi quella mattina, e il mio coinquilino non mi aveva raccomandato nient'altro che non fosse: Se alle 8 non sono sveglio, pensaci tu!

Mi sentii, dunque in dovere di risvegliarlo.

"Sì? San?"
Aprì gli occhi e parlò con voce decisamente impastata dal sonno.

"Seonghwa, sono le otto, dovresti alzarti..."
Sorrisi, smuovendolo ancora, tentando una via gentile per non traumatizzarlo.

"Ah-..."
Si stropicciò gli occhi lucidi.

"Grazie mille, sei il migliore."
Poi, mettendo a sedersi, accese il cellulare, nel mentre io lo salutai uscendo dalla stanza, per raggiungere la mensa, in ritardo rispetto al solito.

"Buongiorno ragazzi, avete già preso?"
Domandai ottenendo posto nella panca singola, in fronte a Yeosang.

"Sì amico, sei in ritardo e, anche se non lo ammetterà mai, Yeosangie stava per svenire di fame. La prossima volta, arriva prima!"
Esclamò Mingi, sgridandomi.

"No, no, avete fatto bene. Non importa, io aspetto Jieun, ieri abbiamo litigato, voglio parlarle prima dell'inizio delle lezioni.
Tra poco me ne vado con lei in giardino."
Addentai una fetta di pane bianco, leggermente alterato pensando alla ragazza.

"San? Jieun credo ti stia cercando..."

Rivolsi le attenzioni alla grande porta della mensa da cui, faceva capolino la sua testa.

"La raggiungo. Ci vediamo in classe... A dopo."
Carezzai la testa di Yeosang, e semplicemente con un cenno della mano, anche Mingi.
Raggiungendo finalmente la ragazza.

"Ciao amore mio!"
Disse, prendendo la mia mano tra le sue.

"Ciao, dormito bene?"
Scoccai un bacio sulle sue labbra, appiccicose di lucidalabbra.

Camminammo fino in giardino, dove io mi sedetti su di una delle panchine in pietra, la ragazza, in risposta, prese posto sulle mie gambe.
Jieun, era l'esatto opposto del costume, ma non che la cosa mi dispiacesse più di tanto, insomma... era pur sempre la mia ragazza.

"Riguardo ieri... San, ti ho detto mille volte di fidarti di me, non stavo facendo nulla. Devi credermi!"
Si scusò ancora, ma io non le credevo, ecco la verità.

Sapevo perfettamente che forse con lei sarebbe finita da lì a poco, e in cuor mio ne ero rammaricato, Jieun era una ragazza molto simpatica e divertente, oltre all'aspetto fisico da non sottovalutare...
Ma non avevo la minima fiducia in lei. Era la mia cotta, quindi mi piaceva, ed avrei chiuso gli occhi più di una volta, se per caso avesse sbagliato -tanto era forte il sentimento, da permettermelo- eppure, sentivo che man mano, errore dopo errore, lite dopo lite, il sentimento, che forse neppure era amore -perchè immaturo- scemava, insieme alla fiducia che riponevo in lei.
Jieun mi piaceva, sì... ma ormai mi aspettavo di tutto da lei, non mi andava di perderla e ci ero affezionato, legato da sentimenti puri e buoni, seppur nettamente inferiori a quelli iniziali.

"Non ne parliamo per favore, o sfociamo in un litigio come ieri. Jieun, ammetti la verità ogni tanto... "
La scostai dalle mie gambe, stanco.

"Non è successo nulla tra me e Wooyoung!"
Urlò, infastidita.

"Io non l'ho neanche nominato Wooyoung, mi stai dicendo, allora che ho fatto bene ad aspettare che lo nominassi tu per prima?
Non è gelosia la mia, Jieun stavi uscendo con Wooyoung veramente, ieri pomeriggio? Non è bastato accompagnarlo per tutti i dormitori e fagli il giro turistico della scuola... Adesso anche la passeggiata? Perchè non vuoi dirmelo!?"
Sbottai, anch'io in preda all'orgoglio frantumato e sì, anche molta gelosia.

At School // WoosanOù les histoires vivent. Découvrez maintenant