Capitolo 56

1.8K 79 1
                                    

Mi ero proposta per tornare di sopra, per non assistere. Ma Edoardo non avrebbe mai ceduto ai suoi ricatti.

-O ti inginocchi su questo pavimento di fronte a me e alla mia Compagna, oppure verrai cacciato dal branco, messo al bando e ti direi che ti verrà tolta la collana ma a quanto pare di quello non ci sarà bisogno.- disse Edoardo, sentivo un dolore all'altezza del petto.

Non era il mio però, era il suo. Trattare in quel modo suo padre, per quanto lo avesse da sempre fatto soffrire, per lui era davvero difficile. Soprattutto per il legame con la sorella e la madre.

Il padre alzò lo sguardo con tono di sfida, Edoardo ricambiò ringhiando. Avevo quasi paura che si trasformasse li dentro in quello spazio angusto schiacciandoci con le sue zampe artigliate.

Ma alla fine la ebbe vinta il ragazzo dagli occhi di ghiaccio mentre suo padre chinava il capo e si inginocchiava. Cole sempre al suo fianco per intercettare qualsiasi mossa avventata.

Edoardo prese l'altra sedia e la mise accanto alla mia, facendomi segno di sedermi. Mi prese la mano e poi chiuse gli occhi.

Fu come vedere un film al cinema, tutto era proiettato nella mia mente, ma non come se l'avessi vissuto io. Vedevo attraverso gli occhi di Dante ma sentivo che era una proiezione, non ero io.

Sapevo che stava vedendo le stesse cose Edoardo e le stava trasmettendo anche a Cole, ma a nessun altro.

Fu così che capimmo tutto quello che era successo.

Dante era molto arrabbiato con il figlio e con me, lui mi odiava, odiava il fatto che il figlio infangasse il nome della famiglia unendosi con una naturale e non rispettando il patto. Il padre si era sempre vantato di avere il figlio perfetto, il futuro Alfa.

Eppure Edoardo non ne voleva sapere di rinunciare alla ragazza venuta al campeggio, non voleva farsi completare il segno con un tatuaggio unendosi ad una mezzana qualsiasi. Voleva per forza portare il branco in guerra.

Allora c'era un'unica cosa da fare, dirlo al Branco della Foresta. Ad Alberto era sempre andato stretto il patto dei sette, sapeva che dicendoglielo avrebbero fatto qualcosa che avrebbe fatto desistere Edoardo dall'Unione con una mezzana, avrebbe permesso a Guido di rimanere Alfa ancora per altro tempo, fino a che non fosse nato un altro Alfa. Per evitare la guerra.

Ma non avrebbe mai pensato che avevano in mente di attaccare ugualmente, quelli del Branco della Foresta. Non sapeva che avrebbero pensato di rapire la Compagna del figlio, né che la volessero torturare.

Alberto voleva la guerra, voleva il sangue e voleva la supremazia. Non gli importava che i suoi predecessori avessero perso nello scontro con l'Alfa del Sole, lui non accettava di essere inferiore a nessuno.

Avrebbe aspettato che Guido fosse abbastanza vecchio per sfidarlo, mettendo a repentaglio il Branco della Foresta ma molto di più il Branco del Sole. Se fosse riuscito nell'intento di uccidere Guido, il Branco del Sole sarebbe rimasto senza leader, sarebbe stato preda facile di ogni altro branco.

Per questo aveva cercato di fermarli, aveva cercato di tornare dal figlio e  raccontare tutto ma era stato catturato e messo in quella specie di prigione nelle montagne, senza collana e senza alcuna possibilità di fuga.

Vidi nitidamente il mio corpo accucciato contro il muro, il piede insanguinato. Dante che cercava di toccarmi mentre io lo guardavo terrorizzata. Gli scagnozzi di Alberto che mi portavano via mentre zoppicavo e sentii il tormento di andare per quello che mi stavano
facendo e la impossibilità di intervenire.

Aprii un momento gli occhi, la mano di Edoardo si strinse forte contro la mia e mi feci coraggio per continuare a vedere il racconto di Dante.

Durante la notte di luna piena, la notte in cui ci saremmo dovuti unire, Dante si trasformò, divelse le cancellate e scappò nel bosco. Uccise diversi animali, cibandosene voracemente fino a risvegliarsi nudo in prossimità di un ruscello. Seguirono diversi giorni in cui girovagò nel bosco fino a che non venne ritrovato da altri licantropi.

Non li conoscevo, non avevo idea di chi fossero ma non avevano né orecchini, né collane. Avevano invece dagli anelli con incastonate varie pietre.

Inizialmente lo aiutarono, dandogli da mangiare e dei vestiti. Quando però disse loro che era del Branco del Sole e chi fosse suo figlio questi lo legarono e lo portarono da Alberto.

Venne tenuto nella mia stessa cella, al piano inferiore della grande casa armoniosa immersa nel verde del bosco. Venne torturato per avere informazioni ma con scarsi risultati. Non parlò mai.

Fortunatamente con la luna piena successiva si trasformò e scardinò la porta della cella, scappando nel bosco. Evidentemente seguiva il richiamo della sua Luna, Bianca. Riuscì a tornare verso il mare fino a che non si ritrasformò. Vagò per un giorno fino a trovare noi, nella piccola casetta in cui avevamo passato del tempo dopo la nostra Unione.

Edoardo si alzò repentinamente e diede un pugno ben assestato sulla mascella del padre, che mi fece sobbalzare.

Corsi da lui e lo spinsi via.

-Che diavolo stai facendo?- chiesi impanicata.

-Cosa sto facendo? Io? Cosa fai te! Ci ha traditi.- disse alzando la voce con me.

Io lo guardai in cagnesco, cercando di farlo ragionare.

-Inizialmente si, ma poi ha cercato di aiutarci. Ha provato a tornare da noi e avvertirci del piano di Alberto.- dissi infervorata.

-Se lui non avesse detto niente a quel cane, non sarebbe successo niente di tutto ciò.- disse lui sempre più alterato, una parte di lui si era già trasformata.

Aveva gli artigli alla fine delle unghie e i suoi occhi erano di un blu talmente profondo da sembrare neri.

"Edoardo, calmati per favore."

-Sarebbe successo comunque, alla riunione dei branchi avrebbero scoperto che eri diventato Alfa, unendosi con una naturale.- dissi io cercando di fargli capire il mio punto di vista.

-Non saresti mai stata in pericolo.- rispose lui ringhiando.

Io guardai Cole supplicandolo con gli occhi di aiutarmi. Dante non era un traditore, cioè in parte si ma non del tutto. Non doveva essere sbranato dall'Alfa né cacciato dal branco.

Ma Cole non pareva del mio stesso avviso dato che anche i suoi occhi avevano virato dal grigio chiarissimo verso un giallo-verde tipico della sua forma animale.

Lupo di mareWhere stories live. Discover now