Capitolo 50

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Julia
Accidenti a Mattheo, mi aveva fatto prendere un colpo! Non mi fidavo di lui, non potevo, e questo episodio non aveva fatto altro che alimentare ancora di più la mia sfiducia nei suoi confronti... come aveva fatto ad addormentarsi nella doccia? Io proprio non avevo parole e, poi, aveva anche sussurrato il mio nome nel sonno. Contrariata, scossi la testa: tra di noi non poteva funzionare, continuavo a ripetermelo mentalmente come una litania, sperando che, prima o poi, il mio cuore ci avrebbe creduto o che, almeno, avrebbe smesso di fare così dannatamente male.
"Julia, mi hai sentito?" Disse Mattheo.
"No." Tagliai corto.
Sbuffò e indicò il letto, seguii il suo sguardo e notai che sopra vi era una scatola con un fiocco rosso.
Deglutii.
"Questo cosa sarebbe?" Cercai di mantenere i nervi saldi.
Fece un sorriso timido, un sorriso che non gli si addiceva per niente, perché era tutto fuorché un angelo.
"Oggi è la vigilia di Natale, Julia... Ho pensato che, dato che ti ritrovi in questa situazione per colpa mia, ti meriti un piccolo regalo. So che non cambierà le cose tra di noi, ma, ti prego, accettalo."
Sospirai e afferrai la scatola, cercando di nascondere l'emozione che si stava facendo largo nel mio animo.
Aprii il regalo lentamente, assaporai quell'istante di piccola felicità come se fosse l'ultimo, perché, dopotutto, non sapevo se quella notte sarei tornata viva o meno. Mi si mozzò il fiato in gola: un meraviglioso vestito di velluto color smeraldo giaceva davanti ai miei occhi... era l'abito più bello che avessi mai visto: perfetto nella sua semplicità.
"Mattheo, io..." Mi mancavano le parole.
"Puoi metterlo per andare a cena stasera... era di mia madre - sussurrò - mi disse che un giorno avrei dovuto darlo a... all'amore della mia vita. - fece una pausa - In un certo senso, forse, lei sapeva che sarebbe arrivato qualcuno a salvarmi dalle tenebre... ma cosa sto dicendo, sono uno sciocco." Sbuffò, passandosi una mano tra i riccioli scuri.
Deglutii con le lacrime agli occhi. Per la prima volta dopo tanto tempo, le mie convinzioni iniziarono a vacillare, il muro che avevo costruito tra me e il resto del mondo iniziò a sgretolarsi pian piano, il mio cuore dalla corazza ghiacciata iniziò a sciogliersi.
Non per merito del regalo, ma per qualcos'altro che c'era nell'aria... ma cosa?
Nel mio cuore non c'era altro che tenerezza.
Una tenerezza genuina, pura, semplice.
Una tenerezza che veniva da dentro, dal profondo del mio animo.
Una tenerezza che stava affiorando lentamente, un po' come quando un girasole si mostra ai primi raggi del sole.
Decisi di lasciarmi andare e di prendere per mano quella tenerezza per vedere dove mi avrebbe condotta.
Poggiai la scatola sul letto e mi avvicinai a Mattheo a passi lenti: aveva ancora gli occhi incollati al pavimento.
"Mattheo..." Lo chiamai dolcemente.
Alzò la testa e notai che aveva gli occhi velati di lacrime.
"Ssssh - gli accarezzai il volto - ascoltami, va bene?"
Annuì, senza proferire parola.
"Non so cosa ci aspetta stanotte e, probabilmente, nemmeno tu lo sai, però di una cosa sono certa in questo momento: se devo morire oggi, non voglio ricordarmi di te come di un fantasma passeggero che è entrato nella mia vita per caso ed è scomparso, come di un fulmine a ciel sereno che se n'è andato altrettanto velocemente, portandosi via ogni parte di me. - fece per parlare, ma alzai un dito per zittirlo. - Non voglio ricordarmi di noi come di un sogno mancato, come di qualcosa di finito... perché, semplicemente, non può essere così, Mattheo. E, sinceramente, non so se tutto questo è un'altra delle tue prese in giro per rispettare i piani di tuo padre e se ci hai ingannati un'altra volta, ma non mi interessa più adesso, perché davanti ai miei occhi ci sei solo tu, o, almeno, la versione di te che mi hai sempre mostrato, la versione di te che pensavo fosse quella reale, quella che nessuno aveva mai visto."
Le lacrime presero a rigarmi il viso.
"Io ti amo, Julia, disperatamente, completamente, infinitamente e voglio che tu sappia che con te non ho mai finto, mai, voglio che tu sappia che ho fatto tutto quello che ho fatto soltanto per te e che la mia vita ha senso solo perché ci sei tu."
Il cuore prese a battere all'impazzata nel mio petto.
Guidata dal cuore, per una volta mi concessi di lasciarmi andare: presi il suo volto tra le mani e posai le mie labbra sulle sue in un tenero bacio.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon