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-ho un'intervista tra un po', vi va di accompagnarmi?-

quando taehyung aveva ricevuto quella semplice proposta dal suo compagno, non avrebbe neanche lontanamente potuto immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco.

al momento si trovava dietro le quinte del set dell'intervista e fu proprio a quel punto che dovette pentirsi di aver concesso a storm quella fetta di torta perché suo figlio non voleva proprio stare fermo.

nonostante ciò stava riuscendo ad ascoltare distrattamente le domande che gli intervistatori stavano ponendo al suo compagno, ma non ci stava prestando poi tanta attenzione, occupato a chiedersi quando tutto quello sarebbe finito.

-veniamo al dunque, jungkook- ma fu a quelle parole che l'udito di taehyung si affinò quel che bastava per sentire chiaramente la, almeno così supponeva, domanda finale dell'intervista.
tuttavia, suo figlio scelse quel suo piccolo momento di distrazione per scappare dalle sue braccia.

taehyung tentò invano di afferrarlo nuovamente, ma il piccolo era già corso sul palco e ormai seduto sulle gambe di un jeongguk più sorpreso di lui.

-oh, è proprio di lui che volevamo parlare!- esclamò l'uomo, e in quel momento il cantante voltò il capo alla ricerca dello sguardo di taehyung in una silenziosa richiesta d'aiuto.
-e ho notato che hai portato un altro ospite, jungkook! fatelo entrare-

a quelle parole, l'alfa si impanicò, blaterando qualcosa riguardo il fatto che i due che sedevano dietro le quinte non fossero interessati a farsi vedere in tivù nazionale, ma nessuno gli diede ascolto e ciò lo mandò su tutte le furie.

nel frattempo, alcuni membri dello staff avevano spinto taehyung sul set, non lasciandogli scelta e fu allora che l'omega realizzò lo scopo di tutta quella messa in scena e proprio come il suo compagno una sensazione di rabbia cominciò a crescere dentro di lui.

-ecco i due protagonisti di internet negli ultimi giorni! il web muore dalla voglia di sapere chi sono, jungkook. ce lo dici?- la voce di quell'insulso beta lo stava infastidendo fin troppo.

-non ho intenzione di rispondere- asserì quindi l'alfa con la voce quasi che tremava per la rabbia e taehyung, ormai seduto accanto a lui, iniziò sul serio a preoccuparsi.

-dai, jungkook, non vuoi mica avere dei segreti con i tuoi fan?- domandò scherzosamente, ignaro di ciò che jeongguk avrebbe potuto fare se avesse superato il limite.

quando quest'ultimo strinse i pugni dalla rabbia, taehyung decise che ne aveva abbastanza, per cui allungò la mano verso il pugno chiuso del suo alfa, accarezzandolo dolcemente per indurlo a calmarsi almeno un po', e appena ci riuscì, decise di aprir bocca.
-è suo figlio- rispose quindi a quella domanda invadente che era stata posta precedentemente al suo compagno.
-nostro figlio- specificò.

il cuore dell'alfa perse un battito, sconvolto dalla risposta del suo compagno quasi quanto il pubblico, l'intervistatore stesso e tutti i presenti.

-ora che avete lo scoop e la popolarità che cercavate per questo insulso show, lasciate in pace la mia famiglia- concluse con voce ferma l'omega e jeongguk fu davvero fiero e contento di averlo come compagno più di ogni altro momento passato insieme a lui.

così, spronato dalla schiettezza di taehyung, che aveva deciso di smettere di nascondersi, strappò il microfono via dalle mani dell'intervistatore e fissò dritto verso la telecamera.
-era uno scoop quello che cercavate? bene, allora ve ne do uno migliore: sono stanco di dovermi nascondere e ho deciso di annunciare che ho messo un punto alla mia carriera: la mia agenzia mi ha voltato le spalle, tutti mi hanno voltato le spalle nel momento in cui ho trovato il mio compagno e mi è stato chiesto di rinunciare a lui, a loro. ebbene, questa è la mia ultima intervista ed il mio comeback è stato annullato fin quando non sarò autorizzato a fare musica essendo me stesso allo stesso tempo- e di getto si alzò, tenendo il piccolo storm, ormai un po' turbato, tra le sue braccia, per poi essere seguito da un taehyung più sconvolto di prima nel percorso verso l'uscita.

la mente dell'alfa era in subbuglio e taehyung lo sentiva. era infuriato, deluso e sul punto di scoppiare, ma nonostante ciò decise di non pronunciare una parola e taehyung lo assecondò, decidendo che avrebbe provato a parlargli in auto.

jeongguk corse all'esterno dell'edificio come una furia, nascondendo il viso di storm nel suo petto appena varcò l'uscita, avendo previsto la folla di paparazzi che avrebbe iniziato a scattare foto alla rinfusa.

quando arrivarono davanti l'automobile dell'alfa, storm tornò tra le braccia del papà e i tre si sedettero in macchina, ora al sicuro dalle fotocamere invadenti.

durante il viaggio la tensione si poteva tagliare con un coltello, taehyung era riuscito a distrarre il piccolo storm con una merendina, ma ora il problema era l'alfa al suo fianco che pareva una bomba ad orologeria.

-jeonggukie...- cominciò distrattamente, guardando il parabrezza mentre veniva attraversato ad intermittenza dai tergicristalli che spazzavano via la pioggia che aveva cominciato a cadere.
-sei...sei veramente sicuro di quello che hai detto? dico, vuoi veramen-- ma quando finalmente ebbe il coraggio di voltarsi a guardarlo, il cuore gli si fermò per un secondo quando vide dei lacrimoni che facevano invidia alla gocce di pioggia che colavano lungo i finestrini.

-oh, ggukie, fermati un attimo, okay?- e jeongguk fece come detto, fermandosi immediatamente appena ne ebbe l'occasione.

a quel punto si lasciò andare in una serie infinita di singhiozzi, tant'è che anche storm si preoccupò nel vedere il suo googie piangere.
-googie piange!-

-mi puoi guardare? mh?- chiese l'omega, allungando le mani per prendergli delicatamente il viso e scacciando via le lacrime coi pollici.

il più piccolo tirò su col naso e acconsentì alla richiesta.

-non ci pensare ora, okay? va tutto bene. non è colpa tua, alfa- e come la scorsa volta, cominciò a sfiorargli dolcemente le gote rigate dalle lacrime, il naso ormai rosso e le labbra gonfie, cercando di calmare quei singhiozzi che continuavano a turbarlo.
-puoi pensarci un'altra volta, mh? ora che ne dici se torniamo a casa io, tu e stormy e vi riposate un po'? penso che ti farebbe bene-

e allora jeongguk annuì, ora molto più sereno, e ripartì, diretto verso casa sua.

slow hands ; kvWhere stories live. Discover now