Capitolo 27

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revisionato 05/04/21

Wooyoung's pov

"Siete in stanza?"
Chiese Yeosang da fuori la porta.

I rumori che potevamo sentire tempo prima, ci avevano costretto a rivestirci, quindi adesso eravamo presentabili a chiunque.

"Sì, entra pure-"
Risposi io, tirando verso di me il quaderno a quadretti, ed alzando il colletto della camicia, che ancora mostrava quei segni rossi che non volevo venissero scoperti così facilmente.

"Ciao ragazzi, v-vi ho disturbato?"
Domandò timido, il moro, varcando la soglia della porta.

"No, affatto, avevamo fin- cioè stavamo studiando..."
Sgranai gli occhi, dandomi del coglione mentalmente per la frase sbagliata che stavo dicendo.
Menomale che era fraintendibile, menomale.

"Sì, abbiamo studiato, tanto..."
Commentò San, rivolto verso me.

"V-volete... che io stia ancora un po'... fuori?"
Disse, ancora, Yeosang.

"No, no, resta pure."
Sorrisi, notando l'espressione vuota che indossava il mio coinquilino.

"Tutto bene Yeosangie?"
Domandò San, prima di me, forse accorgendosi dello stesso particolare.

"Sì, tutto bene, vado a fare la doccia."
Entrò a testa bassa lì dentro, lasciandoci di nuovo soli.

Yeosang era strano, e nonostante sia io che San avessimo ben capito ci fosse qualcosa a turbarlo, nessuno dei due chiese nulla; l'avremmo solo infastidito domandandogli cento volte cos'avesse che non andava.

"Di nuovo soli... Ed ora per un bel po'."
Ammiccò San, da lontano.

"Non sembra la cosa ti dispiaccia tanto, o sbaglio?"
Ridacchiai, coprendomi il viso arrossato con il quaderno di matematica.

"Un po', non più di tanto."
Si alzò, posizionandosi di nuovo vicino a me, a poca distanza.

"Sei incoerente, San."
Sfidai, avvicinandomi anch'io, a lui.

"Non mi chiami più Sannie? Me lo ricordo mh, ti è uscito spontaneo Sannie."
Evidentemente anche lui si batteva già in sfida da un po', quel giorno eravamo così ad avremmo fatto il possibile per restarci.

Di nuovo, ad un palmo di distanza, volevo baciarlo ancora, ma questa volta avevo paura.
Avevo paura di lui, che lui non provasse lo stesso, di un gioco, lui forse stava giocando.
Io assolutamente no.

Però non alimentavo dubbi sul fatto che quel giorno, più degli altri, mi era impossibile trattenermi, quindi decisi di fare una cazzata, una tra le tante che già avevo fatto.

"San, solo per oggi."
Dissi, sotto il suo sguardo che man mano si curvava, sempre più perplesso e domandante.

"Cosa?"
Chiese, come mi sarei aspettato.

"Domani non sarà come oggi, noi non- cioè..."
Come facevo a dirgli che non l'avrei baciato e non avrei voluto che lui mi baciasse? Infondo non era vero, però dovevo farlo.

"Allora sei ancora timido... Mh?"
Sorrise, di rimando creando uno sguardo empatico da incrociare col mio.

"Ho capito cosa intendi, Biondino, ho capito, sta' tranquillo. Non farti problemi inutili. È giusto quello che mi stai cercando di dire."
Mi regalò la vista di tutte e due le fossette, facendomi perdere qualche battito.

Yeosang era ancora sotto la doccia, normalmente avrebbe impiegato ore intere prima di uscire fuori, ero tranquillo.
San sembrava provocare, ed io non gli resistevo, era proprio un dato di fatto, legge non scritta ma assolutamente valida.

At School // WoosanWhere stories live. Discover now