Capitolo 5

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Wooyoung's pov

Avevo ben chiara la situazione, e sapevo perfettamente di essere un ragazzo sfortunato, ma perché, proprio io, riuscivo a star talmente tanto antipatico senza che neanche mi conoscesse?
Ne ero davvero curioso.
Cioè generalmente sono così idiota che hanno compassione...-

Per il resto della lezione, avevo passato il tempo con la testa fra le nuvole, o se non altro, guardandole distrattamente.
Tanto era bella la mia vita ad Ilsan, i ragazzi molto più semplici dei fighettini da città, come la capitale ne era stracolma.

Suonò la campana che determinava fine delle lezioni per la giornata, così che tutti potessero andare a ricaricare le batterie, magari con un pasto, o semplicemente aria fresca.
Io decisi di dover necessariamente andare a parlare con il mio migliore amico, tante erano le cose che avevo bisogno di sfogare -tutte accumulate il giorno stesso- che non ne vedevo l'ora.

La camera di Seonghwa è la 340.

Ripetevo nella mia mente, mentre camminavo a passo svelto e felice -nonostante l'ambiente ostile-, sicuro di trovarlo in camera.
Il dormitorio era veramente moderno e ben curato, il suo piano molto più del mio.
La moquette splendente e l'odore di pulito, ovunque.

Bussai insistentemente, aspettando di poter entrare, sorrisi.

"Seonghwa!"
Non appena fece capolino dalla porta, semplicemente entrai, richiudendola subito dopo.

"Non sai cosa devo raccontarti, sono nervoso, da morire!"
La sua camera era diversissima rispetto alla mia, aveva un muro sottile ed una porta, a separare il suo letto, da quello del coinquilino, che al momento credevo non esserci.

"Ho litigato con un mio compagno di classe, ah, non sai quant'è antipatico!
Non capisco perché, sono qui da due giorni e continua a guardarmi male...
Ma che gli ho fatto!?
È lo stesso di ieri, non sai che sguardo che c'ha!"
Brontolai, ancora innervosito.
Avevo aspettato per sfogarmi, ora mi toccava farlo soddisfacentemente.

"Te lo giuro Seonghwa, per carità è davvero tanto bello e sembra anche abbastanza ripettoso, regole orari e altre cazzate... Ma è proprio un coglione! Non lo sopporto minimamente.
Se la crede! Io... Mhh, che nervosismo!"
Urletti, urletti erano quelli che producevo a causa dei lamenti e sbuffi di tensione.

"Ma un nome ce l'ha? E poi quello di ieri, chi esattamente? "
Mi domandò, pacatamente il corvino.

Si sentì la porta che divideva -più o meno dato lo spessore letteralmente minimo- le due camere.

"Si chiama San, e deduco essere io. Giusto Wooyoung?"
Ridacchiò, questa volta San in persona.

A quel punto sì, mi chiesi proprio perché il destino ce l'avesse a morte con me.
In quella scuola c'erano migliaia di studenti.
Migliaia di studenti.
Migliaia di studenti, e chi era il coinquilino del mio migliore amico?!
Esattamente lui, chi non doveva essere in persona.

"ah."
Disse Seonghwa.

"Seonghwa."
Chiamai.

Abbassai lo sguardo esplodendo di vergogna, possibile che le peggior figuracce io fossi destinato a farle sempre e solo con una persona?
Sarebbe bello variare, ogni tanto.

"San! Che ci fai anche qui...?"
Dissi esasperato, e rosso di imbarazzo.

"Sei tu l'intruso che va a parlare male di me, con il mio coinquilino."
Continuò a tenere il sorriso divertito, per quanto mi stesse letteralmente deridendo.

"No... Non che tu- non lo me-meriti, insomma!"
Boccheggiai, mangiando parole e lasciandole a metà.

"Puoi ripetere? Non sento se borbotti, Wooyoung."
Si pavoneggiava sulle mie terribili figuracce.

At School // WoosanOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz