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luglio era giunto e con sé aveva portato a seoul le piacevoli giornate soleggiate e il clima ormai caldo, non quel caldo afoso che incombeva sulla gente, ma sicuramente il caldo che li invitava ad uscire di casa e trascorrere il weekend al parco o in spiaggia per chi ne aveva la possibilità.

e jeongguk ne aveva decisamente la possibilità, per cui siccome sapeva che sia lui che taehyung sarebbero stati impegnati per un motivo o per un altro durante il mese di agosto, aveva deciso di portare la sua famigliola sull'isola di jeju quell'ultima settimana.

e vista la sua incredibile ansia nel dover comunicare a taehyung l'impegno che li avrebbe tenuti separati per tutto il mese, aveva pensato che quella piccola vacanza avrebbe potuto addolcirgli la pillola.

tuttavia alle prese con la costruzione di immense fortezze di sabbia e allo stanare i granchietti tra le rocce con il piccolo storm, quasi se n'era dimenticato, ma ora che lui e il suo compagno si trovavano soli soletti nell'accogliente loft vista mare che a quando pare jeongguk possedeva, storm ormai nel mondo dei sogni, la faccenda gli era improvvisamente tornata in mente.

-ti vedo soprappensiero- osservò tutt'un tratto il biondo, seduto sulle sue cosce mentre riposavano sul divanetto in vimini sul portico, e jeongguk lo guardò.

guardò le sue larghe spalle color caramello, un po' spellate a tratti, il viso del medesimo colore, sul cui naso era addirittura spuntata qualche lentiggine, per poi focalizzarsi sui suoi occhi neri come l'universo, nei quali si scorgeva il riflesso del sole che li salutava all'orizzonte, lasciando spazio all'amica luna.

il moro si lasciò accarezzare dalle sue mani, le braccia nude, poi le guance calde e dal colorito cremisi, poi i capelli carichi di salsedine e quasi la risposta gli passò di mente ancora una volta.

-storm ti ha sfinito, non è vero?- rise tra sé e sé, le immagini di quella giornata che gli scorrevano davanti agli occhi: lui e storm che seppellivano jeongguk sotto la sabbia, lui che lo inseguiva pur di spalmargli la crema solare, poi ancora loro figlio che si nascondeva nella sabbia per metà, chiedendo loro di scolpirgli una coda di sirena al posto delle gambine, ricordi che sarebbero rimasti impressi per sempre nella sua memoria.

l'alfa sorrise e mosse il capo in un cenno affermativo, lasciando che le dita del compagno si insinuassero tra i suoi capelli e si arrotolassero tra le sue ciocche.

-me li tagli? si sono allungati troppo- domandò dolcemente dopo attimi interi di silenzio, al che l'omega sorrise ampiamente, preludio di una risposta affermativa che non tardò ad arrivare.

-tu inizia a bagnare i capelli, io prendo l'occorrente, mh?- parlò per poi sparire all'interno della casa.

a jeongguk non era chiaro il perché parlare a taehyung di quella cosa lo spaventasse così tanto.

in fondo era un tour e lui era un cantante e quelle cose erano...normali, giusto?
lo aveva sempre fatto, ora perché ne stava facendo un dramma?

e quando finalmente si rese conto che forse non aveva realmente paura di una reazione non positiva da parte del compagno, ma che in fondo probabilmente era lui ad aver paura di andar via e a non voler accettare il fatto di dover lasciare sola la sua famiglia per un mese, taehyung era già tornato con in mano un paio di forbici ed un asciugamano.

-jeonggukie, va tutto bene?- chiese nuovamente il biondo, scrutandolo un tantino preoccupato nel vederlo fermo nella stessa posizione di poco prima.

-oh, sì, scusa- lo liquidò interrompendo quell'interrogatorio che stava intrattenendo con se stesso nella sua mente, per poi alzarsi di scatto ed andando velocemente a bagnarsi i capelli sotto la doccia sul portico.

in fondo a tormentarlo più che la paura di come avrebbero fatto storm e taehyung senza di lui, era la paura di come avrebbe fatto lui a stare in loro assenza.

tornò a sedersi davanti al suo compagno, che procedé ad asciugargli delicatamente i capelli con l'asciugamano, il giusto perché fosse in grado di tagliarglieli per bene.

-cosa ti gira in questa testolina?- domandò retoricamente, picchiettandogli giocosamente il capo e scatenando in lui una risatina che senza dubbio scaldò il cuore all'omega.

-ad agosto non ci sarò- sputò tutt'un tratto, cogliendo l'occasione di avere il viso coperto dal tessuto morbido dell'asciugamano, che ben presto venne però sollevato, lasciando ch'egli scorgesse l'espressione perplessa del suo compagno.

-in che senso "non ci sarai"?- fece poi, dando voce ai suoi dubbi.

e jeongguk nascose nuovamente il suo sguardo, rimanendo in silenzio per qualche secondo mentre l'unico suono che gli giungeva all'orecchio era quel rumore quasi piacevole delle forbici che tagliuzzavano e le onde del mare che si infrangevano contro la costa.

-ho un tour- proseguì, poi un altro minuto di silenzio: taehyung era troppo concentrato a non commettere errori nell'acconciargli la capigliatura.

-jeonggukie non vedo dove sia il problema, sei una star, è ovvio che un momento come questo sarebbe arrivato- rispose pochi secondi dopo, il moro non riusciva a guardarlo ma sapeva che gli stesse sorridendo dal tono di voce con cui gli si rivolgeva.

e ve lo poteva giurare, jeongguk aveva fatto del suo meglio per rimanere calmo, ma quando provò a pronunciare una sola parola, la voce che gli uscì, rauca e tremolante, preannunciava già il pianto che ne avrebbe seguito.

-n-non voglio lasciarvi- borbottò in un singhiozzo, facendo intenerire il maggiore, che ripose momentaneamente le forbici sul tavolino di vetro davanti a loro, per poi prendergli il viso tra le mani e costringerlo a guardarlo negli occhi.

quegli occhioni da cerbiatto che sembravano brillare di cui si era perdutamente innamorato, ora pieni di lacrime in procinto di solcargli le guance.

-tesoro...- sospirò taehyung, scacciandogli via le lacrime con i pollici e spostandogli via dalla fronte le ciocche bagnate che appartenevano alla parte di frangia che ancora non era riuscito a tagliare.

gli dava un'aria un po' buffa e avrebbe voluto ridere ma l'espressione mortificata sul viso dell'alfa gli faceva pesare il cuore e non ci riuscì.

-anche io ho paura di stare lontano da te, ma purtroppo per essere una famiglia dobbiamo anche essere capaci di stare lontani gli uni dagli altri per un po' quando è necessario- spiegò con tono confortante, accarezzandogli lentamente prima i capelli, poi il viso, poi ancora ricominciava con gli stessi movimenti volti a calmare il più piccolo.
-e tu sei molto forte, no? sarai forte per me e per storm, mh?- lo vide poi annuire un po' incerto a quella domanda postagli con voce pacata, tirando poi su col naso un ultima volta, per cui taehyung sorrise nell'aver raggiunto l'obiettivo desiderato.

-faremo una videochiamata ogni giorno e ci manderemo tanti messaggi però, okay?- parlò il cantante con tono quasi minaccioso, facendo scoppiare a ridere il biondo, che gli pizzicò entrambe le guance, schioccandogli subito dopo un rumoroso bacio sulle labbra.

-ma certo, tutto quello che vuole il mio alfa. ma ora fammi aggiustare questo disastro che ti è rimasto in testa- concluse infine, per poi tornare a sprofondare in quel silenzio di poco prima, con l'unica differenza che stavolta si trattava di un silenzio molto meno pesante e molto più piacevole.

che venne interrotto solo qualche minuto più tardi da dei piccoli passettini che si trascinavano lungo le travi di legno dell'abitazione, e che appartenevano senza dubbio al piccolo storm che aveva interrotto il suo riposino.

pochi secondi più tardi infatti, davanti ai loro occhi comparve la testolina ancor più riccioluta del solito, visto che il tempo di una sciacquata ed il piccolo era crollato, per cui i suoi capelli erano ancora sporchi.

-ciao papi, ciao googie- borbottò strofinandosi gli occhi ed arrampicandosi sul divanetto per stare più vicino a loro possibile, stendendosi poi sul petto di jeongguk che sembrava seppellito sotto i corpi degli altri due.
-facciamo un altro bagnetto?-

e comunque la sera era ancora giovane, il sole ancora non era scomparso dal cielo, poi del resto si trattava di storm, quindi come avrebbero mai potuto dirgli di no?

slow hands ; kvWhere stories live. Discover now