Capitolo 2

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Tom

La seguii di nascosto e la osservai, mentre ammirava il panorama di Hogwarts: sembrava una bambina la mattina di Natale.

Controllati, devi solo tenerla d'occhio e riferire tutto a tuo padre.

Persi il controllo, quando vidi mio fratello puntarle contro la bacchetta e, dopo aver fatto irruzione nella sua stanza come uno psicopatico, dovetti trattenermi dal cruciarlo davanti a lei.

Per un attimo mi persi nei suoi bellissimi occhi color nocciola e sentii le farfalle nello stomaco.

Basta, cazzo!

"Sei la ragazza nuova, Julia vero? La figlia di Piton." Parlai senza nemmeno accorgermene. Per Salazar, sembravo uno stalker.

Mi imposi di distogliere lo sguardo e trascinai quel coglione di mio fratello fuori dal dormitorio femminile, senza nemmeno considerarla.

"Tom, ma che cazzo fai!? Lasciami, stronzo!" Si lamentò Mattheo.

"Sta' lontano da lei." Avevo la mascella contratta.

"Scordatelo, fratellino."

"Non sarà un'altra delle tue puttane." Avevo gli occhi ridotti a due fessure, proprio come i suoi.

"Ah no? Io dico proprio di sì, sempre che io resista dall'ucciderla prima."

Feci un respiro profondo, cercando di soffocare la rabbia che mi consumava dentro.

"Toccala con un solo dito e ti spacco la faccia, lo giuro su nostro padre."

Lo vidi ghignare, fece per parlare, ma ci ripensò e, saggiamente, sparì dalla mia vista.

Mattheo

Ero incazzato.

Nero.

L'odio che già provavo per mio fratello era cresciuto a dismisura, per non parlare di quella stronza della nuova arrivata.

Dovevo distrarmi. Vagai nei corridoi per cercare quella troia di Astoria, ma non la trovai da nessuna parte.

Cazzo.

Entrai nel bagno dei prefetti e mi accesi una canna.

Aspirai profondamente.

Sentii i muscoli rilassarsi e i miei pensieri su Julia scivolare via.

Finalmente, trovai un po' di pace.

Una volta finita la magia, purtroppo mi tornò il malumore e, così, decisi di andarmene in camera.

La mia attenzione, però, venne catturata da Julia che stava andando verso la Sala Grande insieme a quelle due oche della Parkinson e della Greengrass. Mi diressi verso di loro, a passo spedito.

"Bambolina." Dissi, osservando la sua reazione.

"Montato, mi stalkeri?" Mi rivolse un sorriso falso.

"Vieni." La trascinai verso il bagno dei prefetti.

"Andate, vi raggiungo tra poco!" La sentii dire alle sue amichette.

"Cosa vuoi, Riddle?"

"Mhm, avrei tutta una serie di risposte a questa tua domanda..." Feci un sorrisetto.

"Tipo?" Fece un passo avanti.

Diamine, aveva coraggio.

Sentii la rabbia salire.

"Scoparti contro questo muro, che dici?"

Il suo sguardo era impassibile, ma le sue pupille dilatate la tradivano. Mi avvicinai sempre di più, mentre lei continuava ad arretrare.

"Ops, l'offerta è scaduta, bambolina, ora mi è venuta voglia di ucciderti." Risi.

"Montato, è la seconda volta che lo dici, ma non l'hai ancora fatto, hai paura di me, per caso?"

Afferrai la bacchetta, non ci vidi più.

"Cruc..." Iniziai.

"Expelliarmus!" Parlò una voce alle mie spalle.

La mia bacchetta schizzò lontano e Julia la raccolse con un ghigno.

Maledizione.

Rimasi senza parole: ero fottuto, per farla breve.

"Grazie." Disse Julia con un sorriso tirato, rivolta alla persona alle mie spalle.

"Figurati, sono Hermione, Hermione Granger per la cronaca. Mattheo, se proprio vuoi torturare una povera ragazza, assicurati almeno di guardarti le spalle!" Cantilenò.

"Non finisce qui, sporca mezzosangue." Dissi in tono monocorde.

"Non prendertela con chi non c'entra." Intervenne Julia.

"C'entra, ti avrei cruciato, se non ci avesse interrotto." O forse no.

"Pensala come vuoi." Tagliò corto lei.

Sbuffai, mentre Julia uscì dal bagno, ignorandomi, insieme alla Granger.

"Bambolina, ridammi la bacchetta." Non volevo che se ne andasse.

"L'ho lasciata sul lavandino." Mi fece l'occhiolino.

Corsi nel bagno e... trovai la mia bacchetta rotta a metà.

Da quando in qua Mattheo Riddle se la faceva fare sotto il naso da due mocciose?!

Sentii la rabbia ribollirmi nelle vene e mi precipitai verso la Sala Grande: di Julia nessuna traccia.

Giuro su Salazar che la ucciderò. Pensai.

Julia

"Dovevate vedere la sua faccia!" Esclamai.

"Gliel'avete fatta pagare, bravissime!" Pansy si congratulò con noi.

"Granger, non ti facevo così coraggiosa, ora hai tutta la mia stima!" Aggiunse Daphne.

"Grazie ragazze, ma l'idea di Bambolina di distruggergli la bacchetta è stata pazzesca!" Hermione mi stava troppo simpatica: era la copia esatta di Pansy, ma in versione grifondoro.

"Cosa avete da ridere, donzelle?" Chiese Blaise, facendo capolino nella stanza.

"Hermione e Julia hanno fatto il culo a Mattheo Riddle!" Si vantò Pansy.

"Cosa?" Zabini sgranò gli occhi.

"Cosa mi sono perso? Ah, no, non mi interessa." Ecco Malfoy, il solito simpaticone.

"No, amico, senti qui: Hermione e Julia hanno rimesso Mattheo Riddle al suo posto!"

Batté le mani.

"Ahahah, novellina, mezzosangue, i miei complimenti. Comunque, parliamo di cose serie, questa sera ci sarà una festa dai corvonero, andiamo?" Chiese il biondo.

"Certo!" Urlammo in coro.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleWhere stories live. Discover now