Capitolo 19

1.4K 45 0
                                    

Mattheo

Era stato più semplice del previsto scroccare le informazioni a mio padre: miracolo.

"Allora, Riddle?" Ero nell'ufficio di Piton per la seconda volta in una settimana.

"Mio padre ha intenzione di entrare nel castello insieme ai mangiamorte il giorno del Ballo del Ceppo..."

"Continua." Mi sentivo un campione da laboratorio: mi studiava con la massima attenzione.

"Dato che gli ho detto di aver ottenuto la quasi completa fiducia di Julia, mi ha rivelato il piano nei minimi dettagli." Feci un respiro profondo.

"Parla, Riddle."

"Lui stesso ucciderà Silente, mentre io dovrò uccidere voi e portare via Julia, se non mi darà ciò che mio padre cerca. Il problema è che non mi ha ancora detto cosa cerca e penso che voi sappiate di cosa si tratta..."

"Bene, Mattheo, la mia fonte attendibile ha riportato la tua stessa versione, quindi stai dicendo la verità."

Che stronzo, quindi già sapeva del piano! Ora capivo da chi aveva preso sua figlia...

"Potete spiegarmi ogni cosa, ora?" Avevo il cuore in gola.

"D'accordo, Riddle, ma prima devi promettermi una cosa."

Aiuto.

"Qualsiasi cosa."

"Giurami che la notte del Ballo del Ceppo farai tutto quello che ti chiederò di fare, senza la minima esitazione."

"Lo giuro."

Ghignò in modo a dir poco inquietante.

"Non mi basta: facciamo il voto infrangibile."

Deglutii: da qui non si tornava indietro.

Tom

Mi diressi con furia in biblioteca, nella sezione proibita: il mio posto felice. Feci un respiro profondo e chiusi gli occhi per qualche secondo, cercando di scacciare l'immagine di Mattheo che baciava Julia. Scossi la testa, disgustato, e iniziai a scrivere sulla pergamena che avevo davanti.

Quante notti piangiamo senza un apparente motivo?

Quante mattinate passiamo a distrarci con lo studio e finiamo per macchiare le pagine dei libri con le nostre lacrime?

Quante volte ci lasciamo abbattere, facendoci trasportare da questa sensazione di morte?

Quante volte cerchiamo di guardare il cielo, ma finiamo per scorgere solo una massa di colore azzurro offuscata dal pianto?

Quante volte ignoriamo il fatto che, piangendo ogni lacrima, perdiamo anche una parte della nostra anima?

Quante volte proviamo a dirci basta e a imporci di sorridere e di ignorare il dolore?

Quante volte?

Troppe. Innumerevoli. Infinite.

Abbiamo perso il conto, la pazienza e la voglia di vivere e di sorridere ancora.

Crediamo che sia la fine, ma è solo un nuovo inizio. Fa male, certo, è straziante, quasi soffocante la sensazione di nulla che ci opprime. Eppure, quando il male passerà, perché tutto passa prima o poi, anche se spesso facciamo fatica a comprenderlo, torneremo ad essere felici, liberi, spensierati. Ricorderemo questo momento con cuore, con sentimento, con animo, e capiremo di avercela fatta. Capiremo di aver oltrepassato quella tempesta che sembrava insormontabile e destinata a distruggerci. Capiremo che ora ci attende un nuovo inizio: la calma piatta, il sole e il cielo che bacia il mare.

Love me, Riddle | Mattheo & Tom RiddleKde žijí příběhy. Začni objevovat