2.8

1.4K 108 3
                                    

-jeongguk, dai! mi dici dove mi stai portando?- quella era probabilmente l'ennesima volta che taehyung poneva al suo compagno la medesima domanda, solo per ricevere sempre e solamente una risposta che assolutamente non gli piaceva.

-anch'io voglio sapere!- esclamò uno storm stizzito, probabilmente a causa del fatto che era stato svegliato da un bel pisolino per entrare in quel posto grande e sconosciuto.

-tanto siamo arrivati, aspettate ancora un po'- ridacchiò l'alfa mentre trascinava taehyung, che teneva la mano a storm, per le spalle verso un complesso di appartamenti che sembrava essere pieno zeppo di gente importante.

taehyung lo fissò imbronciato, ed emise un suono infastidito quando in risposta a quell'occhiataccia, jeongguk rise.

-premo io!- urlacchiò il bimbo quando furono all'interno dell'ascensore, riferendosi al pulsante che corrispondeva al piano dove sarebbero dovuti arrivare; per cui l'alfa lo prese in braccio e indirizzò il suo ditino verso il numero 15.

e nel mentre che salivano taehyung fantasticava su dove il suo compagno avesse intenzione di portarlo, sicuramente scenari più realistici rispetto a quelli che invece vorticavano nella testolina di storm, il quale stava immaginando sicuramente qualche esperienza fantasmagorica.

storm insisté perché premesse anche il campanello dell'abitazione alla quale erano finalmente giunti, e qualche secondo dopo la porta si spalancò ed una donna con un caloroso sorriso li accolse.

-noona!- esclamò contento jeongguk, gettandosi tra le braccia della donna, che accettò piacevolmente il gesto d'affetto.

-è troppo tempo che non ci vediamo kookie- borbottò la donna, che taehyung notò essere addirittura più alta del suo compagno, mentre accarezzava i capelli di quest'ultimo.

era un'alfa, taehyung lo capì non appena annusò il suo odore, e non ci volle molto perché capisse si trattasse di un familiare di jeongguk e che quindi il suo lato da omega protettivo poteva starsene a bada.

-chi è lei, googie?- ci pensò storm a dar voce ai quesiti che tempestavano la mente del biondo, che si chinò per prendere in braccio suo figlio, visto che jeongguk aveva abbandonato la sua mano per abbracciare la misteriosa alfa.

-lei è la mia sorellona, jiye- rispose al piccolo e anche a taehyung, che sapeva si stesse ponendo la medesima domanda.
-lui è taehyung, jiji- continuò l'alfa, indicando il biondo che chinò il capo in segno di rispetto.
-sai già che è il mio compagno, e il mio fidanzato- spiegò con una gioia e fierezza che marcava fortemente il suo tono, facendo arrossire leggermente l'omega, che in quel momento non riusciva a staccare gli occhi dal pavimento.

-il mio papà!- aggiunse correttamente il piccolo dai riccioli color mogano, sfoggiando un candido sorriso, che intenerì entrambi gli alfa.

-e tu come ti chiami, piccolino?- lo interrogò nonostante la donna sapesse già molto bene la risposta a quella domanda, cosa che non valeva affatto per il piccino, al cui nasino ancora non del tutto sviluppato, quella donna alta alta profumava un po' come "googie".

-storm!- esclamò in risposta.

-un gran bel nome, storm! scommetto che ti si addice!- commentò jiye, ricevendo un tenero ringraziamento da parte del piccolo.

ad ogni modo, l'alfa li fece accomodare all'interno: era una bellissima casa, ai livelli del loft di jeongguk. taehyung si domandò se fossero tutte persone di successo in quella famiglia...

-sono davvero contenta di poter finalmente conoscere il famosissimo taehyung e il piccolo storm- parlò dolcemente la donna mentre li indirizzava verso l'ampio salotto, laddove un grande divano semicircolare color cioccolato all'apparenza estremamente comodo occupava il centro della stanza.

slow hands ; kvWhere stories live. Discover now