4.2

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storm amava il suo compleanno.
amava le attenzioni, amava i biscotti e le caramelle e amava, amava alla follia i regali.

era stranamente tardi quando si svegliò quella mattina, ma sembrava anche presto in qualche modo, storm non riusciva a spiegarselo.

si strofinò gli occhietti stanchi, mettendosi a sedere e scoprendo di essere solo soletto nel lettone di papà e googie, un profumo estremamente invitante proveniva dal piano di sotto e un piccolo dettaglio gli saltò agli occhi: un pacchetto.

storm saltò giù dal letto e zampettò fino all'ingresso della stanza, dove infatti riposava un pacchetto regalo, posato su un sacco di iuta.

il piccolo stormy non era uno sciocco, ma sicuramente tra la curiosità e la confusione non avrebbe lasciato quel pacchetto lì incustodito, per cui afferrò il sacco e lo trascinò verso il corridoio.

un piccolo e dolce sussultò si udì poi nel silenzio dell'immensa casa quando alla fine del corridoio e all'inizio delle scale storm scorse un secondo pacchetto.

camminò coi piedini scalzi fino alle scale ed esaminò il secondo pacchetto: era più grande del primo, la carta che lo avvolgeva non era più rosa ma blu ed il fiocco era giallo. lo prese, e lo infilò nel sacco.

sorrise sornione quando sul pianerottolo individuò un altro pacco, e poi un altro ancora in basso alle scale, e altri in salotto, fino alla cucina.

storm ridacchiò eccitato, voleva aprire quei regali.

-oooh!- esclamò poi quando varcò l'entrata della cucina: l'isola era imbandita con dolci di ogni tipo, dai pancake ai waffle, dal latte e i biscotti al succo di mela e i cereali. sembrava il paradiso.

-sorpresa!- gridarono in coro i due genitori, comparendo alle spalle del piccolo che urlacchiò, saltellando sul posto quando il suo papi e il suo googie gli augurarono un sonoro "buon compleanno".

-quanti regali hai lì, stormy! perché non li apri?-

e storm non se lo fece ripetere due volte, spacchettando tutti i suoi regali, entusiasta di tutti i giocattoli che racchiudevano, per poi riempirsi il pancino con la colazione più buona del mondo.

-c'è ancora un altro regalo per te, stormy- sentenziò googie di punto in bianco, attirando l'attenzione del cucciolo con le guance piene di biscotti.

-uh?- borbottò a bocca piena quando jeongguk gli porse una piccola torcia, che afferrò in un batter d'occhio, abbandonando momentaneamente la colazione.
-è una torcia speciale che ti mostrerà dove si trova l'ultimo regalo-

allora il piccolo storm accese la torcia, la luce blu che comparve era piuttosto strana ai suoi occhi.

-prova a puntarla per terra!- suggerì il suo papi perché facesse esattamente come gli era stato detto e scoprire che la torcia particolare illuminava un sentiero disegnato sul pavimento, invisibile a primo impatto.

-è magica!- gridò al settimo cielo, scendendo dallo sgabello e seguendo come un esploratore la via mostratagli dalla torcia speciale.

jeongguk e taehyung seguirono loro figlio contenti mentre egli si avvicinava sempre di più alla "stanza degli ospiti".

-posso entrare?- domandò infine non appena la porta della stanza gli sbarrò la strada. c'era un piccolo disegno di un astronauta in alto, storm era molto molto curioso.

-ma certo, cucciolo-

e quando finalmente la porta si aprì, taehyung giurò di aver visto suo figlio così felice solo quando aveva incontrato il suo idolo a quel fan meeting, idolo che in quel momento lo aveva preso sulle spalle per un piccolo room tour.

slow hands ; kvWhere stories live. Discover now