Capitolo 27

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Eravamo seduti sul suo scoglio, quello che mi aveva mostrato quella notte in spiaggia.

-No, non capisco.- ripetei io, sperando di aver capito male la sua spiegazione- mi stai dicendo che se ti Unirai a me dovrai portare il tuo branco in guerra e questo accadrà anche se non lo farai?-.

-Un patto è un patto Margherita. Sancimmo diversi anni fa che un Alfa maggiore dovesse essere legato con una mezzana, che doveva essere la sua Compagna.-.

-Ma perché non scegliere una ragazza qualsiasi tra le mezzane allora?- dissi io estremamente confusa e spaventata.

-Perché sei tu la mia Compagna.- disse lui come se in quel modo fosse tutto spiegato.

-Si ma questo significa guerra, morte e altre cose brutte.- ribadii io gesticolando.

-Margherita, anche se mi fossi Unito con una ragazza che non è la mia Compagna, non sarebbe andato bene uguale. Non sarei stato un Alfa completo.-disse indicando si la schiena.

-Il tuo tatuaggio.- dissi io.

-Non è un tatuaggio, è un segno. Deve essere completo perché io possa diventare Alfa. Da quanto ti ho riconosciuta, sette anni fa, ne ho parlato costantemente con Guido per trovare un via di uscita. Abbiamo pensato perfino di farmi unire a una mezzana e completare il segno con un tatuaggio. Solo che...- si bloccò.

-Cosa?- chiesi io.

-Che ti voglio. Che sei stupenda e che non voglio Unirmi a una ragazza qualsiasi, io voglio te. E poi non sarei davvero completo.- disse lui prendendomi le mani per accentuare ciò che stava dicendo.

-Ma tu mi stai dicendo che per colpa mia dovrai affrontare sei branchi in guerra, per poter ristabilire la supremazia del tuo. Come posso accettare?- dissi io sconsolata.

-Mi...mi stai dicendo che non accetti l'Unione?- mi chiese Edoardo indietreggiando, come se gli avessi tirato un pugno sulla bocca dello stomaco.

-Ti sto dicendo che non lo so.- replicai io con le lacrime agli occhi.

Come potevo accettare una cosa del genere, lui avrebbe potuto fingere se solo non fossi stata presente io. Se solo qualche anno prima avessi scelto un altro campeggio tutto ciò non sarebbe mai accaduto.

-Ho bisogno di riflettere.- gli dissi voltandomi ed incamminandomi verso una meta ignota.

Lo conoscevo da poco più di tre settimane e per quanto il nostro legame fosse forte io non avrei potuto fare nulla fino a che non avessi capito meglio la situazione.

Per questo mi diressi verso la casa dell'Alfa, aveva detto che Rebecca sarebbe stata lì per rispondere ad ogni mio dubbio così bussai e attesi una risposta.

Dopo pochi secondi mi venne ad aprire una ragazza di qualche anno piu piccola di me.

-Ciao!- disse solare- vado a chiamarti la mamma.-.

Io rimasi sull'uscio ad osservare quella ragazzina dai lunghi capelli biondi cenere salire per le scale.

Sentii dei passi più pesanti scendere la scalinata di legno e una voce dolce dire:

-Tesoro sei già tornata e non hai un bell'aspetto. Entra ti prego e dimmi come posso aiutarti.-.

-Mi scusi, non volevo disturbarla ma Edoardo è estremamente testardo e non ci si riesce a ragionare.- dissi io.

-Lo so, lo so. I lupi rossi sono tutti così, fa parte della loro natura.- rispose cordiale- devo dedurre che il ragazzo ti abbia raccontato di ciò che accadrà quando voi vi Unirete.-.

Io annuii e poi presi la parola.

-Non è assurdo? Lui non può scegliere chi sarà la sua Compagna, perché punirlo per una cosa di cui non ha colpa?-.

-Perché nel patto ogni branco ha rinunciato a qualcosa e per il nostro branco è stato più ingiusto che per molti altri.- disse stringendosi nelle spalle.

-Cosa devo fare?- chiesi speranzosa di una risposta.

-Non sta a me dirtelo. Per noi Compagne non è come per i lupi. Noi siamo libere di ricambiarli o meno, anche se siamo portate a fidarci naturalmente di loro sia in forma umana che in forma animale.-.

Mi presi la testa tra le mani. Le mie scelte erano dunque mie o erano fuorviate dal legame che avevamo? Ripensai a quando lo avevo visto per le prime volte, mi era sempre sembrato piuttosto antipatico. Cosa significava?

-Lui ti ama.- mi disse allungandosi per prendermi una mano.

Io la guardai esterrefatta, non poteva saperlo, pensai.

-Ma se ci siamo baciati per la prima volta quattro giorni fa.- dissi io contrariata.

-Oh beh, non sai da quanto voleva farlo lui. Edoardo ha passato gran parte della sua adolescenza qui, in questa casa, ad addestrarsi con Guido. Lui condivideva tutto con noi, pure i sentimenti che provava per la ragazza straniera. All'inizio sperava che fosse solo attrazione ma poi ha capito di averti riconosciuta come Compagna.-

Rabbrividii per ciò che mi aveva detto. Mi amava. Wow, era un bel colpo. Per carità lui mi piaceva, era l'unico ragazzo con il quale avevessi dormito, mi fidavo ciecamente di lui ma ero abbastanza sicura di non amarlo.

-Il fatto che tu non provi lo stesso per lui non vuol dire che non lo proverai mai. Da quanto mi ha detto Guido ti sei sentita più a tuo agio con lui che con chiunque altro.-.

Io annuii pensierosa, effettivamente era vero. Mi sentivo me stessa quando stavo con lui, pure se significava urlargli contro o impedirgli di picchiare a sangue qualcuno.

-La ringrazio per tutto, ma avrei un'ultima domanda. Se un lupo non si può Unire con la propria Compagna, cosa succede?- chiesi nella speranza di sentire comunque buone notizie.

-Non voglio che ti senta obbligata da quello che sto per dire ma la Compagna di un lupo è solo una, sono estremamente fedeli. Se tu lo dovessi rifiutare non potrebbe mai diventare Alfa, non sarebbe mai completo e si ritroverebbe ad abbandonare il branco. Un lupo senza Compagna è molto più debole di un lupo completo.-.

Quando me ne andai le sue parole continuavano a riecheggiarmi nella mente. Se ne sarebbe dovuto andare dal branco e il suo branco sarebbe rimasto senza Alfa dato che ancora non era nato nessun nuovo lupo con il segno. Non avrei potuto sopportare di essere causa della sua sofferenza e mi chiesi se non fosse quello, il fatto di volerlo felice, sorridente, scherzoso e al sicuro, a volere dire che in fondo in fondo lo amassi.

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