Capitolo 3

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Julia

Due ore dopo, io, Daphne, Pansy ed Hermione eravamo in camera a prepararci.

"Julia, non ti sei ancora cambiata?" Mi chiese la grifondoro.

"Non so cosa mettermi!" Mi passai una mano tra i capelli spettinati.

"Questa è la tua prima festa ad Hogwarts, devi essere perfetta! Io penso ai tuoi capelli!" Aggiunse.

"Io al trucco!" Esclamò Pansy.

"Io al vestito!" Dichiarò Daphne.

"Vi amo, ragazze, però non esagerate!" Ridacchiai.

Una volta finito, mi osservai allo specchio e fui felicemente sorpresa del risultato: i capelli erano raccolti alla perfezione in uno chignon basso e il rossetto rosso si abbinava perfettamente all'abito di pizzo che mi fasciava i fianchi in modo provocante. Per la prima volta in vita mia, mi sentii bella, quasi figa e mi sorpresi a immaginare la faccia che avrebbe fatto Mattheo nel vedermi.

Basta pensare a Mattheo!

"Che figa che sei, Julia!" Zabini era proprio caro.

"Il merito è tutto delle ragazze!" Arrossii.

"I trucchi fanno miracoli!" Malfoy, che fastidioso.

"Furetto, dov'è la tua puttanella?" Chiesi.

Parve sorpreso della mia risposta a tono.

"Astoria? Non lo so, a scoparsi qualcuno probabilmente, ora andiamo, dai!" Rispose con nonchalance.

Come faceva a stare con una ragazza del genere?

Erano scopamici?

Mi venne la nausea.

Scacciai i pensieri e mi concessi qualche istante per ammirare Hogwarts di notte... che spettacolo!

Alla festa, Pansy andò a prendere da bere, mentre io e Blaise ci mettemmo a ballare. Poco dopo, si unirono a noi anche Daphne, Draco ed Hermione e non riuscivo a smettere di ridere.

"Vieni, ti presento i miei amici!" Esclamò la grifona.

Così ci spostammo verso i divanetti di fronte al tavolo degli alcolici.

"Piacere, dolcezza, io sono Ron!" Un ragazzo dai capelli rosso fuoco mi fece il baciamano.

"Julia, piacere mio." Risi, imbarazzata.

"Io sono Neville!" Mi salutò un ragazzo con fare impacciato.

"Ciao!" Gli sorrisi per metterlo a proprio agio.

"Ehi, sono Harry." Parlò un ragazzo dall'aria famigliare.

Deglutii, mentre un brivido mi attraversò la schiena.

"Piacere, Julia!" Feci un altro sorrisetto.

"Ci siamo già incontrati, per caso?" Mi chiese, aggrottando le sopracciglia.

"Perché ho avuto la stessa impressione?" Ammisi.

Mi colpì l'azzurro intenso dei suoi occhi.

"Dove l'hai preso quello?" Harry indicò il mio anello magico a forma di infinito, nessuno sapeva che mi proteggeva da ogni tipo di incantesimo.

Istintivamente lo coprii con la mano.

"È un regalo di mio padre." Tagliai corto.

"Bello." Si alzò e uscì dalla stanza.

Strano.

"Julia, torniamo a ballare!" Hermione mi trascinò di nuovo in pista.

Tom

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora