Capitolo 41

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Julia

Sentii il fiato mancarmi dai polmoni.

La testa prese a girarmi pericolosamente.

Sbattei le palpebre più e più volte, sconvolta dall'immagine che avevo davanti agli occhi.

Mattheo aveva appena ucciso mio padre.

Mattheo aveva appena ucciso mio padre.

Mattheo aveva appena ucciso mio padre.

Corsi via, lontano dai sotterranei, senza nemmeno dargli il tempo di spiegare.

Non c'era proprio niente da spiegare.

Nessuna scusa, questa volta.

Nessuna bugia, questa volta.

Nessun trucco, questa volta.

Nessun inganno, questa volta.

Schivai i malefici di un mangiamorte, nascondendomi dietro ad un pilastro.

Respirai profondamente.

Era accaduto tutto troppo in fretta.

Non c'erano parole per esprimere il dolore che provavo.

Attraversai la Sala Grande, diretta verso l'uscita del castello.

Ora, ogni cosa aveva senso: Mattheo si era avvicinato a me per arrivare a mio padre.

Non mi amava.

Non mi aveva mai amato.

Le lacrime mi tolsero la vista e, in pochi secondi, mi ritrovai a terra con una gamba insanguinata.

Fui sorpresa dal non provare alcun dolore.

Forse, perché non era niente, se paragonato al pensiero di quello che mi aveva fatto Mattheo.

Mi alzai con fatica e raggiunsi il portone d'ingresso, difendendomi da due mangiamorte.

La testa stava per scoppiarmi e mi faceva male il cuore.

Un dolore fisico.

Vivo.

Reale.

Una presa salda mi strattonò il braccio, trascinandomi verso la Foresta Proibita.

Ancora in trance e, ormai, priva di forze, alzai lo sguardo sul mio aggressore... Tom?

Mattheo

"Ottimo lavoro, figliuolo." Mio padre mi mostrò un sorriso gelido, prima di dare il cadavere di Severus in pasto a Nagini e di lasciare i sotterranei alla ricerca di nuove vittime.

Mi accasciai a terra e iniziai a prendere a pugni il pavimento.

Ero solo un debole!

Iniziai a piangere, senza ritegno.

Julia aveva visto tutto e io, come un emerito idiota, non ero nemmeno riuscito ad aprire bocca.

Cosa avrei dovuto fare?

Che scelta avevo?

Quali alternative mi restavano?

Sperai che Potter ritrovasse Julia e la portasse ad Hogesmeade come da programma, ma la situazione mi stava sfuggendo di mano.

Ora, per Julia io ero il cattivo.

Ora, per Julia io ero un assassino.

Ora, per Julia io ero un traditore.

Urlai, nero di rabbia.

Mi tirai i riccioli con forza.

Chiusi gli occhi.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleWhere stories live. Discover now