Capitolo 34

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Tom

"Dai, Tommy Tom, gioca a obbligo o verità con noi!" Cinguettò Astoria che aveva preso a starmi attaccata come una cozza da quando Mattheo l'aveva respinta una volta per tutte.

Mi sorpresi a domandarmi per quale motivo fossi venuto alla festa dei corvonero, se mi stavo già annoiando a morte, ma scossi la testa con fare rassegnato.

Con la coda dell'occhio notai Julia sedersi sul tappeto insieme alle sue amiche e mi venne una fitta al cuore.

"No." Dissi, secco, alzando gli occhi al cielo.

Astoria non si rassegnò e tirò ancora più su il suo vestitino che lasciava davvero poco all'immaginazione e sbatté le palpebre con quello che doveva essere un fare seducente.

"Dai!!!" Continuò a insistere, passando un dito sul bottone dei miei jeans neri.

Mi guardai intorno e notai che si stava formando un cerchio intorno a noi, così accettai di fare l'ennesimo gioco stupido ad una festa stupida con persone stupide, sperando che avrebbe giocato anche Julia.

Senza pensarci due volte, scolai il drink che avevo davanti e schioccai la lingua che sapeva di menta.

"Dato che giochi, dopo meriti un premio!" Mi sussurrò Astoria, dandomi la nausea.

La allontanai bruscamente da me: mi aveva stancato.

"Levati dalle palle, zoccola che non sei altro." Dissi in tono monocorde.

Scosse la testa e fece il suo solito sorrisetto da ebete quale era.

Alzai lo sguardo su Julia e, quando i nostri occhi si incrociarono per qualche secondo, mi sentii un idiota ad averla allontanata da me, ma ormai non potevo più tornare indietro.

Non prestai molta attenzione al gioco, ma una domanda catturò completamente la mia attenzione.

"Julia – disse una corvonero del quarto anno – obbligo o verità?"

Tutti gli occhi si incollarono sulla diretta interessata e dalle sue guance rosse potevo intuire quanto fosse imbarazzata.

"Ehm, verità." Le tremava la voce.

"È vero che tu e Mattheo stavate insieme e che lui ti ha tradito, anche se ti amava?" Sottolineò quest'ultima parola con fare disgustato e divertito al tempo stesso. 

Che sfacciata.

La rabbia mi ribollì nelle vene e il fiato mi si fece più pesante.

Julia divenne rossa come un peperone, ma restò in silenzio con gli occhi ancora incollati al pavimento.

Strinsi i pugni fino a quando le nocche non mi bruciarono.

Dopo qualche momento di esitazione, lei bevve il veritaserum e strizzò gli occhi.

"Sì, è vero che io e Mattheo stavamo insieme. Sì, è vero che mi ha tradito, ma, no, cara mia, non osare dire che mi amava perché, quando ami una persona, non ti comporti in questo modo!" Urlò con voce sprezzante.

"Ehilà, avete iniziato il gioco senza di noi?" Chiese mio fratello, facendo capolino nella sala con una mano sul fianco di una corvonero: era palesemente ubriaco.

Julia sbiancò e il mio cuore saltò un battito.

"No, venite pure!" Ridacchiò Astoria, facendosi più vicina a me.

Finsi un sorrisetto: la vera festa stava per iniziare.

Mattheo

Accettai di prendere parte a quel dannato gioco solo per poter vedere Julia che, però, non sembrava affatto turbata dal mio arrivo... forse, dopotutto, non le importava più nulla di me.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz