Capitolo 38

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Julia

"Sei splendida, Julia!" Esclamò Daphne, quando indossai il mio vestito per il ballo di quella sera.

Il Ballo del Ceppo.

Il ballo che sognavo da quando ero piccola.

Il ballo di cui avevo sempre e soltanto letto nei libri.

Il ballo più speciale dell'anno.

Sorrisi, guardandomi allo specchio della nostra camera.

Un bellissimo abito rosso di pizzo, lungo fin sotto le caviglie, mi fasciava i fianchi in modo estremamente sexy, mettendo in risalto il poco seno che avevo e lasciando scoperta la schiena.

Girai su me stessa, emozionata.

"Anche tu, Daph!" Dissi, abbracciandola stretta.

Era davvero bellissima nel suo vestito blu scuro che le ricadeva dolcemente lungo i fianchi, facendo risaltare ancora di più i suoi capelli biondo platino, raccolti in una morbida treccia.

"Grazie, Julia, ora vieni qui che ti arriccio i capelli e ti trucco!" Ordinò e così feci.

Di punto in bianco, il cuore prese a battermi all'impazzata.

Il nodo allo stomaco strinse ancora di più, procurandomi i brividi.

Respiravo in modo affannato.

"Ehi, tutto bene?" Daph si accorse del mio stato d'animo.

Sussultai leggermente.

"No, ho un'ansia che nemmeno immagini!" Ammisi, camminando avanti e indietro nella stanza.

Mi costrinse a sedermi e mi prese le mani.

"Andrà tutto alla grande, cosa ti preoccupa?" Mi chiese con dolcezza.

Restai in silenzio per qualche secondo.

"Ho semplicemente paura che sia tutto troppo perfetto per essere vero..." Sussurrai, mentre una lacrima mi rigava il viso.

Sorrise dolcemente.

"Ti meriti tutto questo, Julia. Ti meriti di essere felice, ti meriti di amare e ti meriti di essere amata, quindi non c'è nulla di cui tu debba preoccuparti! Goditi questa fantastica serata, va bene? Ah, e poi non piangere, altrimenti ti cola tutto il trucco!" Ridacchiò, strappandomi un sorriso.

"Ti voglio bene." Dissi sinceramente.

Le vennero gli occhi lucidi, ma increspò le labbra.

"Anch'io, ma guai a te se mi fai piangere, Julia Scribonia Piton!"

Scoppiammo a ridere.

Mattheo

Non mi ero mai interessato a balli o robe del genere.

Semplicemente, non ero il tipo o, forse, non avevo ancora trovato qualcuno per cui valesse davvero la pena andarci.

Senza accorgermene, sorrisi.

"Allora, Riddle, ti piace il completo che indossi?" Mi interruppe il professor Piton.

Sbattei velocemente le palpebre per scacciare i pensieri e mi guardai allo specchio, felice del risultato: un elegantissimo smoking metteva in risalto la mia figura, regalandole un tocco di fascino.

Ancora non ci credevo che io e il padre di Julia ci stavamo preparando insieme per il ballo di quella sera.

"Sì, professore, molto. Vi ringrazio per avermi prestato il completo."

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleDonde viven las historias. Descúbrelo ahora