Capitolo 45

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Julia

La mattina seguente ci svegliammo all'alba per metterci alla ricerca del primo horcrux che avremmo dovuto distruggere.

Il mio umore era ancora a pezzi, così come il mio cuore, ma stavo cercando di non darlo a vedere né a Mattheo né a me stessa.

Feci un respiro profondo, mantenendo i nervi saldi.

"Da dove iniziamo?!" Sbottai, senza guardarlo negli occhi.

"Distruggiamo l'anello." Tagliò corto lui.

Annuii, non sapendo da dove iniziare.

Mi misi a braccia conserte, aspettando che lui facesse qualcosa.

Poco dopo, estrasse dalla tasca dei suoi jeans un dente di basilisco... iniziai a capire: utilizzare il dente di basilisco era uno dei metodi per distruggere gli horcux del Signore Oscuro.

Osservai i suoi movimenti meccanici e un brivido mi attraversò la schiena, quando si sfilò l'anello dal dito.

Deglutii.

"Allontanati, Julia, non voglio che ti venga fatto del male."

Feci una risata isterica.

"Curioso, Mattheo, davvero curioso che tu ti preoccupi per me ora." Sputai, senza spostarmi.

Lui sbuffò e si allontanò di alcuni metri, prima di fare un respiro profondo e di conficcare il dente di basilisco nel tenero materiale con cui era stato realizzato l'anello a forma di infinito. All'improvviso, una nube nera lo circondò, oscurandomi la visuale. Il cuore prese a battermi all'impazzata e, senza pensarci due volte, mi avvicinai dove l'avevo visto l'ultima volta. Un grido spezzò il silenzio... il suo grido... di dolore.

"Mattheo?!" Gridai a mia volta.

Urlò ancora e ancora, poi il silenzio più assoluto.

Poco dopo, la nube si dissipò e scorsi Mattheo accasciato a terra.

"Mattheo?!" Gridai ancora, raggiungendolo.

Aveva gli occhi chiusi e il viso pallido di un pallore cadaverico. Gli presi il volto tra le mani e gli passai una mano tra i capelli arruffati e sporchi di sangue.

"Mattheo?!" Non mi accorsi che stavo piangendo, fino a quando non sentii un forte sapore di sale bruciare sulle labbra secche.

Non poteva essere vero, non poteva essere morto, non poteva essersene andato così!

Gridai, tirandomi i capelli con forza.

"Svegliati, svegliati, cazzo!" Sussurrai.

Sentii il mondo crollarmi addosso. Il pianto mi tolse la vista. I singhiozzi mi mozzarono il respiro. Un dolore atroce minacciò di squarciarmi il petto.

"Ma-Mattheo..." Dissi.

"Ti prego, non puoi lasciarmi, non ne hai il diritto, non dopo tutto quello che abbiamo passato, non dopo tutti i pianti e i litigi, non dopo tutte le promesse e i nostri progetti!" Tirai un pugno a terra.

Silenzio.

Silenzio.

E ancora silenzio.

Tutto a un tratto, Mattheo tossì.

Fu allora che tornai a respirare.

"Mattheo, sei vivo?!" Gridai, stringendolo forte a me.

"Pensavi davvero che ti saresti liberata di me così facilmente, Julia Scribonia Piton?"

Sorrisi tra le lacrime.

"Stai bene?" Chiesi, preoccupata.

Si fece serio in volto.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleWhere stories live. Discover now