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jeongguk sapeva che quella bravata non sarebbe andata a buon fine? sì.

l'aveva fatta lo stesso? be' sì.

quindi possiamo dire che si sarebbe dovuto aspettare un bel rimprovero quella mattina, ma ne era contento? affatto.

l'alfa si trovata già in una situazione di dormiveglia da quando il sole era sorto, preoccupandosi di racchiudere il corpo del compagno tra le sue braccia e tentando di fare il possibile per proteggerlo dalla luce e per impedire che questa gli colpisse il viso, in quanto sapeva che se ciò fosse successo, taehyung si sarebbe svegliato.

ma a quanto pare il sonno dell'omega non stava tanto a cuore anche a namjoon, il quale si vide costretto ad irrompere nello studio di registrazione a quell'orario insolito.

jeongguk arricciò il naso a quel rumore improvviso e all'odore che tutt'un tratto lo colpì: il profumo di pino silvestre e muschio di namjoon si era fatto particolarmente più pungente, segno che era piuttosto arrabbiato.

-jeongguk!- l'alfa alzò la voce, facendo spalancare gli occhi al più piccolo, che istintivamente non fece altro se non coprire il corpo del compagno con il suo e ringhiando all'intruso.

-risparmiati il lupacchiotto, jeongguk. sono qui solo perché seokjin hyung me l'ha detto, avrei potuto lasciarti nella merda-

il trambusto fece sì che anche taehyung aprisse gli occhi, e il giovane omega non si era probabilmente mai sentito in imbarazzo tanto quanto in quel momento.

-n-namjoon hyung- salutò con sguardo rivolto verso il mero lenzuolo che lo copriva, la presenza di un alfa più grande lo disturbava e non poco.

-taehyung-ah- salutò l'altro, un mezzo sorriso gli era inevitabilmente comparso sul viso al ricordo delle parole di jimin la sera prima: l'altro alfa gli aveva spiegato quanto difficile fosse stata la gioventù dell'omega fino a quel momento e lui proprio non riusciva a condannarlo per quel piccolo sfizio che i due compagni si erano fatti passare, ma con jeongguk era molto diverso.

-che ore sono?!- sbottò quest'ultimo, alzandosi in fretta e furia dal letto, i denti digrignati e gli occhi che stavano man mano colorandosi di rosso.

namjoon procedette a comunicargli l'orario senza dar corda a quel suo scatto d'ira, e rendendosi conto che fosse effettivamente molto tardi, l'alfa più piccolo si innervosì ancora di più.

-mi faresti la cortesia di uscire di qui?! o hai voglia di aiutarmi a vestirmi?!- gridò ancora, fin troppo disturbato dalla presenza in contemporanea del suo omega nudo e un alfa che non fosse lui nella stessa stanza.

taehyung si morse il labbro, trattenendo a stento una risatina a quella evidentissima manifestazione di gelosia del suo alfa, cosa che non sfuggi al maggiore, il quale lo salutò con un cenno di capo, per poi rivolgersi all'altro.

-muovi il culo-

————

l'amore era parecchio strano, pensava jeongguk.

era un qualcosa che aveva scoperto manipolasse e controllasse la vita delle persone, ma non in senso spregiativo, anzi.

perché quel mattino jeongguk si era svegliato con la luna storta, e da quando aveva abbandonato il divano letto nello studio aveva mantenuto un broncio perenne e il suo odore era rimasto pungente ed acido per tutto il giorno, ma nonostante ciò, il pensiero di taehyung era rimasto fisso nella sua mente.

chissà se tae ha mangiato.

o chissà cosa sta facendo ora.

oppure spero si stia divertendo con storm, o spero si stia prendendo il dovuto riposo.

slow hands ; kvWhere stories live. Discover now